ATLANTIDE SARDEGNA LA STORIA DELLA PIU GRANDE MARINERIA DEL MONDO ANTICO Finalmente un libro che rimanda le invenzioni su Atlantide e le altre sulla falsa riga Hollivoodiana e fiabesca della maggior parte dei visionari. Il libro costato trenta anni di studi e di ricerche riconsegna Atlantide alla verita storica, localizzandola definitivamente nell’Isola di Sardegna con cronologie certe. Quest’opera si avvale di studi museologici, di viaggi e di ricerche bibliografiche, effettuati da me solitario autodidatta in un arco di tempo superiore ai ventitré anni. Mi recai in Inghilterra (Londra) ma visitai anche luoghi e megaliti della Scozia e delle isole Orcadi. Fui in Francia, a Parigi, a Grenoble, a Perpignan e dintorni, a Carnac di Bretagna, a Mentone, a Marsiglia. Raggiunsi le Baleari e la Spagna costiera, sia quella mediterranea che quella delle rive oceaniche dei Baschi nel golfo di Biscaglia. Mi portai all’isola d’Elba e nell’Italia continentale (Tirrenica ed Adriatica) arrivai in Sicilia, nelle minori Egadi, a Pantelleria. Da quella isola giunsi a Malta. Poi, ardito navigatore fino a Creta. Girai la Corsica in lungo e in largo più volte. Alfine, pellegrino in Sardegna (mia patria), che conobbi profondamente più di qualunque altra territorialità, in una miriade di itinerari, nella sua reale essenza Archeologica ed Umana. Perché questo lungo girovagare? semplice perché nelle mie interrogazioni sulla Storia umana c’ un problema che da sempre mi ha affascinato: lo studio locale ed extra-insulare della più antica civiltà dei Sardi: quella Nuragica. Da questa complessa problematica etnica ed archeo-storiografica dell’isola, e da un profondo desiderio di conoscenza, sono stato sospinto ad analizzare sia l’origine che i miti dei popoli mediterranei e le loro connessioni con la Sardegna medesima. Un atto d’amore dovuto alla terra che mi partorì: Atlantide. Questa, benevolo lettore, fu la chiave che mi portò ad acquisire non poche, influenti, riflessive, documentative, logiche e più che affidabili prove, atte a dimostrare definitivamente al mondo della Cultura che l’isola di Platone (e di chi prima di lui visse sulla faccia del globo) non fu nient’altra Civiltà all’infuori di quella Nuragica. Chiedo venia all’Empireo Universitario e mi scusino pur anche gli Accademici dei Lincei se riuscirò a dimostrare la tesi propostami impegnando un modesto insieme privatistico accompagnato però da serio e razionale estensionismo iconografico e scientifico ove niente è lasciato al caso. Sappiano comunque “essi autorevoli Maestri” che devo molto anche ai Loro lavori medesimi. Il che, in questi tempi di livellamento dell’istruzione e di accentramento del potere culturale in una ristretta cerchia di “eletti”, che mira come unico fine universale a dominare la massa equiparandone le diversità storiche dei popoli, non è poco. L’autore Paolo Valente Poddighe
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