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Loceri visita dell’abitato e dei dintorni nel suo entroterra con le Chiese campestri ed i siti archeologici


In questa tappa del nostro viaggio, da Barì Sardo spostandoci all’interno arriveremo a Loceri che visiteremo con il suo centro ed i dintorni nel suo entroterra.

La regione storica dell’Ogliastra

L’OgliastraL’Ogliastra è una regione centrale della Sardegna orientale, sconosciuta al turismo di massa fino a pochi decenni fa, che affascina ancora oggi per la sua natura selvaggia e per le sue spiagge. I comuni che ne fanno parte appartengono tutti alla Provincia di Nuoro, e sono: Arzana, Barì Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei e Villagrande Strisaili. Le sue spiagge sono alternate a piccole cale dalle acque di cristallo, contornate da scogliere di granito che, nella parte alta della regione, diventano di porfido rosso. Si tratta di una regione dal paesaggio aspro e selvaggio, dove rilievi e tavolati si alternano a gole profonde.

In viaggio verso Loceri

Dal centro di Barì Sardo, seguendo la via Cagliari fino al suo termine a nord, dove prendiamo a sinistra la via Cesare Battisti che sbocca sul corso Vittorio Emanuele, ed esce dall’abitato verso ovest come SS390 di Barì Sardo. La seguiamo per quasi quattro chilometri ed arriviamo a una rotonda, dove prendiamo la prosecuzione della SS390 e, in un paio di chilometri, arriviamo nel centro di Loceri. Dal Municipio di Barì Sardo a quelllo di Loceri si percorrono 6.8 chilometri.

Il comune chiamato Loceri

Loceri: veduta dell’abitatoLoceri-Stemma del comuneIl comune di Loceri (nome in lingua sarda Lotzeri, altezza metri 190 sul livello del mare, abitanti 1.272 al 31 dicembre 2021) è un borgo adagiato sulle colline e circondato da uliveti e vigneti, situato nella parte sud orientale della Provincia di Nuoro, nell’entroterra costiero, a sud dell’altopiano dell’Ogliastra. L’abitato di Loceri è servito dalla SS390 di Barì Sardo, il cui tracciato ne attraversa il territorio. Il territorio comuale ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno fino a un massimo di 500 metri sul livello del mare. Loceri dista venti chilometri dal parco nazionale del golfo di Orosei e del Gennargentu e dal Lago Alto del Flumendosa, e dista solo dieci chilometri dal mare.

Questo paese fa parte dell’Associazione nazionale città del Vino

Questo paese fa parte dell’Associazione delle città del VinoQuesto paese fa parte dell’Associazione nazionale città del Vino, il cui obiettivo è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Le città del Vino in Sardegna sono ad oggi Alghero, Arzachena, Atzara, Badesi, Benetutti, Berchidda, Bonnanaro, Bosa, Calangianus, Dolianova, Donori, Dorgali, Jerzu, Loceri, Luogosanto, Luras, Meana Sardo, Modolo, Monti, Neoneli, Olbia, Samugheo, San Nicolò di Arcidano, Sant’Antioco, Selargius, Sennori, Serdiana, Sorgono, Sorso, Tempio Pausania.

Origine del nome

Il nome presenta un’origine oscura, dato che potrebbe essere riportato al termine sardiano o protosardo Lochera che indica la Stachys glutinosa, chiamata anche Stregona spinosa, o Betonica fetida, una pianta endemica di Corsica, Sardegna e isola di Capraia; oppure secondo altri potrebbe derivare dal gentilizio latino Locer, che si ritiene potesse essere il nome di un proprietario romano che vi possedeva una villa o una tenuta. Il villaggio compare per la prima volta negli elenchi delle rendite pisane nel Giudicato di Càralis degli inizi del quattordicesimo secolo, e compare anche come Oppidum locieri della diocesi di Suelli nella Chorographia Sardiniae di Giovanni Francesco Fara nel sedicesimo secolo.

La sua economia

Comune collinare la cui economia si fonda sull’agricoltura e sull’attività zootecnica. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti, viti e altri alberi da frutta; ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata con poche imprese locali che operano nel comparto della lavorazione del legno. Modesta è anche la presenza del terziario. Sebbene non rappresenti meta di rilevante afflusso turistico, nei suoi dintorni si possono raggiungere, con molta facilità, il rio Mannu, gli interessanti siti nuragici di su Crastu, Moru e Manna, nonché splendide spiagge. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. La cucina tradizionale dai sapori marcati, è ricca di piatti della tradizione agropastorale ogliastrina, a iniziare dai Culurgionis, ravioli di patate e formaggio cuciti a spiga, poi gli arrosti di agnello e maialetto, la gustosa treccia con le interiora della pecora, pecorino, caglio di capretto e Cas’axedu ossia formaggio fresco e morbido, tanti pani fatti in casa ossia il pane Pistoccu, Civargiu, Pani pintau, ed anche i dolci delle cerimonie, amaretti, Paniscedda, pani dolci di Sapa e Pardulas. Per accompagnare il vino rosso e per chiudere mirto e Fil’e ferru, la grappa sarda.

Brevi cenni storici

L’area viene abitata già in epoca nuragica come attestato dalla presenza di alcuni Nuraghi nel suo territorio. Il villaggio nasce in epoca medievale, e viene compreso nel Giudicato di Càralis, nella curatoria dell’Ogliastra. Nel 1258, alla caduta del Giudicato di Càralis, diviene possedimento dei Visconti, giudici di Gallura. Nel 1296, con la morte dell’ultimo giudice di Gallura Nino Visconti, gran parte dei territori dell’ex Giudicato, tra cui l’Ogliastra, passano sotto il dominio pisano fino al 1324, quando vengono conquistati dagli Aragonesi. Nel 1363 Loceri, insieme ad altre ville dell’Ogliastra, viene incorporato dal re d’Aragona Pietro IV il Cerimonioso nella conte di Quirra, data in feudo a Berengario Carroz. Rimane una villa della conte fino al 1603, quando la conte viene trasformata in Marchesato, e dato in feudo ai Centelles. Il paese venne riscattato agli Osorio de la Cueva, succeduti ai Centelles, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale voluto dai Savoia. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo. Del comune di Loceri nel 1927, dopo la creazione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro a quella nuova dell’Ogliastra, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, ritorna ad appartenere alla Provincia di Nuoro.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Loceri

Tra le principali feste e sagre che si svolgono a Loceri si segnalano, il 10 maggio, la Festa di San Bachisio; il 29 giugno la Festra di San Pietro Martire, che è la Festa patronale; a metà di agosto, la Sagra della pecora, presso il parco Taccu; la prima domenica di settembre, la Festa del Sacro Cuore di Gesù.

La Sagra della pecora

Loceri: locandina della Sagra della pecoraLoceri: la Sagra della pecoraalla metà di agosto, nei dintorni di Loceri si svolge la Sagra della pecora, Che ha luogo presso il parco Taccu, vicino alla chiesa campestre del Sacro Cuore. Questa Sagra viene patrocinata dal comune di Loceri, organizzata dagli allevatori del posto, e con la collaborazione dell’associazione volontari San Pietro. Le pecore, donate dagli allevatori, vengono cucinate nel parco, e distribuite a tutti i partecipanti, insieme a formaggio pecorino, vino cannonau locale, pistoccu che è il tipico pane dell’Ogliastra sottile e secco che si può gustare anche bagnato in acqua, frutta di stagione e diversi dolci tipici.

Visita del centro di Loceri

L’abitato, interessato da espansione edilizia, presenta l’andamento altimetrico tipico delle località collinari. Arriviamo a Loceri con la SS390 di Barì Sardo che, all’interno dell’abitato, assumerà il nome di via Roma.

Il Cimitero di Loceri

Loceri: ingresso del Cimitero di LoceriArriviamo da Barì Sardo con la SS390 di Barì Sardo, che esce dal paese e si dirige verso ovest. Dopo aver percorso circa cinque chilometri dall’ingresso del Cimitero di Barì Sardo, si vede, alla destra della strada, il cartello segnaletico che dà il benvenuto nell’abitato di Loceri. Appena una trentina di metri dopo questo cartello, sempre alla destra della strada, si trova la rientranza della strada, nella quale è presente l’ingresso del Cimitero di Loceri, situato al centro del suo muro di cinta.

La piscina Comunale

Entrati nell’abitato con la via Roma, dal cartello segnaletico di benvenuto percorriamo Duecentosettanta metri, ed incrociamo sulla destra la via Oristano e sulla sinistra la via Cagliari. Prendiamo a sinistra la via Cagliari e, dopo un centinaio di metri, vediamo, alla sinistra della strada, l’ingresso dell’edificio che ospita la Piscina Comunale di Loceri.

Loceri: il piscina Comunale: ingresso Loceri: il piscina Comunale: interno

La piscina è di proprietà del comune di Loceri, e la sua gestione è addidata alla Associazione Sportiva Dilettantistica Acqua e Sport. Nella piscina si praticano, come discipline, tutti gli stili di nuoto.

La Palestra Comunale

Entrati nell’abitato con la via Roma, dal cartello segnaletico di benvenuto percorriamo quattrocento metri, ed arriviamo a un incrocio, dal quale partono a destra la via Eleonora d’Arborea e, subito più avanti, la via Sunsurru. Prendiamo la via Eleonora d’Arborea seguendo le indicazioni per la palestra, e, dopo centottanta metri, alla destra della strada, al civico numero 20, si trova l’ingresso della Palestra Comunale di Loceri.

Loceri: il Palestra Comunale: esterno Loceri: il Palestra Comunale: la Palestra al primo piano Loceri: il Palestra Comunale: la Palestra al piano interrato

Nella palestra, di gestita dal comune di Loceri, si praticano, come discipline, al primo piano il calcio ed il calcetto ossia calcio a cinque, e nel piano interrato attività ginnico motorie.

Il Campo da Mini Pitch

Dall’incrocio dal quale partono a destra la via Eleonora d’Arborea e, subito più avanti, la via Sunsurru, prendiamo la via Sunsurru che, dopo una cinquantina di metri, continua sulla via Pietro Nenni. Seguiamo la via Pieto Nenni per circa centocinquanta metri, fino a vedere, alla sinistra della strada, il parcheggio dietro al quale si vede il Campo da Mini Pitch di Loceri.

Loceri: Campo da Mini Pitch: il parcheggio esterno Loceri: Campo da Mini Pitch: Campo da gioco

Si tratta di una struttura gestita dal comune di Loceri, con pavimentazione in materiali sintetici vari, nella quale possono essere praticate, come discipline, il calcio ed il calcetto ossia calcio a cinque.

Il Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia

Loceri: il più famoso murale di Loceri nello slargo di fronte alla via TrentoDall’incrocio dal quale partono a destra la via Eleonora d’Arborea e la via Sunsurru, proseguiamo lungo la via Roma verso sud per altri centoventi metri e, di fronte a dove alla sinistra della via Roma parte la via Trento, vediamo alla destra della strada uno slargo, che è uno spazio arredato con le panchine per la sosta dei passanti, al lato del quale si può ammirare uno splendido Murale che è il più famoso murale di Loceri. Proseguiamo per un’altra cinquantina di metri, e prendiamo a destra il vico 3° Roma, dove, dopo una ventina di metri, alla destra della strada, al civico numero 2, si trova l’ingresso del Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia che è realizzato all’interno di un vecchio frantoio ristrutturato risalente ai primi anni del novecento. Sa Domu de S’Olia è una macchina artigianale per la spremitura delle olive, formata da una vasca circolare di granito, dove veniva raccolto il frutto, ed una ruota verticale, anch’essa di granito, che girava grazie alla spinta di un cavallo o di un asino bendato per poter mantenere sempre la stessa direzione.

Loceri-Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia: ingresso Loceri-Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia-Vecchio frantoio Loceri-Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia: esposizione di vecchie bambole Loceri-Museo Etnografico Sa Domu de S’Olia: esposizione di vecchi strumenti a fiato

All’interno del Museo sono ricostruiti i vari ambienti domestici e del lavoro, con antichi attrezzi legati al lavoro nei campi, alla cura del bestiame, alla preparazione del pane e alla tessitura dei tappeti, oggetti di uso quotidiano utilizzati dal contadino per fare il formaggio ed il vino, dal muratore, dal falegname ossia Su Maistu de linna, dal pastore, dal fabbro ferraio ossia Su Ferreri. Ci sono, inoltre, attrezzi usati in cucina, come quelli per la decorazione del pane ossia Sa Sarreta, i paioli in rame ossia Su Caddargiu, gli antichi ferri da stiro a carbone ossia Ferru de Prancia. Una parte dell’esposizione è dedicata all’abbigliamento tradizionale, maschile e femminile, con sia l’abbigliamento giornaliero che i costumi della festa, e l’angolo dei giochi tradizionali dei bambini con lo strumento ricavato da una canna che emette un forte suono ossia Sa Furrietta, E con lo zufolo ossia Su Sulittu. Il percorso si chiude con la visita alla zona che ricostruisce la parte abitativa con le camere da letto.

La piazza Municipale con il Municipio di Loceri

Loceri: la piazza MunicipaleLoceri: la piazza MunicipaleLoceri: il palazzo del MunicipioDa dove siamo entrati nell’abitato con la via Roma, dal cartello segnaletico che indica il benvenuto nel paese percorriamo quattrocento metri, superiamo l’incrocio dal quale partono a destra la via Eleonora d’Arborea e la via Sunsurru, proseguiamo per altri trecento metri, e vediamo, alla destra della strada, la Piazza Municipale. Su questa piazza, al civico numero 20 della via Roma, si affaccia l’edificio che ospita il Municipio di Loceri, con la sua sede e con gli uffici che forniscono i loro servizi ai cittadini. Si tratta dell’ufficio del Segretario Comunale, del Servizio Affari Generali, del Servizio Economico Finanziario, del Servizio Tecnico, e dei Servizi Sociali che sono stati però trasferiti all’Unione dei Comuni dell’Ogliastra.

La piazza Cavalier don Luigi Melis

Subito di fronte alla piazza Municipale, alla destra della strada, si trova la Piazza Cavalier don Luigi Melis una bella piazza rialzata e piastrellata, alla quale si accede con un’ampia scalinata, nella quale si trovano bei monoliti decorati, una vasca con fontanelle, ed altro.

Loceri: la piazza Cavalier don Luigi Melis vista dall’alto Loceri: la piazza Cavalier don Luigi Melis Loceri: la piazza Cavalier don Luigi Melis Loceri: la piazza Cavalier don Luigi Melis con la fiancata della chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo

Sulla piazza, alla sinistra, si vede il fianco destro della chiesa parrocchiale con il suo campanile, il cui frontale si affaccia sulla via Roma, subito dopo la piazza Cavalier don Luigi Melis, preceduta anch’essa dall’ampia scalinata che porta alla piazza.

La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo e Martire

Di fronte al palazzo che ospita il Municipio, alla destra della strada, al civico numero 21 della via Roma, si trova la chiesa dedicata a San Pietro Apostolo e Martire che è la parrocchiale di Loceri. È stata edificata nel seicento. Presenta una pianta rettangolare caratterizzata da una sola navata, sulla quale si aprono delle piccole cappelle laterali. Il presbiterio ospita un ricco e raffinato altare maggiore del 1780 e un pregevole tabernacolo marmoreo costruito nel 1778. La fastosa facciata bianca, preceduta da una bella scalinata, è caratterizzata da un elegante pronao colonnato concluso da un timpano triangolare con cornice aggettante, e con un’elaborata croce. Il portale in legno intarsiato è sovrastato da un bel rosone decorato circolare. Sul lato sinistro dell’edificio si trova l’alto campanile a canna quadrata alleggerito da quattro strette monofore, e terminante con una cupoletta con croce. All’interno della chiesa sono conservati, oltre ad un pregiato arredo d’altare, i bei simulacri del Cristo risorto, di San Giovanni Battista e di San Bachisio, ed anche una delicata croce gigliata in stile gotico.

Loceri: chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo Loceri: chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo: facciata Loceri: chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo: una cerimonia all’interno della chiesa

Presso questa chiesa, ogni anno il 29 giugno si svolge la Festa di San Pietro Martire, che è la Festa patronale di Loceri. Dopo le cerimonie religiose, la Festa del Santo è legata alla preparazione artigianale del pane. anticamente le donne del paese lo cuocevano in un forno che si trovava al fianco della chiesa. Oggi, invece, viene preparato nelle case, portato in chiesa per la benedizione, e quindi distribuito nelle case degli ammalati.

Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre

Loceri: la piazza Sa Sogargedda con al centro il Monumento ai Caduti in guerraLoceri: il Monumento ai Caduti in guerraalla destra della chiesa parrocchiale si sviluppa la piazza Cavalier don Luigi Melis, mentre alla sua sinistra si muove, passandole accanto, la via Evangelista Torricelli. Tra questa strada e la prosecuzione della via Roma, si trova la piazza Sa Sogargedda, una bella piazza alberata al centro della quale è stato posizionato il Monumento ai Caduti Di tutte le guerre. Questo monumento è costituito da un piedistallo sul quale sono affisse le lapidi con i nomi di tutti i caduti, e sulla cui sommità è posizionata una moderna statua in bronzo che rappresenta una donna che solleva il corpo del caduto.

Visita dei dintorni di Loceri

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Loceri, sono stati portati alla luce i resti della Ncropoli di Serra Paulis; del Nuraghe semplice Is Piroddis; dei Nuraghi complessi Cea, Puliga, su casargiu, Serra Uleri noto anche come Nuraghe Istinei o come Nuraghe Nuraxi; ed anche dei Nuraghi Berritta, monte Nuraxi, Nuraxi II, Serra Uleri, tutti di tipologia indefinita.

La chiesa campestre di San Bachisio

Loceri: chiesa campestre di San BachisioLoceri: chiesa campestre di San BachisioDal Municipio di Loceri, torniamo verso nord con la via Roma, dopo una cinquantina di metri svolta a destra e prendiamo la via Camillo Benso conte di Cavour, e, dopo un altro centinaio di metri, prendiamo a destra la via San Bachisio. Percorsa verso sud la via San bachisio per circa cinquecento metri, si vede, alla sinistra della strada, la piccola chiesa campestre di San Bachisio edificata nel diciassettesimo secolo in stile barocco popolaresco. Di pianta rettangolare, la chiesa si presenta con la facciata semplice nella quale si trova l’entrata principale, con la porta in legno e una piccola finestra di forma ottagonale soprastante. Il tetto è in stile tipico sardo con le tegole, il cannetto, le travi in legno e la presenza di una croce latina in ferro. Lungo il lato sinistro della chiesa, si trovano gli alloggi per i partecipanti a maggio alla sua sagra.

San BachisioChi è stato San Bachisio? Bachisio o Bacchisio è un nome presente solo in Sardegna, in particolare nel Nuorese e nel Sassarese, il cui culto riporta all’epoca bizantina da quando un’antichissima leggenda è stata tramandata oralmente da padre a figlio. Bachisio viene venerato nella chiesa Orientale, in particolar modo negli ambienti milatari, assieme al commilitone Sergio. San Bachisio è il patrono di Loceri che lo onora dal sedicesimo secolo, di Bolotana ed è festeggiato anche ad Onanì. Secondo la tradizione nasce in Siria verso il 265 ed è un ufficiale dell’esercito romano molto apprezzato da Valerio Massimiliano Augusto, con il quale Diocleziano ha condiviso il potere. Durante una spedizione militare, Bachisio ha a Milano una visione mistica, si fa quindi battezzare da Biagio, Vescovo di Sebaste in Cappadocia. recatosi in Siria, rifiuta di adeguarsi alla riChiesta di Antioco, prefetto della Siria, di rinnegare il Dio cristiano. Viene quindi arrestato e martirizzato a Barbalisso, città siriana sulle sponde di Eufrate, il 6 ottobre del 295. A Loceri, in contrasto con la data della morte, i festeggiamenti si svolgono il 10 e l’11 maggio, dato che San Bachisio è considerato il protettore della pioggia. Anche a Botolana, San Bachisio viene festeggiato dall’8 al 10 maggio per ricordare la consacrazione della chiesa, con una cerimonia religiosa e con con canti e balli tradizionali, mentre gli antichi festeggiamenti avvenivano tra il 5 ed il 7 ottobre per ricordarne la morte il 6 ottobre.

In contrasto con la data della morte il 6 ottobre, a Loceri i festeggiamenti in onore di San Bachisio e San Sergio si svolgono dal venerdì alla seconda domenica di maggio, ed iniziano portando Is Santusu dalla chiesa parrocchiale alla sua chiesa campestre, in una processione con cavalieri, fucilieri e launeddas. Si vuole ricordare il camino che i Santi hanno iniziato insieme, dato che San Bachisio viene ucciso davanti a San Sergio, nel tentativo di far rinnegare loro la fede. La Sagra prosegue fino alla domenica e culmina con una processione per le vie del paese, con Su Cantu de Is Cocciusu, e con la benedizione conclusiva.

Loceri: locandina della Festa di San Bachisio Loceri: il simulacro di San Bachisio Loceri-Festa di San Bachisio Loceri-Festa di San Bachisio

San Bachisio viene considerato il protettore della pioggia, e la Sagra è nata, infatti, per combattere la siccità. Per l’occasione, un tempo si snodava una processione in cui i fedeli attraversavano il vicino fiume trasportando il simulacro del Santo, e ne immergevano i piedi nell’acqua.

Gli impianti sportivi comunali

Passata la chiesa campestre di San Bachisio, si trova al lato della strada il cartello segnaletico di benvenuto, che indica l’ingresso da sud nell’abitato di Loceri. Pssato questo cartello, alla sinistra della strada si trovano gli impianti sportivi comunali il cui ingresso e a duecento metri dalla chiesa, nella travresa a sinistra della strada. All’interno di questi impianti, si trova un Campo da Calcio con fondo in erba artificiale, dotato di tribune in grado di ospitare 200 spettatori. Accanto al Campo da Calcio, è presente anche un Campo da Tennis.

Loceri: impianti sportivi comunali: ingresso Loceri: impianti sportivi comunali: Campo da Calcio Loceri: impianti sportivi comunali: Campo da Tennis

La principale squadra di calcio del paese è quella della Polisportiva Loceri, la squadra sportiva dilettantesca che milita nel campionato di Seconda Categoria, nel girone D della Sardegna.

La chiesa campestre del Sacro Cuore di Gesù

Proseguiamo verso sud con la via San Bachisio. A circa un chilometro da dove la avevamo imboccata, la strada, uscita dall’abitato, arriva a una rotonda, dove prendiamo la seconda uscita che ci fa immettere sulla Strada provinciale che collega Lanusei con San Paolo.

Loceri: chiesa campestre di Nostra Signora di BonariaPercorsa per meno di duecento metri, subito prima del cartello segnaletico che indica il chilometro 6, prendiamo sulla sinistra una strada di penetrazione agraria, in salita, che porta in direzione del parco Taccu. Percorsa per tre chilometri e trecento metri, di trova, sulla sinistra, la strada che, in duecento metri, porta di fronte alla chiesa campestre del Sacro Cuore di Gesù edificata nel 1951 con la collaborazione di tutta la popolazione, alla base dell’altopiano del Taccu di Loceri. Qualche anno fa la chiesa è stata completamente restaurata. Sul retro della chiesa campestre, si trova il parco del Taccu di Loceri, nel quale ogni anno, alla metà di agosto, si svolge la Sagra della Pecora, che abbiamo già descritta tra le principali feste e sagre che si svolgono a Loceri.

Presso questa chiesa campestre si tiene la Festa del Sacro Cuore di Gesù, che si articola in tre giornate, l’ultima delle quali è la prima domenica di settembre, con importante celebrazioni religiose e manifestazioni civili. La prima Festa campestre si è tenuta nel 1952, caratterizzata dalla processione a piedi e dei carri, che trasportavano il simulacro del Santo. Data la distanza della chiesa dall’abitato, dagli anni ottanta la processione avviene con le auto che, arrivate a destinazione, dopo la messa vengono benedette. Vi sono però ancora persone che, per devozione, amano recarsi a piedi dal paese fino a Taccu quella che era una strada campestre e che ormai è asfaltata. Seguono, tutti e tre i giorni cerimonie religiose e manifestazioni civili.

I pochi resti del Nuraghe Cea

Loceri-resti del Nuraghe CeaPercorriamo circa quattrocento metri sulla strada di penetrazione agraria che ci ha portati alla chiesa campestre, e troviamo un sentiero sulla sinistra che, in altri quattrocento metri, porta ai pochi resti del Nuraghe Cea che si trova nell’altopiano di Taccu, in territorio del comune di Loceri. Si tratta di un Nuraghe complesso costruito in granito a 226 metri di altezza. Il monumento è composto da una torre principale, cui si accede tramite un corridoio, e una torre aggiunta in un secondo momento costruttivo. Il Nuraghe comprendeva anche un piano superiore, il cui crollo ha ostruito la scala di accesso. La torre principale, che ha un diametro di quasi nove metri, è costruita in blocchi di granito di medie dimensioni appena sbozzati. 

La chiesa campestre di Nostra Signora di Bonaria

Dal Municipio di Loceri, prendiamo verso sud la via Roma e, dopo un centinaio di metri, arriviamo a un bivio, dove prendiamo verso sinistra la via 4 Novembre, la seguiamo per un’ottantina di metri ed arriviamo a un altro bivio, dove prendiamo verso sinistra la continuazione della via 4 Novembre, una strada carrabile in ripida salita in ottime condizioni, che porta verso la collina che domina Loceri.

Loceri: chiesa campestre del Sacro CuoreQuesta strada, dopo ottocentocinquanta metri, sbocca sulla Strada provinciale che collega Lanusei con San Paolo, la superiamo e prendiamo la stretta prosecuzione della strada carrabile che, in una quarantina di metri, arriva di fronte a un cancello, doveprosegue verso destra. Qui prendiamo una strada bianca sulla sinistra che, in circa cinquecento metri, ci porta in cima ad una collina, a Monti ’e Cuccu, di fronte alla chiesa campestre di Nostra Signora di Bonaria dedicata alla Nostra Signora venuta dal mare, che è stata inaugurata nel 2013. La chiesa sorge a 350 metri di altezza, domina il paese e si apre a un panorama che abbraccia con lo sguardo un bel tratto di mare, dal porto di Arbatax fino a Marina di Gairo, ancora Baunei e il circondario di Loceri.

I resti del Nuraghe Serra Uleri noto anche come Nuraghe Istinei

Loceri: veduta dall’alto del Nuraghe Serra UleriDal Municipio di Loceri, prendiamo verso sinistra la continuazione della via 4 Novembre, una strada carrabile in ripida salita in ottime condizioni, che, dopo ottocentocinquanta metri, sbocca sulla Strada provinciale che collega Lanusei con San Paolo. La prendiamo verso destra, ossia in direzione di Lanusei, e la seguiamo per seicento metri, dove troviamo a sinistra una deviazione in una strada cementata in ripida salita che, in quasi cinquecento metri, porta al complesso turistico a servizio del Nuraghe Serra Uleri noto anche come Nuraghe Istinei. Si tratta di un Nuraghe complesso edificato in granito a 383 metri di altezza, in posizione dominante rispetto a tutta la valle circostante. Di questa preziosa testimonianza archeologica residua la torre centrale, svettata all’altezza della copertura, con i resti di un corpo aggiunto. Dalla sommità del Nuraghe si gode uno splendido panorama del paese.

Loceri-resti del Nuraghe Serra Uleri Loceri-resti del Nuraghe Serra Uleri

Intorno al Nuraghe si vedono i pochi resti di un insediamento abitativo costituita da un villaggio di capanne, dal quale si gode una splendida una vista sul Tirreno, che si trova sotto il costone di Bob ’e lacci.

I resti della necropoli di Is Arceddas

Loceri-Necropoli di Is ArceddasLoceri-Necropoli di Is ArceddasDal centro di Barì Sardo avevamo preso verso ovest la SS390 di Barì Sardo che, seguita per quasi quattro chilometri, ci aveva portato a una rotonda, dove avevamo preso la prosecuzione della SS390 e, in un paio di chilometri, eravamo arrivati nel centro di Loceri. Sobito prima della rotonda, parte a destra la Stada Comunale Sa Mardona, dopo duecentocinquanta metri si prende a sinistra la Strada Comunale monte Tare, alla cui destra, dopo trecento metri,, sono stati portati alla luce i resti della Necropoli di Is Arceddas costituita da tre domus de janas. Per arrivarci si percorre un sentiero immerso nella tipica e rigogliosa vegetazione mediterranea.

Il sito paesaggistico ed archeologico del monte Tarè

Ilbono: veduta del monte TarèNell’area Comunale di Loceri, nella sua estremità settentrionale, si trova l’interessante sito paesaggistico e archeologico del Monte Tarè situato ai confini tra Loceri, Lanusei e Ilbono. È alto 550 metri e presenta zone scoscese e irte, ed è caratteristico per il colore rossiccio del porfido di cui è costituito. L’area del monte Tarè, vasta 77 ettari, è interessante per la fauna e la vegetazione, in prevalenza lecci, con all’interno due belle sorgenti, una delle quali, Intramontes, nasce proprio tra i due monti, dando anche il nome alla località.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, da Loceri ci recheremo a Lanusei che è stato uno dei due capoluoghi della dismessa Provincia dell’Ogliastra. Lo visiteremo con il suo centro ed i dintorni con l’area archeologica di Seleni ed alcuni degli altri più significativi siti archeologici.


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