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Loculi borgo agropastorale nei cui dintorni si trova lo scheggione di roccia denominato Sa Pedra longa


In questa tappa del nostro viaggio entriamo nella Baronia Meridionale, dove ci recheremo a visitare il borgo agropastorale di Loculi che vedremo con il suo centro ed i suoi dintorni.

La regione storica delle Baronie

La regione storica delle BaronieLe regioni storiche denominale Baronie (nome in lingua sarda Sa Baronìa) hanno costituito, durante il Medioevo, la parte meridionale del Giudicato di Gallura. L’origine delle Baronie risale a quando gli Aragonesi introducono in Sardegna il sistema feudale, che dura fino al 1846, anno di abolizione del feudalesimo. Alfonso V d’Aragona, dopo aver sconfitto la resistenza dei Giudicati, il 25 giugno 1431 investe Nicolò Carroz, discendente della casa d’Arborea già signore di Mandas e Terranova, del titolo di barone di Posada e Castellano e Signore di Torpè, Lodè e Siniscola, e viene costituita la cosiddetta Baronia Settentrionale o Baronia di Posada. I comuni che fanno parte della Baronia settentrionale sono, quindi, Budoni, Siniscola, Torpè, Lodè. Successivamente, nel 1448, il barone don Salvatore Guiso acquista per 6.700 ducati il feudo che comprende i villaggi di Galtellì, Orosei, Loculi, Onifai, Irgoli, Lula e Dorgali, dando origine a quella che viene chiamata la Baronia Meridionale o Baronia di Galtellì e Orosei. I comuni che fanno parte della Baronia meridionale sono, quindi, Galtellì, Irgoli, Loculi, Onifai, Orosei, Posada. Da allora queste zone della Sardegna, disposte tra la Barbagia e la Gallura, vengono chiamate Baronie, con le eccezioni di Lula e Dorgali, che hanno esercitato una forte opposizione, anche con il banditismo, pur di conservare le loro caratteristiche barbaricine. Oggi alcuni considerano in questa ragione anche Lula, che però noi preferiamo attribuire alla Barbagia di Nuoro, e San Teodoro, che però preferiamo attribuire alla Gallura.

In viaggio verso Loculi

Nell’ultima tappa, da Lula abbiamo preso la SP38 per raggiungere il Santuario di San Francesco. Sempre sulla SP38, a circa 15 chilometri da Lula, poco dopo aver incrociato la SS131 di Carlo Felice Diramazione centrale Nuorese e la quasi parallela SP45, prendiamo a sinistra la SP25 che ci porta nella regione storica della Sardegna denominata Baronia Meridionale, che si sviluppa quasi interamente nella parte nord orientale della Provincia di Nuoro. La SP18 che ci porta nella regione storica della Sardegna denominata Baronie, che si sviluppa quasi interamente nella parte nord orientale della Provincia di Nuoro, percorsa per poco più di undici chilometri, ci porta al borgo agropastorale di Loculi. Dal Municipio di Lula a quello di Loculi abbiamo percorso 26.9 chilometri.

Il comune agropastorale chiamato Loculi

Loculi-Entrata nel paeseLoculi-Stemma del comuneIl comune chiamato Loculi il cui nome si pronuncia Lòculi (nome in lingua sarda Lòcula, altezza metri 27 sul livello del mare, abitanti 507 al 31 dicembre 2021), è un borgo agropastorale situato nella parte centro orientale della Provincia di Nuoro, posto in una zona collinosa della Baronia, nella piana del fiume Cedrino, sulla sponda sinistra del fiume. L’abitato è attraversato dalla SP25. Il suo territorio, che in primavera è imbiancato dalla bella e rigogliosa fioritura del cisto marino, presenta un profilo con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 7 a un massimo di 656 metri sul livello del mare.

Origine del nome

Il nome del paese è attestato per la prima volta in un documento del 1342 nella forma Loculo, e, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dal termine latino Loculus, ad indicare un piccolo luogo, ossia un piccolo villaggio. Secondo un’altra intepretazione, il nome si ritiene derivi dal latino Locus, cioè bosco sacro, ad indicare la bellezza della natura circostante.

La sua economia

La sua economia è basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti, viti e altri alberi da frutta, e quello zootecnico con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria assume scarse dimensioni, ed anche il terziario non assume dimensioni rilevanti. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Sebbene non rappresenti una meta di particolare richiamo turistico, offre a quanti vi si rechino di effettuare delle piacevoli escursioni e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale.

Brevi cenni storici

Il suo territorio è abitato fino dalla preistoria, come è testimoniato dai numerosi resti di questa età rinvenuti. Abitato anche in età punica, dato che nel 1959 è stato rinvenuto, interrato sotto una via del paese, un vasetto contenete braccialetti di bronzo e argento, monete ed altri monili sardo punici, oggi conservati al Museo Archeologico di Nuoro. In epoca medievale appartiene al Giudicato di Gallura, aggregata alla curatoria di Galtellì. In periodo aragonese, nel 1448 passa sotto la giurisdizione della Baronia di Orosei, della quale segue le vicende storiche. Del comune di Loculi nel 1927, dopo la creazione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia, da quella di Sassari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. Il comune di Loculi, nello stesso 1927, viene aggregato a un nuovo comune denominato Irgoli di Galtellì, dal quale nel 1946 viene nuovamente separato.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Loculi

Loculi-Gruppo Folk Sa DefessaA Loculi è attivo il Gruppo Folk Sa Defessa, che si esibisce in diverse occasioni sia nel paese che in altre occasioni. A Loculi non si svolgono molte feste religiose, ad eccezione della Festa di Sant’Antonio, per la quale la sera del 16 gennaio si accendono i tradizionali falò in diverse piazze del paese: la Festa del Patrono San Pietro che si celebra il 18 gennaio e per la quale è consuetudine che venga offerto il pranzo a tutti i presenti e la Festa in onore della Madonna della Difesa, l’ultima domenica di agosto, che è una Festa religiosa tradizionale con spettacoli folcloristici.

Visita del centro di Loculi

L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, è circondato da gradevoli colline digradanti verso la piana del fiume Cedrino, e si trova in una bella posizione panoramica sul golfo di Orosei. Le case dell’abitato ospitano sulle loro facciate numerosi murali.

Loculi-Murales sulle pareti delle abitazioni di Loculi Loculi-Murales sulle pareti delle abitazioni di Loculi Loculi-Murales sulle pareti delle abitazioni di Loculi Loculi-Murales sulle pareti delle abitazioni di Loculi

Il Municipio di Loculi

Loculi-Municipio di LoculiEntriamo a Loculi da ovest con la SP25, che entra nell’abitato con il nome di via Carmine Angioy. Percorsi circa seicento metri dal cartello segnaletico che indica l’abitato sulla SP25, prendiamo sulla sinistra la via Dante Alighieri, dopo una cinquantina di metri prendiamo a sinistra e, dopo un’altra cinquantina di metri, a destra la via Benedetto Cairoli. Sulla sinistra, al civico numero 12 della via Benedetto Cairoli, vediamo l’edificio nel quale si trovano la sede e gli uffici del Municipio di Loculi.

La Casa Museo Comunale Sa Domo de Sas Artes e de Sos Mestieris

Loculi-Museo Sa Domo de Sas Artes e de Sos MestierisProseguendo per una sessantina di metri, prendiamo la prima a sinistra, che è la via Vittorio Emanuele, e la seguiamo fino all’incrocio con la via Pietro Maroncelli, dove, al civico numero 5, si trova l’edificio che ospita la Casa Museo. L’edificio, ubicato nel centro storico, recentemente acquistato e restaurato dal comune di Loculi, adibito a Sa Domo de Sas Artes e de Sos Mestieris rappresenta una sintesi importante del patrimonio architettonico e costruttivo, espressione della cultura agropastorale tipica locale.

Il Campo da Calcio di Loculi

Proseguiamo lungo la via Benedetto Cairoli per circa centoventi metri, poi questa strada sbocca sulla via San Pietro, la prendiamo verso sinistra, e, dopo una cinquantina di metri, prendiamo a destra la via Padre Giorgio Asproni. La seguiamo per circa trecentocinquanta metri, e vediamo sulla sinistra della strada il Campo da Calcio di Loculi.

La chiesa di Santu Pretu che è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo

Seguendo la via Benedetto Cairoli, quando questa termina fa una leggera curva a destra e diventa la via San Pietro, che prendiamo verso destra e, dopo una ventina di metri, troviamo sulla sinistra la grande piazza San Pietro, dove si trova la piccola chiesa di Santu Pretu ossia di San Pietro Apostolo che è la chiesa parrocchiale di Loculi.

Loculi: chiesa di Santu Pretu che è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo Loculi: chiesa di Santu Pretu che è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo: interno

La Festa di San Pietro, che è la Festa patronale di Loculi, si celebra il 18 gennaio, e, dopo le cerimonie religiose, è consuetudine che venga offerto il pranzo a tutti i presenti.

La chiesa campestre intitolata a Nostra Signora de Sa Defensa ossia a Nostra Signora della Difesa

Loculi: chiesa campestre intitolata a Nostra Signora de Sa Defensa ossia a Nostra Signora della DifesaProseguiamo lungo la via San Pietro, che uscirà dall’abitato con il nome di SP25. Percorsi circa cento metri, seguendo le indicazioni prendiamo una trasversale dulla destra che ci porta alla chiesa campestre intitolata a Nostra Signora de Sa Defensa ossia Nostra Signora della Difesa. La chiesa è situata su una collinetta una volta in aperta campagna, che si trova oggi ormai alla periferia del paese. La Festa in onore della Madonna della Difesa si celebra l’ultima domenica di agosto, ed è una Festa religiosa tradizionale seguita da spettacoli folcloristici.

Il Cimitero ed il parco Comunale di Loculi

Loculi: ingresso del Cimitero di LoculiPercorsa un’altra cinquantina di metri sulla via San Pietro, che è diventata la SP25 ed esce verso est dall’abitato, troviamo alla sinistra della strada l’ingresso del Cimitero di Loculi.

Proprio di fronte al Cimitero, alla destra della strada, si sviluppa l’ampio Parco Comunale del comune di Loculi, che è al momento in fase di revisione e di assestamento.

Il grande serbatoio idrico di Loculi

Proseguendo lungo la SP25, sempre verso est in direzione di Irgoli, percorsi circa un centinaio di metri, sulla destra si trova una strada che, in salita, ci porta al grande serbatoio idrico di Loculi, un serbatoio a torre che costituisce un’ampia riserva di acqua per la cittadinanza.

Loculi-grande serbatoio idrico di Loculi Loculi-grande serbatoio idrico di Loculi

Visita dei dintorni di Loculi

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Loculi, sono stati portati alla luce i resti della Tomba di giganti S’Ena Tunda; del Protonuraghe Crastu Ruju; del Nuraghe Caraucu, di tipologia indefinita; mentre non resta più nulla del Nuraghe Matta ’e Sole, che era visibile fino ad alcuni ann fa, ma è stato completamente distrutto. A sud ovest dell’abitato si trovano i resti della chiesa di Santa Maria di lopè, che un tempo faceva parte della curia vescovile di Galtellì.

Fino ad aluni anni fa erano visibili i resti del Nuraghe Matta ’e Sole

Usciamo da Loculi verso nord ovest lungo la via San Pietro, che seguiamo fuori dall’abitato e, dopo circa tre chilometri, ci porta all’Agriturismo Matta ’e Sole. Questo agriturismo prende il nome dai resti del Nuraghe Matta ’e Sole ossia il ventre del sole, che erano visibili alcuni anni fa non molto distanti, situato in una piccola valle, dalla quale si può ammirare lo scheggione di roccia granitica denominato Sa Preda longa.

Lo scheggione di roccia granitica denominato Sa Pedra longa

Loculi: lo scheggione di roccia denominato Sa Pedra longaProseguendo verso nord per due chilometri e mezzo, si arriva in un punto dal quale è possibile farsi accompagnare ancora più a nord, in un’escursione in una piccola valle, dove possiamo vedere dal basso lo scheggione di roccia granitica denominato Sa Pedra longa. Di particolare bellezza, questo scheggione di roccia è meta di numerosi appassionati di geologia. Per raggiungerlo, si attraversa una bella foresta, nella quale la vegetazione dell’area è costituita da formazioni a macchia e macchia foresta degradata, costituita prevalentemente da olivastro, lentisco e cisto.

La Rassegna regionale di Caccia al Cinghiale

Nella valle che porta allo scheggione, da qualche anno nel mese di maggio si tiene la Rassegna regionale di Caccia al Cinghiale. È una battuta di caccia con giudici internazionali, della durata di tre giorni. Nelle giornate che precedono la battuta gli appassionati iscritti alla competizione provano i cani da muta liberi, guidati da esperti di caccia al cinghiale, lungo i sentieri di campagna sulle tracce degli animali. Il giorno della gara i cani si muovono in muta e i partecipanti vengono, infine, premiati dai giudici internazionali.

I resti della Tomba di giganti di S’Ena Tunda

Deviando in direzione est, a circa quattro chilometri di distanza si possono vedere i resti della Tomba di giganti di S’Ena Tunda. Si tratta di una struttura funeraria di epoca preistorica, del tipo Dolmenico, costruita in granito. Il monumento è discretamente conservato e mostra ancora le diverse parti in cui era articolato, ossia il corridoio, l’abside e l’esedra.

La prossima pagina

Nella prossima tappa del nostro viaggio, raggiungeremo il paese chiamato Irgoli e la visiteremo con le sue molte Chiese e con i siti archeologici che si trovano nei suoi dintorni tra i quali la famosa Sa Conca ’e Mortu.


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