XLIV Riunione Scientiica - La preistoria e la protostoria della Sardegna
La necropoli di Cannas di Sotto o di Corea, inserita
nel contesto urbano di Carbonia, costituisce un’area
funeraria preistorica di eccezionale importanza per
la sua vastità e per la varietà delle soluzioni architet-
toniche adottate.
Scavata in un basso rilievo calcareo, formatosi nel
Cenozoico, si compone attualmente di almeno
26 ipogei, dei quali solo alcuni sono stati indagati
scientiicamente.
La necropoli, già conosciuta in letteratura (Santoni
e Usai 1995 ivi bibliograia precedente; Lilliu 1999,
pp. 313-314, ig. 316; Perra 2008, pp. 30-33), è sta-
ta interessata di recente da un intervento di adegua-
mento per la sua conversione in parco archeologico
che ha consentito di riesaminarne il suo sviluppo
(Manunza 2008, pp. 91-93, igg. 30-40). Le demo-
lizioni di ediici abusivi e la ripulitura dell’area, che
versava in uno stato di degrado, hanno permesso
di individuare nuovi ipogei, alcuni di origine carsi-
ca, altri realizzati o trasformati dall’uomo e in gran
parte ancora utilizzati, con scopi diversi, in epoca
recente.
Le strutture sotterranee funerarie
3
, che hanno svi-
luppi e dimensioni diverse, presentano ingressi a
corridoio, a calatoia, oppure a padiglione, cui se-
guono uno o più camere destinate ai rituali e alle
deposizioni delle salme.
La tomba 3, nella periferia W della necropoli, era
composta originariamente da un’unica cella ellissoi-
dale, larga m 2,5, con soitto concavo, accessibile
attraverso un pozzetto verticale. Le tracce di questa
prima fase, forse di origine del tutto naturale, sono
3
La tomba 12 è stata già ampiamente descritta in Santoni e Usai
1995.
Maria Rosaria Manunza
1
- Gianfrancesco Canino
2
Nuovi dati sulla necropoli preistorica
di Cannas di Sotto - Carbonia
RIASSUNTO - Nuovi dati sulla necropoli preistorica di Cannas di Sotto (Carbonia) - L’intervento di ade-
guamento del Parco archeologico urbano di Cannas di Sotto ha consentito di riesaminare la nota necropoli ipogeica,
composta ora da almeno 26 cavità. Si descrivono brevemente alcune cavità che, con diverse destinazioni d’uso, sono
state frequentate tra il neolitico recente e l’età contemporanea.
RéSUMé - Nouveaux données sur la necropole prehistorique de Cannas di Sotto (Carbonia) - Les travaux
de entretien au Parc archéologique urbain de Cannas di Sotto a permis de réexaminer la déjà connue nécropole, formée
aujourd’hui au moins de 26 hipogés. On décrive brièvement aucunes cavités qui, avec plusieurs destinations d’usage,
ont été fréquentés du néolitique récent a l’epoque contemporaine.
SUMMARY - New data on the prehistoric necropolis of Cannas di Sotto (Carbonia) - An intervention for
the settlement of the urban Archaeological Park of Cannas di Sotto allowed us to review the well-known necropolis,
now including 26 hollows at least, some of which are shortly described. he hollows, destined to diferent uses, have
been frequented between the Recent Neolithic and the present.
1
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari
e Oristano, Piazza dell’Indipendenza 7, 09124 Cagliari; tel.
070/60518218; e-mail: mrmanunza@beniculturali.it
2
Collaboratore esterno della Soprintendenza per i Beni Archeologici
delle province di Cagliari e Oristano, via Trexenta 22, 09016 Iglesias;
e-mail: gianfrancocanino@gmail.com
M.R. MANUNZA - G. CANINO
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evidenti nel settore nord-occidentale dell’ipogeo,
ad una quota superiore rispetto all’attuale pavimen-
to della camera. Successivamente si amplia il vano
funerario, ino alle attuali dimensioni di quasi 4 m
di larghezza, e la cavità originaria viene trasformata
in nicchia soprelevata. L’ingresso viene quindi spo-
stato a S, dove si apre un portello trapezoidale alto
1 metro, preceduto da un lungo dromos. Ai lati del
portello, all’esterno, nella parte alta del dromos, due
canalette avevano forse lo scopo di deviare l’acqua
piovana. Presso l’ingresso si individua sul pavimen-
to una vaschetta scavata nella roccia. Il pavimento
della cella è raggiungibile con una breve scala in-
terna, forse realizzata in tempi recenti con blocchi
sbozzati di pietra calcarea locale.
Poco distante dal vecchio pozzetto d’accesso, a NW,
si osserva una cavità profonda circa 1 m, anch’essa
utilizzata probabilmente come luogo di sepoltura
(tomba 25).
La tomba 4, attualmente la più monumentale tra
quelle che compongono la necropoli di Cannas di
Sotto, sembra realizzata anche essa adattando in di-
versi tempi una o più cavità naturali provviste di
calatoie o pozzetti verticali d’accesso.
L’ipogeo presenta all’esterno un grande spazio ce-
rimoniale delimitato da un padiglione emisferico
che ricorda l’esedra di una “tomba di giganti”. Nel
pavimento, davanti al portello d’accesso, corrono
due canalette, di incerta funzione.
Un profondo rincasso realizzato nell’ala destra
dell’esedra è probabilmente ciò che resta di una più
recente tomba a fossa.
L’interno, raggiungibile superando sei gradini rea-
lizzati nella roccia, si presenta come un unico gran-
de vano di pianta tondeggiante, profondo m 8,5
e alto ino a m 2,6, risultato delle trasformazioni
avvenute nel corso dei secoli, ino ad età recente.
Al primitivo impianto vengono aggiunte, in epoca
imprecisabile, tre nicchie soprelevate incavate nelle
pareti, alcune fossette scavate sul pavimento pres-
so l’ingresso, cinque piccole vasche realizzate con
l’utilizzo del cemento ed utilizzate verosimilmente
per l’alimentazione del bestiame che trovava ricove-
ro all’interno dell’ipogeo. La rimozione dello strato
di terra che stava sotto un muretto costruito in età
moderna, a ridosso dell’ala destra dell’ingresso, ha
restituito frammenti ceramici ascrivibili all’Eneoli-
tico antico.
Molte altre cavità naturali hanno o possono aver
svolto la stessa funzione funeraria.
La tomba 10, attualmente a cielo aperto, composta
da un’unica cella tondeggiante (diam. max. m 2,5)
con un bancone risparmiato nella porzione setten-
trionale, era accessibile probabilmente attraverso
un pozzetto, forse asportato dalle recenti attività di
trasformazione. La sua altezza residua è di m 1,45.
Nel corso di recenti lavori di manutenzione nello
strato di terra supericiale della tomba 14, rovi-
stata in antico, è stata trovata una lama di selce.
L’oggetto, a sezione triangolare con lati concavi, che
presenta entrambi i lati molto ailati, privi di ritoc-
chi, misura cm 8 di lungh., cm 2,2 di largh. e ha
uno spess. max. di cm 0,5.
è evidente il riuso di alcuni ipogei in epoche dife-
renti: se la tomba 15 pare ancora frequentata e mo-
diicata durante l’età romana, altre, come le tombe
1, 2 e 4, furono utilizzate ino a qualche decennio
fa per la loro vastità per il ricovero di uomini e ani-
mali, oppure come ripostiglio o fossa per riiuti (es.
19, 22, 23).
Riferimenti bibliografici
Lilliu G. 1999, Arte e religione della Sardegna prenuragica,
Sassari.
Manunza M.R. 2008, La presenza dell’uomo nella preistoria, in
Museo Archeologico, pp. 82-111.
MUSEO ARCHEOLOGICO - Perra C., a cura di, 2008,
Museo Archeologico Villa Sulcis Carbonia, Carbonia.
Perra C. 2008, Guida alle esposizioni, in Museo Archeologico,
pp. 17-79.
Santoni V., Usai L. 1995, Domus de janas in località Cannas
di sotto (Carbonia), in Santoni V., a cura di, Carbonia
e il Sulcis. Archeologia e territorio, Oristano, pp. 51-82.