Capitolo primo LE FASI STORICHE 1. Fase “fenicia” e fase “punica” È evidente che, nella trattazione della penetrazione feni- cia e punica in Sardegna, assai opportuna sarebbe un’artico- lazione cronologica della materia; ed in particolare, la distin- zione della fase fenicia da quella punica avrebbe notevole funzione chiarificatrice, purché potesse fondarsi su dati suffi- cientemente precisi. Ma è questo possibile? Le fonti non sono molto ricche al riguardo, né molto varie: la prima notizia uti- lizzabile è quella dello storico Giustino sulla spedizione in Sardegna del generale cartaginese Malco, che è da collocare intorno al 545-535 e che si concluse con una grave sconfitta; seguono, narrate dallo stesso Giustino, le operazioni dei ma- gonidi Asdrubale ed Amilcare, queste coronate da successo; infine, nel 509, il primo trattato tra Cartagine e Roma indica, come vedremo dettagliatamente in seguito, il sostanziale con- trollo cartaginese sulla Sardegna. In conclusione, a partire dal 509 il controllo cartaginese è in atto: resta il problema di giu- dicare se e da quanto tempo prima lo fosse. Qui occorre subito osservare che, su base archeologica, il problema è di assai difficile soluzione. Vi sono infatti, co- me si vedrà, prove certe di insediamenti fenicio-punici ante- riori alla seconda metà del VI secolo, e cioè all’epoca nella quale si svolgono gli eventi sopra menzionati: ma come di- stinguere, in tali insediamenti, l’elemento fenicio da quello punico? Appunto questa difficoltà spiega talune posizioni come quella assunta in passato dal Lilliu, il quale tendeva a vanificare la presenza fenicia prepunica: Ai dati della tradizione letteraria che riferisce sull’esisten- za di scali ed empori fenici su isolotti o strette penisole delle coste sarde di sud e di ovest, anteriormente alla 57