Recenti studi di archeoastronomia hanno messo in luce come i nuraghi possiedano un chiaro significato astronomico, che emerge sia dalle caratteristiche della loro struttura architettonica, che dalla loro dislocazione sul territorio, ed, a seconda che siano allineati con il sorgere o il tramontare del sole o della luna, si possono distinguere i nuraghi solari ed i nuraghi lunari. Tra i nuraghi solari nel nostro sito descriviamo il nuraghe Losa di Abbasanta, la reggia nuragica Nolza di Meana Sardo, il nuraghe Iloi di Sedilo, la reggia nuragica Santu Antine di Torralba; mentre tra i nuraghi lunari abbiamo descritto la reggia nuragica Su Nuraxi di Barumini. Il fenomeno della Luce dal foro apicale si verifica nei nuraghi nei quali il sole, nel giorno del solstizio d'estate, raggiunge una determinata altezza, ed un sottile raggio di luce penetra attraverso il foro ricavato dai costruttori all'apice della tholos del nuraghe, attraversa tutta l'ampia volta e va ad illuminare la base della camera, oppure una nicchia presente nella camera stessa. Tra i nuraghi nei quali si verifica questo fenomeno abbiamo descritto il nuraghe Aiga di Abbasanta, il nuraghe Biriola di Dualchi, il nuraghe Is Paras di Isili, il nuraghe Ola di Oniferi, il nuraghe Ruju di Torralba, il nuraghe Nani di Tresnuraghes. Il fenomeno della Luce dal finestrino di scarico si verifica nei nuraghi nei quali il sole, all'alba del solstizio d'inverno, si allinea con il finestrino di scarico dell'architrave del nuraghe, e genera, all'interno, un fascio luminoso che percorre la sala, e genera un'immagine luminosa posizionata al centro della sala o in una nicchia in essa presente. Tra i nuraghi nei quali si verifica questo fenomeno abbiamo descritto il nuraghe Sa Jua di Aidomaggiore, il nuraghe Orolo di Bortigali, il nuraghe Ruju di Torralba. Il fenomeno della Luce del Toro si presenta in torri arcaiche dei nuraghi semplici provvisti di un finestrino di scarico al di sopra della porta di ingresso, ed e' prodotto dall'allineamento del sole che genera, all'interno, un fascio luminoso che percorre la sala, ed arriva al massimo quando si realizza l'impatto della luce sulla parete, o dentro una nicchia posizionata di fronte, dove viene realizzata visivamente una forma di testa taurina nitida ed inconfutabile, oppure, in altri casi, una fisionomia soltanto stilizzata. Tra i nuraghi nei quali si verifica questo fenomeno abbiamo descritto il nuraghe Zuras di Abbasanta, il nuraghe Caddaris di Dualchi, il nuraghe Toroleo di Paulilatino nel quale il fenomeno si verifica nel solstizio d'estate invece che in quello d'inverno. Analogo al fenomeno della Luce del Toro e' quello che si verifica nella Stanza del Sole, che si trova in una tipologia di torri secondarie di nuraghi complessi, caratterizzate dal fatto di essere provviste di finestrelle disposte a raggiera intorno alla camera, in un numero che non supera generalmente le dieci raramente dodici aperture, per la maggiore realizzate ad una certa quota dal piano di calpestio, delle quali alcune orientate dove sorge il sole nel solstizio d'inverno, ed e' prodotto dall'allineamento del sole con il finestrino, che genera, all'interno, un fascio luminoso che percorre la sala, ed arriva al massimo quando si realizza l'impatto della luce sulla parete, o dentro una nicchia posizionata di fronte, dove viene realizzata visivamente una forma di testa taurina nitida ed inconfutabile, oppure, in altri casi, una fisionomia soltanto stilizzata. Tra i nuraghi nei quali si verifica questo fenomeno descriviamo il nuraghe di Gedili a Jerzu, il nuraghe Arrubiu di Orroli', il nuraghe di Santa Barbara di Villanova Truschedu. Alcuni studiosi ritengono che, oltre ai nuraghi, anche i pozzi sacri siano frutto di un raffinato calcolo teso a determinare l'orientamento astronomico. Descriviamo un fenomeno analogo a quello della Luce dal foro apicale, che si verifica durante gli equinozi di primavera e d'autunno nel Pozzo sacro di Santa Cristina a Pulilatino. Alcuni studiosi ritengono che, oltre ai nuraghi ed ai pozzi sacri, anche le tombe dei giganti siano frutto di un raffinato calcolo teso a determinare l'orientamento astronomico. La maggior parte delle tombe dei giganti hanno l'esedra orientata a sud est, cioe' la direzione del sorgere del sole all'alba del solstizio d'inverno. Ci sono, poi, tombe che guardano verso est, in relazione al sorgere del sole nel periodo degli equinozi, e tre tombe sono orientate a sud verso la stella Aldebaran, della costellazione dei Toro. Nel nostro sito abbiamo descritto la tomba dei giganti di S'Ena e Thomes, la tomba dei giganti Goronna di Paulilatino, la tomba dei giganti di Li Mizzani a Palau, la tomba dei giganti di Coddu Vecchju ad Arzachena, la tomba dei giganti di Padru 'e Lassia a Birori, la tomba dei giganti Is Concias detta anche Sa Dom 'e S'Orcu di Quartucciu.
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