Un sito di oltre 450 pagine che descrive tutta l’Isola e che pur non vendendo niente riceve da 300 a oltre 1400 visitatori ogni giorno | ||||
![]() ![]() | ||||
![]() | ![]() | ![]() | ![]() | |
Sennori che visiteremo con il suo centro ed i dintorni con la Tomba di giganti di OriddaIn questa tappa del nostro viaggio, da Sorso ci recheremo a Sennori l’altro comune che appartiene alla regione storica della Romangia, dove visiteremo il paese con i suoi dintorni. La regione della Romangia
Il viaggio verso SennoriIl comune chiamato Sennori si trova a sud est della città di Sorso, a brevissima distanza da essa. Per raggiungerla, usciamo da Sorso sulla SS200 verso sud est e, dopo meno di un paio di chilometri, arriviamo all’abitato di Sennori. Continuando oltre Sennori, la SS200 ci porterebbe in meno di dieci chilometri a Sassari. Dal Municipio di Sorso al Municipio di Sennori abbiamo percorso appena 2 chilometri. Potevamo arrivarci anche prendendo, a Sorso, la via Sant’Andrea, che prosegue sulla via Sardegna, e che ci porta anch’essa a Sennori. In questo caso, dal Municipio di Sorso al Municipio di Sennori si percorrono 2.3 chilometri. Il comune chiamato Sennori
Questo paese fa parte dell’Associazione nazionale Città del Vino
Origine del nomeIl nome presenta un’etimologia ancora del tutto oscura, ma, secondo alcuni studiosi, sarebbe da rintracciare nello strato linguistico preromano. La sua economiaLa sua economia è basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche esu una discreta produzione industriale. Il settore primario, che conserva tuttora un ruolo di una certa importanza, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta, ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, discretamente sviluppata, fa registrare un cospicuo numero di alcune realtà produttive che operano nei comparti lattiero caseario, alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, elettronico, della gioielleria e oreficeria ed edile. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale. L’abitato è circondato da campagne fertili, ricche di oliveti, frutteti e vigne, che costituiscono la fonte primaria della sua economia, e dalle quali si ottengono ottime produzioni di vino ed di olio d’oliva. Sennori fa parte dell’Associazione nazionale Città del Vino dal 1987, anno in cui è stata fondata la stessa, ed è stato il primo comune della Sardegna a ricevere questo riconoscimento, e fa anche parte dell’Associazione nazionale città dell’Olio. Sebbene non rappresenti la meta di rilevante afflusso turistico, offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni nell’ambiente naturale circostante, e numerosi visitatori accorrono anche per acquistare i prodotti dell’artigianato locale, che trova la sua massima espressione nella produzione di canestri e cestini di rafia intrecciata. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Brevi cenni storiciIl territorio di Sennori è stato frequentato fino dal periodo preistorico, come attestano, alcuni nuraghi e una Tomba di giganti. Mancano attestazioni della fase punica, mentre di sicuro interesse è il dato del periodo della dominazione romana, della quale restano tracce sia nelle zone frequentate dal periodo preistorico, che in zone autonome. Ai confini col territorio di Sorso, interessanti sono le recenti significative ricerche archeologiche legate al centro scomparso di Geridu, situato in territorio di Sorso, ai confini tra i due comuni, che abbiamo già descritto quando abbiamo descritto Sorso. Nel periodo medievale appartiene al Giudicato del Logudoro, nella Curatoria di Romangia e montes, entro la quale sono documentati Sennori, assieme a Sorso, Osilo e Sassari. A metà del tredicesimo secolo, con la decadenza della curatoria, viene coinvolta nelle guerre tra i Doria, i giudici d’Arborea e gli Aragonesi, tutti desiderosi di entrare in possesso dei suoi territori. Successivamente, con il dominio degli Spagnoli, entra a fare parte della Baronia denominata Encontrada de Romangia, sotto la giurisdizione della famiglia De Senay Pilo Y Castelvì. Nel 1417 il vis conte di Varbona la cede agli Aragonesi e, circa vent’anni più tardi, nel 1436, le cittadine di Sorso e Sennori vengono vendute, insieme, a Gonario Gambella, e da quel momento le sorti dei due paesi vengono a coincidere. L’anno 1839, con l’abolizione del feudalesimo, è testimone del suo riscatto e della concessione agli Amat. Nel ventesimo secolo viene scossa da fremiti socialisti, a tendenza repubblicana, il cui organo propulsore è la Società Operaia denominata Popolo Sovrano. Le principali feste e sagre che si svolgono a Sennori
I giochi estivi chiamati SennoriestateA luglio, nel Campo Sportivo, si svolgono i Giochi estivi, chiamati anche Sennoriestate, che sono giochi senza quartiere. A questi giochi partecipano sedici squadre, che per una settimana si danno lotta con gavettoni, tiri alla fune e altri giochi. L’ultimo giorno si svolge la finalissima, che culmina con una sfilata di moda in cui ogni squadra presenta in passerella una coppia di giovani. alla fine vengono decretati Miss e Mister Sennori estate e Miss e Mister Sorriso. La manifestazione si conclude con la proclamazione della squadra vincitrice e l’avvio di una serata di musica. La manifestazione denominata Calici di StelleIl 10 agosto, a Sennori si tiene la manifestazione denominata Calici di Stelle. Si tratta di una manifestazione di degustazione di vini e prodotti tipici locali, che si svolge in diversi punti del paese. Una analoga manifestazione si svolge anche a Sorso. Visita del centro di SennoriL’abitato, disposto ad anfiteatro, si estendesu una collina di tufo calcareo, ed il suo andamento è di tipo collinare. Entriamo in Sennori provenendo da Sorso, da via Sennori che uscendo dall’abitato di Sorso prende il nome di SS200, e che, entrando all’interno dell’abitato di Sennori, prende il nome di via Roma. La Funtana FrittaPrendiamo la via Roma, e, a Novecentocinquanta metri dal certello segnaletico che indica l’ingresso nell’abitato di Sennori, incrociamo una strada che, provenendo da sinistra, è via Vittorio Emanuele, ed a destra assume il nome di via Giuseppe Mazzini. La prendiamo in quest’ultima direzione, verso destra, ed è una via molto stretta, poi svoltiamo a destra in via Fonte Fritta. Qui si trova quasi subito, sulla sinistra, la Funtana Fritta una fontana molto antica, il cui nome significa Fonte Fredda, perché l’acqua, che sgorga dalle bocche di tre sculture in pietra, è fresca anche d’estate. La fontana veniva utilizzata sia per l’approvvigionamento dell’acqua potabile, che come lavatoio pubblico. La Chiesa del Rosario
Il Cimitero di Sennori
Il Campo da Calcio Comunale Basilio Canu di Sennori
La Chiesa parrocchiale di San Basilio MagnoRitorniamo a dove sulla via Roma è arrivata da sinistra la via Vittorio Emanuele, e qui, arrivati a un bivio, invece di proseguire dritto vero detstra lungo la prosecuzione della via Roma, prendiamo la quasi parallela verso sinistra, che è la via San Basilio, e che, in centoventi metri, ci porta in largo Giorgio Asproni, sul quale si affaccia, sulla destra, la Chiesa di San Basilio Magno che è la Chiesa parrocchiale di Sennori. Edificata nel Cinquecento o nel primo decennio del Seicento, aveva una struttura in stile romanico, composta da un altare maggiore, quattro cappelle, con un patio laterale, e davanti un’ampia gradinata. All’interno, la Chiesa è a una sola navata, formata da quattro campate rettangolari, a crociera in stile goticheggiante, ed al suo interno è possibile ammirare un interessante dipinto attribuito a un artista del sedicesimo secolo. La Chiesa è stata completamente restaurata e ampliata tra il 1945 ed il 1958 in stile gotico aragonese, ed è stata allungata di due campate. Nella facciata si apre una bifora, sopra il portale gotico che è sormontato da un mosaico rappresentante San Basilio. A sinistra della facciata, è ubicato il campanile. Oggi, con la sua facciata ed il suo campanile, si può vedere da ogni angolo del paese, ma è circondata da un bastione trachitico di dubbio gusto. Intorno alla Chiesa, sono stati ritrovati resti di ossa umane, dato che probabilmente in quel luogo si trovava il vecchio Cimitero. La Festa di San Basilio Magno, che è la Festa patronale di Sennori, si svolge con una novena che si conclude la terza domenica di giugno, e prevede che alle cerimonie religiose seguano molte manifestazioni civili, con gare e serate musicali. I resti della necropoli dell’Orto del Beneficio parrocchiale
La Chiesa della Santa CroceGuardando la parrocchiale, prendiamo a sinistra la via Asproni, passata una cinquanina di metri, al suo termine, giriamo a destra in via Regina Margherita, che, in un’altra cinquantina di metri, arriva in via della parrocchia, alla destra della quale si apre la piazza Santa Croce, in salita rispetto alla via sottostante.
La Chiesa di Santa Luciaalla sinistra della Chiesa della Santa Croce, la via San Nicola continua sulla via Santa Lucia, che, in centoventi metri, ci porta nella piazza Santa Lucia, dove si trova la piccola Chiesa di Santa Lucia. Alcuni la ritengono di origine settecentesca, ma molti sono più propensi a ritenere che sia stata edificata nell’ultimo quarto del diciannovesimo secolo. La singolarità di questo edificio è che ha conservato tutti gli arredi e le decorazioni che la caratterizzavano, prima della riforma del rito liturgico portata dal Concilio Vaticano II. La Chiesa è molto piccola, ha una unica navata, coperta da un soffitto di legno, e con il presbiterio delimitato dalla balaustra in marmo, coperto da una volta a botte. Sul fondo sono ancora presenti le decorazioni originali e centralmente si trova la nicchia che ospita l’antica statua della Santa. All’esterno, la facciata ha un profilo a capanna, con una finestra circolare sopra il portale, e con un piccolo campanile a vela al centro degli spioventi. Santa Lucia è la patrona della vista, e di solito viene rappresentata con una palma in una mano, e nell’altra un piatto contenente un paio di occhi, e una luminosa aureola di stelle sulla testa. L’ultima domenica di agosto vi si celebra la Festa Santa Lucia, di rilevante interesse, che prevede, oltre ad intrattenimenti di vario genere, principalmente folkloristici, una forte partecipazione della popolazione all’aspetto religioso. La Cantina Fara con due vini inseriti nella guida 5StarWines di VinitalyGuardando la facciata della Chiesa di Santa Croce, prendiamo a sinistra la via Trieste, la seguiamo per duecentocinquanta metri, fino all’incrocio con la via Santa Vittoria, dove prendiamo a destra la via Santa Vittoria, dopo una sessantina di metri arriviamo a un bivio, dove prendiamo leggermente a sinistra la via le Conce. Percorsi circa duecento metri lungo la via le Conce, dove parte a sinistra la via Salvatore Ruiu, prendiamo la strada che si trova tra la via Salvatore Ruiu e la prosecuzione della via le Conce, la quale si dirige verso la via Raga, che prendiamo a sinistra dopo una quarantina di metri. Nella via Raga si trova, alla sinistra della strada, la sede della Cantina Fara, di Giorgio Fara. Il Municipio di Sennori
Il nuovo quartiere residenziale denominata MontigedduEvitando la deviazone in via Brigara Sassari, proseguiamo lngo la via Roma che, in Cinquecento metri, ci porta al di fuori del centro storico di Sennori, nel suo nuovo quartiere residenziale denominato Montigeddu che si trova a sud ovest dell’abitato, del tutto separato da esso. recentemente si è conclusa la gara d’appalto, e ha consentito la riqualificazione urbana di quest’ampia area situata alla periferia del paese, una zona di particolare interesse per il suo grande potenziale e per l’importanza strategica che riveste per tutta la cittadinanza, e si è trattato di un progetto di riqualificazione urbana finalizzata al recupero e alla trasformazione di un’area periferica in una nuova centralità, nella quale coesistono spazi per la collettività, e per poterla rendere un polo strutturato per lo sport e, allo stesso tempo, uno spazio pubblico fruibile dal paesenza, collocato in una posizione straordinaria dalla quale poter ammirare il Golfo dell’Asinara. Le nuove strutture sportive del quartiere MontigedduEntrati nel quartiere Montigeddu, seguiamo la via Roma par altri Cinquecento metri, e, prima che la via Roma esca dall’abitato con il nome di SS200 dell’Anglona, prendiamo sulla sinistra la via Salvatore Cottoni, la seguiamo per duecento metri, e prendiamo a destra la via Emilio Treves, alla cui destra si trovano i Nuovi impianti sportivi di Montigeddu. Vi si trova un Campo da Calcetto, ossia di calcio a cinque, con tribune in gradi ospitare un centinio di spettatori, un Campo da Tennis, una Palestra coperta ed altre strutture sportive. La Festa in onore di San Biagio nel quartiere Montigeddu
Che cosa si trova nei dintorni di SennoriVediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Sennori, sono stati portati alla luce i resti della Tomba di giganti Oridda; dei nuraghi semplici Badde Margherita, e San Biagio; dei nuraghi complessi Chercos, e su nuraghe; ed anche del nuraghe San Pietro di Oltzari, di tipologia indefinita. La Chiesa campestre di San Giovanni BattistaUscendo da Sennori verso nord est e proseguendo per la via San Giovanni, che è diventata la SP72, a circa Ottocentocinquanta metri dal Campo Sportivo, troviamo sulla destra della strada la Chiesa campestre di San Giovanni Battista che si trova nella campagna vicino a Sennori. Si tratta di una Chiesa edificata, probabilmente, nella prima metà del Seicento, di linee semplici, caratterizzata di una singolare avancorpo ad arcate, che funge da antiporta per l’ingresso principale. La Chiesa è interamente dipinta in bianco, ma ha perso parte del suo aspetto rustico in seguito al suo recente restauro. Presso questa Chiesa il 24 giugno, a ricordo della sua data di nascita, si svolge la più importante Festa del paese, la Festa di San Giovanni Battista, conosciuta in tutta la Sardegna per la sua grande cavalcata e per la caratteristica processione, ogni anno con differenti gruppi in costume dei diversi paesi della Sardegna, alla quale fanno seguito numerose manifestazioni civili. Le Tenute DettoriDalla Chiesa campestre di San Giovanni Battista proseguiamo, sempre in direzione nord est lungo la SP72 per due chilometri e trecento metri, poi arriviamo a uno svincolo, dove prendiamo a sinistra in direzione di Nulvi. Percorsi Quattrocentocinquanta metri sulla Strada Vicinale del monte Timani, arriva da sinistra la SP72, sulla quale ci immettiamo in direzione est sempre seguendo le indicazioni verso Nulvi. La seguiamo per quattro chilometri e trecento metri, ed, arrivati in località Badde Nigolosu, un Anfiteatro naturale sulle colline più alte nel comune di Sennori, troviamo alla sinistra della strada il complesso edilizio bianco e giallo delle Tenute Dettori, che produciono vini di qualità ed ospitano anche un Agriturismo. I resti della Tomba di giganti di OriddaUna volta raggiunto l’ingresso delle Tenute Derrori, che è punto di riferimento e che è ben segnalato, basta continuare ancora pochissimo, ed, arrivati a circa otto chilometri dalla Chiesa campestre, troviamo, alla sinistra della strada, una deviazione che ci porta alla Tomba di giganti di Oridda. Si tratta del monumento archeologico più importante del territorio di Sennori, che viene scoperto alcuni decenni or sono, quando, nel corso dei lavori per l’impianto di una vigna, viene alla luce un’originale Tomba di giganti, che prende il nome di Oridda, dalla regione nella quale si trova. Questa Tomba di giganti costituisce un monumento unico nel suo genere, per tutta una serie di caratteristiche tipologiche. Il monumento è scavato nella roccia, ed è interamente foderato in muratura. La facciata è costituita da una stele quadrangolare, nella quale si apre il portello. Davanti è presente una esedra ad ortostati, lo spazio in cui i parenti dei defunti sostavano per i riti e le preghiere. La costruzione è unica, in quanto incarna anche degli elementi tipici dell’ambito ipogeico. Il portello d’ingresso è più grande del solito, ma gli elementi più originali del monumento sono all’interno. La tomba non ha infatti una struttura a cielo aperto, ma è ricavata all’interno di un vano scavato nella roccia, poi foderato con muri a secco. Non è stato accertato se si tratta di una domus de janas riutilizzata, o di una struttura concepita così fino dall’inizio. Negli anni sessanta, quando venne scoperta, la tomba non era stata ancora violata, e conteneva i resti di venti adulti, maschi e femmine, sei bambini e un feto. Fu accertato che quei resti ritrovati risalivano a un periodo tra il 1250 e il 1350 avanti Cristo. All’interno sono state rinvenute ceramiche del periodo del Bronzo Medio. Il nuovo stadio Comunale in costruzione ormai da anni
La prossima tappa del nostro viaggioCon la visita a Sennori abbiamo concluso il nostro viaggio nella regione storica della Romangia. Nella prossima tappa del nostro viaggio, eNtreremo nella Nurra con la visita di Porto Torres che è stata la capitale del Giudicato di Logudoro, con le sue spiagge ed i resti archeologici presenti in città e nei suoi dintornI. | ||||
![]() | ![]() | ![]() | ![]() | |
| ||||
© Claudio de Tisi 2002-2023 - Codice Fiscale DTSCLD44M23F132W |