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Zerfaliu paese famoso per la Sagra degli Agrumi e per la chiesa romanica di San Giovanni Battista


Il questa tappa del nostro viaggio, da Ollastra ci recheremo a Zerfaliu, paese famoso per la Sagra degli Agrumi e per la chiesa romanica di San Giovanni Battista, che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni nei quali si trovano i resti del Nuraghe complesso de Mesu.

La regione storica del Campidano di Oristano

Il Campidano di OristanoIl Campidano è la grande pianura della Sardegna sud occidentale compresa tra il golfo di Cagliari e quello di Oristano, ha una lunghezza di circa cento chilometri e presenta la massima altitudine di settanta metri sul mare. Deve le sue origini al colmarsi di una depressione geologica terziaria da parte di sedimenti marini, fluviali e vulcanici. Sono frequenti gli stagni costieri con acque salmastre, nell’angolo nord ovest della regione sfocia il fiume Tirso, che contribuisce all’irrigazione del Campidano, la rete idrografica è inoltre formata da piccoli Torrenti. La principale risorsa è l’agricoltura e si coltivano specialmente grano, viti, olivi, frutta e agrumi. In particolare, il Campidano di Oristano è una regione della Sardegna occidentale il cui territorio apparteneva anticamente al Giudicato d’Arborea. Si sviluppa interamente nella Provincia di Oristano, e comprende i comuni di Arborea, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Marrubiu, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, San Nicolò d’Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Terralba, Tramatza, Uras, Villaurbana, Zeddiani e Zerfaliu. È un territorio caratterizzato dalla presenza di zone umide di altissimo interesse naturalistico, con specie faunistiche rare.

In viaggio verso Zerfaliu

Usciamo da Ollastra e proseguiamo verso sud ovest sulla SS388 del Tirso e del Mandrolisai, la seguiamo per circa tre chilometri e mezzo fino a raggiungere la frazione del comune di Simaxis chiamata San Vero Congius e qui, all’altezza del chilometro 12 della strada statale, svoltiamo a destra sulla SP9, seguiamo questa strada provinciale per altri due chilometri e mezzo e, passato il ponte sopra il canale adduttore Tirso Arborea che si andrà ad immettere nel lago di Ollastra subito a monte della diga di Santa Vittoria, arriviamo all’interno dell’abitato di Zerfaliu. Dal Municipio di Ollastra a quello di Zerfaliu si percorrono 5.4 chilometri.

Il comune chiamato Zerfaliu

Zerfaliu-Stemma del comuneZerfaliu-Stemma del comuneIl comune di Zerfaliu (nome in lingua sarda Tzorfuliu, altezza metri 15 sul livello del mare, abitanti 1.000 al 31 dicembre 2021) è un piccolo centro agricolo situato vicino alla sponda destra del Tirso, il fiume più lungo dell’Isola, che scorre subito a sud dell’abitato ed attraversa tutto il suo florido territorio e lo rende particolarmente fertile. Si tratta di un comune di pianura di origine incerta, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura e sulle attività pastorali, famoso per produzione di agrumi e per le sue antiche Chiese. Il territorio Comunale presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 11 a un massimo di 131 metri sul livello del mare.

Origine del nome

Il nome del paese non ha origine chiara, ed è probabilmente preromano. Secondo il linguista Massimo Pittau il suo nome richiama gli altri toponimi Zarpaliu vicino ad Isili, Zarpadèi vicino a Barì Sardo e Zirivoddi vicino ad Arbus, e corrisponderebbe al nome Tzarfalíu o Tzarpalíu della pianta cerfoglio o prezzemolo francese, un vegetale aromatico del quale si utilizzano le foglie fresche come spezia o guarnizione in cucina, oppure come rimedio nella medicina popolare. Questo villaggio dunque avere derivato la sua denominazione dalla particolare presenza, in origine, della citata pianta nel sito in cui è sorto.

La sua economia

Zerfaliu-Economia di Zerfaliu: gli agrumiIl settore primario dell’economia locale è basato sull’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione, e le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, frutteti, ed è un importante centro di produzione di agrumi e di vini di qualità particolarmente la Vernaccia. Si pratica anche l’allevamento, in particolare quello dei bovini, di ovini e di suini. Il settore industriale risulta ancora di dimensioni modeste: tuttavia si registrano aziende che operano nei comparti della produzione petrolifera e della raffineria, dell’attività estrattiva, dei materiali da costruzione, della produzione alimentare, della lavorazione del legno e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti. Zerfaliu non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. L’apparato ricettivo, comprendente un agriturismo, offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Brevi cenni storici

L’area nella quale sorge Zerfaliu è stata abitata già in epoca nuragica come attestato dalla presenza di alcuni Nuraghi nel suo territorio. Delle sue vicende storiche si ha notizia solo a partire dall’undicesimo secolo, quando appartiane alla curatoria del Campidano di Oristano nel Giudicato di Arborea. Nel 1420, alla caduta del Giudicato, entra a fare parte del Marchesato di Oristano. Nel 1478, alla definitiva sconfitta degli Arborensi, passa sotto il dominio aragonese e diviene un feudo. Intorno al 1767, in epoca sabauda, viene incorporato nel Marchesato d’Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali viene riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui diviene un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio Comunale. A causa dell’esondazione del fiume Tirso subisce numerosi allagamenti, fino al 1924, anno di costruzione della diga di Santa Chiara. Nel 1927 il comune di Zerfaliu viene aggregato al comune di Solarussa, dal quale nel 1946 viene nuovamente separato. Del comune di Zerfaliu nel 1974, dopo la creazione della Provincia di Oristano, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Zerfaliu

Viste le ridotte dimensioni della comunità, a Zerfaliu non sono presenti gruppi folk particolrmente significativi. Tra le principali feste e sagre che si svolgono a Zerfaliu si cita soprattutto, tra febbraio e marzo, la Sagra degli Agrumi, la quale si svolge fino dal 1997 per valorizzare il prodotto tipico del territorio, e che ogni anno riempie il paese chiamando migliaia di visitatori.In questa Sagra oltre ad aranci, mandarini, mandaranci e pompelmi di tutte le qualità, sono esposti prodotti agroalimentari e artigianali, preparati per dolci e marmellate a base di agrumi, e viene offerta ai visitatori la degustazioni di piatti tipici del luogo.

Zerfaliu-La Sagra degli agrumi: locandina Zerfaliu-La Sagra degli agrumi: i prodotti esposti

A Zerfaliu si svolgono, inoltre, le cerimonie della Settimana Santa, che culminano con il rito di S’Incontru che prevede l’incontro dei simulacri del Cristo risorto e della Madonna in lutto; il 24 giugno, la Festa in onore di San Giovanni Battista, patrono dei pastori, una Festa molto sentita alla quale è associata la Sagra della pecora, occasione per degustare pecora bollita e Malloreddus; il 6 agosto si celebra la Festa patronale in onore di Gesù Trasfigurato, organizzata dal Comitato dei cinquantenni, per la quale la vigilia della Festa si compie una lunga processione detta S’Arrassignu accompagnata dal canto in lingua sarda di Coggius, e la sera della vigilia il parroco del paese celebra la messa in onore dei defunti dei componenti del Comitato; il 22 e il 23 settembre si celebra la Festa di San Pio, organizzata dal Comitato dei quarantenni, per la quale la messa viene celebrata dal parroco del paese nella piazza dedicata al Santo Pio, noto anche come Padre Pio da Pietrelcina.

Visita del centro di Zerfaliu

L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha l’andamento altimetrico tipico delle località di pianura. Il suo centro storico è formato da edifici monumentali in basalto e trachite e case in mattoni crudi, rifinite internamente con affreschi murali, pavimenti con mattonelle colorate e magazzini per le provviste e la custodia delle botti di vernaccia. Arrivando da sud con la SP9, passato il ponte sopra il canale adduttore Tirso Arborea, percorsi cinquecento metri arriviamo a un rotonda passata la quale si trova alla destra della strada il cartello segnaletico che indica l’ingresso all’interno dell’abitato, passato in quale poco più avanti la strada provinciale assumerà il nome di via Carlo Sanna.

La chiesa di San Giovanni Battista

Zerfaliu-La chiesa di San Giovanni Battista vista dalla strada statale che entra nel paesePassata la rotonda, alla destra della strada si troca il cartello che indica l’ingresso nell’abitato e di fronte, a sinistra, si trova il muretto di cinta oltre il quale si vede l’abside posteriore della chiesa di San Giovanni Battista, alla quale si può accedere costeggiando la fiancata della chiesa ed arrivando al cancello di ingresso. Si tratta di una chiesa il cui impianto romanico originario è del tredicesimo secolo, forse realizzato con materiale del vicinissimo Nuraghe San Giovanni, un Nuraghe monotorre a tholos oggi scomparso, costruito in basalto del quale alcuni blocchi si trovano ancora in zona vicino al parco giochi che si trova subito davanti alla facciata della chiesa. La chiesa è frutto di successivi ampliamenti evidenziati dalle tessiture murarie lasciate a vista, che la hanno ampliata a sinistra ed elevata in altezza. La facciata è stata privata degli intonaci ed è per questo leggibile sulla destra la facciata dell’antica chiesa romanica originaria, costruita con conci regolari di pietre di differente colore, ed anche la porzione aggiunta successivamente che presenta una tessitura muraria completamente differente. Il portale è rimasto nella posizione originaria, mentre il campaniletto a vela in pietra è stato ricostruito al centro della nuova composizione, posto in facciata all’intersezione delle falde. Sono ancora presenti sulla facciata gli alloggi nei quali erano contenuti i bacini ceramici ormai andati perduti.

Zerfaliu: chiesa di San Giovanni Battista: veduta da destra Zerfaliu: chiesa di San Giovanni Battista: facciata Zerfaliu: chiesa di San Giovanni Battista: veduta posteriore

L’interno oggi si presenta ad aula unica con lo spazio scandito da due grandi archi a tutto sesto intonacati. Il pavimento è in cotto, la copertura è in legno a vista. Il presbiterio èsu un gradino, sul lato destro della parete di fondo si nota la piccola abside dell’antica chiesa romanica originaria. La chiesa è stata restaurata tra il 1981 e il 1982, i lavori hanno riguardato i pavimenti, gli intonaci, le murature e le coperture, ed in seguito nel 2004 la chiesa è stata nuovamente restaurata.

Zerfaliu: chiesa di San Giovanni Battista: interno verso il presbiterio Zerfaliu: chiesa di San Giovanni Battista: interno verso il portale di ingressoo

 Nel cortiletto della chiesa di San Giovanni Battista sono ancora leggibili alcune lapidi che testimoniano la presenza del vecchio Cimitero chiuso nel 1930. Il 24 giugno in occasione della Festa di San Giovanni Battista, patrono dei pastori, Festa molto sentita dalla popolazione, si promuove la Sagra della pecora, in collaborazione con i pastori che sono particolarmente devoti a San Giovanni, la quale costituisce un’occasione per degustare in compagnia la pecora bollita ed i Malloreddus.

Il Municipio di Zerfaliu

Zerfaliu: il Municipio di ZerfaliuPassato il cartello senaletico che indica l’ingresso nell’abitato, la strada provinciale si dirige verso il centro del paese. Dopo una cinquantina di metri questa strada incrocia la via Nuova e, passato l’incrocio, prosegue verso il centro con il nome di via Carlo Sanna. Percorsa una sessantina di metri lungo la via Carlo Sanna, prendiamo a sinistra la via IV Novenbre, la seguiamo per un’ottantina di metri poi svoltiamo di nuovo a sinistra e prendiamo la via Roma che si dirige verso nord, la seguiamo per circa centosettanta metri, quando la via Roma termina di fronte ai giardini nei quali si trova l’edificio che ospita il Municipio di Zerfaliu. All’interno del Municipio è presente la sua sede e si trovano tutti gli uffici i grado di fornire i loro servizi agli abitanti del paese.

La chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione

Zerfaliu-La chiesa parrocchiale della Santissima TrasfigurazioneEvitando la deviazione a sinistra nella via Roma, proseguiamo lungo la via IV Novenbre, la seguiamo per una quarantina di metri, fino a che questa stada sbocca sulla via Princioe Umberto. Prendiamo la via Principe Umbero verso sinistra e, dopo una trentina di metri, si apre alla destra della strada, la piazza della Trasfigurazione, sulla quale alla destra, al civico numero 16, si affaccia la chiesa della Santissima Trasfigurazione, chiamata anche di Santu Domini, che è la parrocchiale di Zerfaliu. Un antico arco pisano, dell’undicesimo o del dodicesimo secolo, è situato a fianco alla chiesa, ed è costituito da un arco a sesto acuto sormontato da un campanile a vela. La chiesa che possiamo risale al periodo della dominazione spagnola, al quindicesimo o sedicesimo secolo, eretta sopra un impianto preesistente risalente all’undicesimo secolo del quale è rimasto il campanile a vela sopra l’arco pisano. In origine era formata da un’unica navata, e successivamente è stata ampliata con la realizzazione di quattro cappelle laterali, e di due vani adiacenti al transetto, adibiti rispettivamente a ripostiglio e sagrestia. La facciata è improntata a grande semplicità, è intonacata e pitturata con l’alternanza di due colori, ha un semplice portale e un rosone con motivo floreale. Negli anni Cinquanta del secolo scorso l’Amministrazione Comunale la deciso la costruzione di un nuovo campanile alla destra dell’arco pisano, a breve distanza da esso, in sostituzione dell’antico campanile pisano che era stato definito Una costruzione antiestetica su pilastri di pietra, quasi una costruzione fatta per adattamento e necessità. Il nuovo campanile è stato inaugurato nel 1964, ma ne è stata subito contestata l’edificazione, e quindi nel 1995 i cittadini di Zerfaliu sono stati chiamati ad un referendum per la riChiesta del suo abbattimento, il quale si è però concluso con esito negativo.

Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: facciata Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: l’arco pisano Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: l’arco pisano dal retro Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: il nuovo campanile

All’interno la chiesa è a navata unica con due cappelle per lato più una per ciascun lato del presbiterio. La navata, coperta a botte, è scandita da archi a tutto sesto intonacati, mentre l’arco di trionfo e le arcate che dal presbiterio immettono nelle cappelle laterali sono in conci lapidei a vista. Un profondo arco a sesto acuto in pietra caratterizza la parete di fondo del presbiterio, sollevato di due gradini rispetto al piano di calpestio dell’aula. Le pareti e le volte sono intonacate e chiare, prive di elementi decorativi. Col passare degli anni, la chiesa ha subito diversi lavori come la sostituzione della travatura in legno che copriva la navata con una volta a botte, ed anche la realizzazione di un nuovo altare. Dietro l’altare è visibile una vetrata dedicata a Gesù Trasfigurato, che è anche il patrono del cumune di Zerfaliu.

Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: interno verso il presbiterio Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: interno verso il portale di ingresso Zerfaliu: chiesa parrocchiale della Santissima Trasfigurazione: statua di San Pio nella chiesa parrocchiale

Che cos'è la Santissima Trasfigurazione. In base a quanto scrivono i Vangeli, quaranta giorni prima della crocifissione Gesù sceglie di prendere con sché tre dei suoi discepoli per salire con essi sul Monte Tabor a pregare. Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finchché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno. Secondo questi testi Gesù, dopo essersi appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, cambia aspetto mostrandosi ai tre discepoli con uno straordinario splendore della persona e uno stupefacente candore delle vesti. Infatti, mentre prega, Il suo volto camba d’aspetto e la sua veste diviene candida e sfolgorante. In questo contesto si verifica l’apparizione di Mosè ed Elia, che rappresentano la legge e i Profeti, i quali conversano con Gesù parlando del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio, e si ode una voce proveniente da una nube, che dichiara la figliolanza divina di Gesù.

Zerfaliu-Festa patronale in onore di Gesù Trasfigurato ossia di Santu Domini: processoneA Zerfaliu ogni anno il 6 agosto si celebra la Festa patronale in onore di Gesù Trasfigurato, ossia di Santu Domini, che viene organizzata dal Comitato dei cinquantenni. La sera della vigilia della Festa si recita il rosario e la novena, seguiti dalla messa in suffragio di tutti i defunti ed in particolari di quelli dei componenti del Comitato, e poi si svolge una lunga processione detta S’Arrassignu accompagnata da launeddas e fisarmonica e dal canto in lingua sarda di Coggius in onore di Gesù Trasfigurato. Il giorno della Festa si svolge la processione, poi si tiene la messa Solenne, che viene seguita da un rinfresco per tutta la Comunità offerto dal Comitato. Anche il giorno successivo si tiene una messa di ringraziamento del Comitato seguita dalla processione. Oltre a queste cerimonie, nei tre gironi si svolgono anche numerose manifestazioni civili.

Il Monumento ai Caduti

Zerfaliu: il Monumento ai Caduti di tutte le guerreDalla piazza della Trasfigurazione riprendiamo all’indietro, ossia verso nord est, la via Principe Umberto e la seguiamo per circa duecento metri, fino ad arrivare dopo aver trovato a destra la via dei Giardini ed a sinistra la via Sardegna, a uno slargo al centro del quale si trova il Monumento ai Caduti di tutte le guerre di Zerfaliu. Si tratta di un monumento inaugurato nel 1962 lungo la strada principale del paese. È un monumento di scarso valore artistico ma di grande importanza per gli abitanti del paese, che non presenta particolari fregi, ma il esso su quattro lapidi rinnovate una qundicina di anni addietro figurano semplicemente i nomi dei caduti in guerra, diversi dei quali morti durante il primo conflitto mondiale nelle battaglie condotte dalla Brigata Sassari.

Gli impianti sportivi delle Scuole Elementari

Passato lo slargo nel quale si trova il Monumento ai Caduti, mentre verso sinistra parte la via Francesco Petrarca, noi proseguiamo lungo la via Principe Umberto e, dopo un centinaio di metri, svoltiamo a sinistra nella via Giacomo Leopardi, lungo al quale dopo una trentina di metri, alla destra al civico numero 3, si trova l’ingresso delle Scuole Elementari di Zerfaliu. All’interno di questo complesso scolastico è presente un Campo da pallacanestro, con fondo in erba sintetica, senza tribune per gli spettatori, nel quale è possibile praticare come discipline la pallavolo ed il mini volley.

Zerfaliu: ingresso delle Scuole Elementari Zerfaliu: impianti sportivi delle Scuole Elementari: esterno Zerfaliu: impianti sportivi delle Scuole Elementari: il Campo da pallacanestro

Gli impianti sportivi delle Scuole Medie

Passata la deviazione nella via Giacomo Leopardi, proseguiamo lungo la via Principe Umberto verso nord est e, dopo centotrenta metri, svoltiamo a sinistra nella via San Francesco lungo la quale, dopo un’ottantina di metri, alla destra della strada al civico numero 7, si trova l’ingresso delle Scuole Medie di Zerfaliu. All’interno di questo complesso scolastico è presente una Palestra coperta, senza tribune per gli spettatori, nella quale è possibile praticare cone discipline la pallacanestro, la pallavolo, e la ginnastica.

Zerfaliu: ingresso delle Scuole Medie Zerfaliu: impianti sportivi delle Scuole Medie: esterno della palestra Zerfaliu: impianti sportivi delle Scuole Medie: interno della palestra

La piazza San Pio

La via San Francesco, in centosessanta metri da dove la abbiamo imboccata, sbocca sul viale della repubblica, che è la strada che delimita a settentrione tutto l’abitato di Zerfaliu. Preso il viale della repubblica verso sinistra, ossia in direzione ovest, la seguiamo per duecentottanta metri, fino a che sbocca su una traversale. Qui, ad angolo a sinistra, si sviluppa la Piazza San Pio, una piazza sopraelevata ed alberata con gradini di accesso, al centro della quale è presente un’importante statua di San Pio, il Snato che era noto un tempo come Padre Pio da Pietralcina.

Zerfaliu-Veduta della piazza San Pio Zerfaliu-La statua al centro della piazza San Pio

Zerfaliu-Festa di San Pio: la messa solenna nella piazza San PioA Zerfaliu ogni anno, il 23 settembre, si celebra la Festa di San Pio, chhe viene organizzata dal Comitato dei quarantenni, per la quale la messa viene celebrata dal parroco del paese nella piazza dedicata appunto a San Pio. I festeggiamenti religiosi iniziano il 13 settembre con le novene, poi la sera della vigilia nella piazza San Pio viene officiata la messa in onore del Santo. Il 23, giorno della festa, la messa solenne viene preceduta dalla processione che porta nelle strade del paese il simulacro del Santo conservato nella chiesa parrocchiale. I festeggiamenti civili sono concentrati anch’essi sul palco allestito in piazza San Pio. La Festa di San Pio può essere una buona occasione per ribadire la necessità di riservare maggiore rispetto alla piazza, che ospita l’effigie del Santo, troppo spesso teatro di atti vandalici e di inciviltà.

Visita dei dintorni di Zerfaliu

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Zerfaliu, sono stati portati alla luce i resti della Tomba di giganti Serra Ebbruzzu; dei Nuraghi semplici Cungiau ’e Nurachi, Ganopera, Jana, Is Corrias, San Giovanni, su Barroccu ’e Is Pedras; dei Nuraghi complessi Cagotti, e de Mesu che è il maggiore e meglio conservato del paese.

Il Cimitero Comunale

Zerfaliu: ingesso del Cimitero Comunale di ZerfaliuDal centro di Zerfaliu prendiamo la via Principe Umberto che si dirige verso sud ovest. Dopo che a destra incrocia il viale della repubblica, usciamo dall’abitato con la SP9 in direzione di Solarussa, la seguiamo per trecento metri ed arriviamo, subito dopo il ponte sul canale defluitore e prima del cartello segnaletico che incica l’uscita dall’abitato, nel punto dove si svolta a sinistra nella via del Cimitero. La via del Cimitero ci porta, in centoventi metri, al muro di cinta ed all’ingresso del Cimitero Comunale di Zerfaliu, edificato nel 1930, quando ha sostituito l’antico Cimitero che era situato nel cortiletto della chiesa di San Giovanni Battista, che è situato a circa quattrocento metri di distanza.

Gli impianti sportivi di Zerfaliu

Passata la deviazione nella via del Cimitero, proseguiamo con la SP9 in direzione di Solarussa. La seguiamo per altri duecentosettanta metri ed arriviamo nel punto dove si svolta a sinistra nella prossima traversa, la seguiamo per un centinaio di metri e vediamo, alla sinistra della strada, il cancello di ingresso agli impianti sportivi di Zerfaliu. All’interno di questi impianti, si trova il Campo da Calcio Comunale, con fondo in terra battuta, dotato di tribune in grado di ospitare 300 spettatori.

Zerfaliu: impianti sportivi di Zerfaliu: ingresso Zerfaliu: impianti sportivi di Zerfaliu: il Campo da Calcio Zerfaliu: impianti sportivi di Zerfaliu: il Campo da Tennis Zerfaliu: impianti sportivi di Zerfaliu: il Campo Sportivo polivalente

Oltre al Campo da Calcio, in questo complesso sportivo sono presenti un Campo da Tennis, non dotato di tribune; ed un Campo Sportivo polivalente, anch’esso non dotato di tribune, nel quale è possibile particare come discipline il calcio, il calcetto ossia calcio a cinque, e la pallavolo.

I resti del Nuraghe complesso Cagotti

Zerfaliu-resti del Nuraghe complesso CagottiDal centro di Zerfaliu prendiamo verso nord est la via Pricipe Umberto fino a dove questa strada incrocia il viale della repubblica e raggiungiamo un bivio, dove parte a destra la prosecuzione del viale della repubblica che esce dall’abitato come SP9 in direzione del lago di Ollastra, mentre prendiamo a sinistra la prosecuzione della via Pricipe Umberto, che si dirige verso Villanova Truschedu. Seguiamo questa strada che si dirige verso nord est per un chilometro e settecento metri, poi svoltiamo a destra in una sterrata, la seguiamo per circa quattrocento metri e vediamo, alla destra della strada, i resti del Nuraghe complesso Cagotti. Si tratta di un Nuraghe complesso edificato in materiale indeterminato a 41 metri di altezza sul livello del mare. Il suo stato di conservazione è pessimo, essendo quasi del tutto distrutto, tuttavia l’estensione delle macerie lascia intendere un complesso di considerevoli dimensioni. Non si può d’altra parte trascurare che la lunghissima recinzione del terreno seminativo all’interno del quale si trova è interamente realizzata con le pietre del Nuraghe stesso. Il Nuraghe è costituito da un mastio e dai resti di una o due torrette davanti all’ingresso. Dalla sommità di questo Nuraghe viene offerta una panoramica speciale sul lago di Ollastra e su tutto il circondario. Vicino al Nuraghe, sono presenti tracce di un insediamento abitativo.

I resti del Nuraghe semplice Jana

Zerfaliu-resti del Nuraghe semplice JanaDal centro di Zerfaliu, passato lo slargo nel quale si trova il Monumento ai Caduti, prendiamo verso sinistra parte la via Francesco Petrarca, e la seguiamo fino all’incrocio con il viale della repubblica, passato il quale la strada esce dall’abitato verso nord est con il nome di SP9. La seguiamo per circa ottocento metri, fino ad arrivare a un bivio dove svoltiamo leggermente a destra in una strada che seguiamo per circa due chilometri e settecento metri, fino a vedere alla destra della strada la pineta Comunale, che è recintata. Proprio di fornte, alla sinistra della strada, si vedono nella campagna i resti del Nuraghe semplice Jana, il cui nome rimanda alle fate della tradizione sarda. Il Nuraghe è stato edificato in materiale indeterminato a 58 metri di altezza sul livello del mare, ed ha l’ingresso sul lato sud est della torre. Il Nuraghe Jana si trova in stato di conservazione pessimo, essendo quasi del tutto distrutto ed, oltre ad essere crollato internamente, è stato in passato adibito a ricovero di pastori, cosicché gran parte delle sue pietre sono state disposte a raggiera a costituire un muretto di confine.

I resti del Nuraghe complesso de Mesu

Zerfaliu-resti del Nuraghe complesso de MesuPassata la pineta Comunale, procediamo in direzione nord est per circa seicento metri, dopo di che proseguiamo dritto per altri due chilometri ed ottocento metri, e si vedono alla destra della strada i resti del Nuraghe complesso de Mesu, il più maestoso ed il meglio conservato tra i numerosi Nuraghi disseminati nel terriorio. Si tratta di un Nuraghe complesso in parte diroccato, posto al centro, ossia nel Mesu, di un’ampia vallata a ridosso dell’altopiano dell’Alto Oristanese. Edificato in materiale indeterminato a 43 metri di altezza sul livello del mare, è costituito da una torre principale e da due piccole torri minori, aggiunte con tutta probabilità in seguito, lungo l’asse sud dell’entrata del Nuraghe. La torre principale presenta un’altezza di circa cinque metri dal pietrame di crollo. Zerfaliu-Ricostruzione ipotetica del Nuraghe complesso de MesuRispetto alla base originaria, l’altezza è di circa dieci metri, mentre originariamente il Nuraghe doveva elevarsi per quindici metri. Dalla sommità si possono scorgere le nicchie interne e l’entrata originaria, posizionata a sud, attualmente ostruita, la quale dopo la costruzione delle torri accessorie ha assunto la funzione di collegamento con la più vicina di esse. Le torri secondarie versano però in peggiori condizioni, specie sul lato ovest. Sono ancora visibili dall’alto i varchi di collegamento tra le torri. Intorno al Nuraghe sono presenti tracce di un insediamento abitativo, e all’esterno del Nuraghe si può intuire la forma delle capanne del villaggio nuragico. Attorno al suo recinto è notevole la presenza di un pozzo nuragico, una fonte nuragica presente a una trentina di metri di distanza. Parzialmente nascosta dalla macchia mediterranea, la fonte è profonda circa due metri.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, da Zerfaliu ci recheremo a Solarussa che visiteremo con il suo centro dove si trova la chiesa romanica di San Gregorio e con i suoi dintorni nei quali si trova l’area archeologica di Pidighi.


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