La costiera del golfo di Arzachena da Baja Sardinia a Cannigione, e proseguendo verso Palau
In questa tappa del nostro viaggio, proseguiremo la visita della costiera di Arzachena recandoci a visitare il Golfo di Arzachena da Baja Sardinia fino al fondo del golfo e poi risalendo a Cannigione, da dove ci recheremo verso Palau. La regione storica della GalluraLa regione storica della Gallura (nome in gallurese Gaddùra, in lingua sarda Caddùra) occupa l’estremità nord orientale dell’Isola, delimitata a sud dal massiccio granitico del Monte limbara, a sud ovest dal corso inferiore del fiume Coghinas, a sud est dal monte Nieddu nei comuni di San Teodoro e Budoni. È stata, nell’alto periodo medioevale, uno dei quattro giudicali sardi. Principale risorsa economica di questa regione è il turismo, sviluppatosi a seguito della realizzazione del famoso insediamento turistico dell’area del Consorzio Costa Smeralda, oltre all’industria del sughero e del granito, nelle quali ha raggiunto primati a livello internazionale. I comuni che ne fanno parte sono Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Golfo Aranci, la Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Olbia, Palau, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba. In Gallura si parla il Gallurese, che è di ceppo toscano ed ha forti analogie con il còrso, è infatti molto simile al dialetto parlato nel distrello di Sarlene nel sud della Corsica, ma conserva alcuni influssi derivanti dal logudorese, che era parlato nel territorio antecedentemente, durante il periodo giudicale. Uscendo dall’area del Consorzio Costa Smeralda ci recheremo verso Baja SardiniaSulla SP59, superato l’abitato di Liscia di Vacca, percorsi un chilometro e quattrocento metri, abbiamo trovato il Masso di granito con il simbolo del Consorzio dell’area del Consorzio Costa Smeralda che ci ha indicato l’uscita dall’area del Consorzio Costa Smeralda, o l’entrata in essa se si viene da ovest, superato il quale proseguiremo verso la costiera del Golfo di Arzachena. La frazione Poltu Quatu con il suo Porto TuristicoPassata sulla SP59 la deviazione per la località Pitrizza, percorsi seicento metri dal masso di granito con il simbolo del Consorzio dell’area del Consorzio Costa Smeralda, arriviamo a trovare sulla destra della strada uno slargo con il simbolo di Poltu Quatu, dove prendiamo una strada che costeggia la provinciale e che, in quattrocento metri, ci porta nell’insenatura nella quale è presente la frazione Poltu Quatu (altezza metri 40, distanza 16.3 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 12), ossia porto nascosto, separato da Pitrizza del promontorio che termina con Punta Barrotti. Era un fiordo molto bello e sconosciuto, cui oggi è difficile accedere perché interamente occupato da grandi complessi turistici che ne hanno modificato del tutto l’aspetto. Anche Poltu Quatu è una graziosa frazione del comune di Arzachena, nata alla fine degli anni ’80 delsecolo scorso, che si estendesu una baia molto caratteristica, ma nascosta dallo sguardo a causa di una vegetazione molto fitta che costeggia la strada litoranea. La sua popolazione residente è praticamente inesistente ma, durante il periodo estivo, diventa un centro molto attivo, soprattutto prima di cominciare il giro delle discoteche della zona. A Poltu Quatu, ci potevamo recare ad assistere a spettacoli vari, erano famose le serate allo Smaila’s, l’ormai storico locale dove per venti anni Umberto Smaila ha intrattenuto i sui ospiti cantando e suonando, spesso chiamandoli sul palco e coinvolgendoli in prima persona durante i suoi spettacoli, che è ormai chiuso. Ma il risultato è che ci troviamo come a Milano, non è più Sardegna. Nel fiordo naturale, ben protetto dai venti, è stato recentemente realizzato il Porto Turistico molto frequentato in alta stagione, che conta cinquecento posti barca con i servizi in banchina. Infatti il porto si è ottenuto cementificando uno stupendo fiordo naturale. Ci rechiamo verso Baja SardiniaLa frazione Poltu Quatu è separata da Baja Sardinia da un promontorio che si sviluppa nel mare e termina con La punta Battistoni. Dalla deviazione che ci ha portati a Poltu Quatu, riprendiamo la SP59 che, dopo due chilometri, sbocca su una rotonda dalla quale parte una trasversale. Qui la SP59 prosegue verso sinistra, mentre, se prendiamo a destra la via Cala Battistone, entriamo, dopo quasi settecento metri, nell’importante insediamento turistico di Baja Sardinia. La frazione Baja Sardinia con la spiaggia di Cala BattistoneDalla SP59 prendiamo a destra la via Cala Battistone, che, dopo quattrocento metri, ci porta a una traversa sulla destra che conduce nella piazza dei Pini. Proseguendo lungo via Cala Battistone, entriamo nella frazione Baja Sardinia (gallurese Cala Battistòni, altezza metri 5, distanza 14.8 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 150), una frazione Arzachena che ospita un grande e famoso insediamento turistico situato in un’ampia Baia di spiaggia rosata, nell’estrema punta nord della penisola dell’area del Consorzio Costa Smeralda, a ovest di Porto Cervo, ma che non è inclusa nell’area del Consorzio Costa Smeralda. Origine del nomeIl nome della frazione turistica deriva dalla presenza dell’abitato all’interno della Cala Battistone, che è una splendida Baia nel nord della Sardegna. Brevi cenni storiciNel 1961 il bolognese Domenico Gentili, il più anziano dei fratelli titolari della Panigal, quella del sapone Sole, si è innamorato di questa terra ed ha acquistato novanta ettari nell’area di Cala Battistone, che poco dopo divenne Baja Sardinia. Già nel 1962 viene inaugurato il primo ristorante, il Pappagallo. Da Brescia, in attesa di costruire le prime ville, arrivano le prime baracche di legno trasformate in camere d’albergo. Così è nata Baja Sardinia, in un angolo della Gallura nel nord est della Sardegna, praticamente di fronte all’isola Caprera. Negli anni a seguire molti bolognesi si fanno costruire ville con viste davvero uniche sul mare. Visita del centro dell’insediamento turisticoBaja Sardinia è una delle località più rinomate dell’area del Consorzio Costa Smeralda, è disposta a ventaglio in un’ampia baia, con una spiaggia dalle acque cristalline e dalla sabbia finissima, di fronte l’arcipelago di la Maddalena e a circa quattro chilometri ad ovest di Porto Cervo. La sua architettura si ispira a quella della vicina Porto Cervo, l’insediamento turistico ha un’estensione inferiore, e non possiede il porto. Da dove abbiamo presa la via Cala Battistone, percorsi cinquecentocinquanta metri arriviamo all’interno del centro dell’abitato. Le principali piazzette del centro dell’abitatoPercorso un centinaio di metri lungo la via Cala Battistone in direzione del mare, prendiamo verso sinistra la via I Cedri, che ci porta nella Piazzetta della Fontana che è la piazzetta centrale di Baja Sardinia, e, percorsi altri cento metri, troviamo sulla sinistra un’altra strada lastricata in color mattone, che ci porta in Piazzetta Due Vele detta anche Piazza Ventaglio, che si affaccia sulla spiaggia libera di Baja Sardinia. La piazzetta della Fontana e la piazzetta Due Vele sono le due piazze principali di Baja Sardinia. Al centro della piazzetta Due Vele si trova l’assai noto ristorante e Cocktail Bar Barracuda. A Baja Sardinia sono anche presenti diversi locali alla moda, e, nelle vicinanze, sono presenti numerosi locali notturni. Nella piazzetta Due Vele si trova il ristorante Somu premiato con la stella della guida Michelin e al quale il Gambero Rosso ha assegnato le Due ForchetteArrivando nella piazzetta Due Vele, affacciata sulla spiaggia libera di Baja Sardinia, al suo estremo sinistro si trova il CB lounge, Pub and Bar, con l’importante ristorante Somu, uno dei sei ristoranti sardi premiati dalla Guida Michelin con una stella e al quale il Gambero Rosso ha assegnato le Due Forchette. Nella piazzetta Due Vele detta anche piazza Ventaglio, affacciata sulla spiaggia libera di Baja Sardinia, si trova l’importante ristorante Somu, un locale che viene premiato dalla Guida Michelin con una stella, ad indicare una cucina di grande qualità, che merita la tappa, e al quale il Gambero Rosso ha assegnato le Due Forchette. Lo chef è Salvatore Camedda, originario di Cabras, terra alla quale è profondamente legato, che, reduce delle sue esperienze presso alcune tavole stellate e spinto da una grande passione, decide di aprire il suo ristorante, nel quale mostra il suo grande talento nel coniugare prodotti sardi di ottima qualità con aromi e sapori da lui scoperti in giro per il mondo. Ogni suo piatto elogia infatti gli squisiti prodotti della regione, dal casizolu al fiore sardo, dalla bottarga di Cabras alle erbe spontanee dell’area del Consorzio Costa Smeralda. Il tutto in chiave contemporanea, con accostamenti inusuali per il grande pubblico, ma anche per palati più gourmet. La posizione del locale è invidiabile, con la vista sulla baia e sulla spiaggia! |
La chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da PadovaPassata la deviazione nella via I Cedri, proseguiamo lungo la via Cala Battistone in direzione del mare, e subito più avanti, alla sinistra della strada, vediamo la chiesa di Sant’Antonio da Padova che è la chiesa parrocchiale di Baja Sardinia. Edificata nel 1986 interamente in granito anche nella copertura, è contraddistinta da due rosoni, uno sulla facciata, l’altro all’interno sul lato sinistro. Al lato dell’edificio S’innalza un grazioso campanile, rigorosamente in granito, con campane di bronzo. La Festa in onore di Sant’Antonio da Padova, come da calendario liturgico, si celebra il 13 giugno. La spiaggia di Cala Battistone nota come spiaggia di Baja SardiniaSeguendo fino alla costa la via Cala Battistone, questa curva a destra e costeggia la bella distesa sabbiosa chiamata spiaggia di Cala Battistone, nota anche come di spiaggia di Baja Sardinia, che si sviluppa proprio di fronte all’abitato. La bella distesa sabbiosa chiamata spiaggia di Cala Battistone nota anche come di spiaggia di Baja Sardinia con i suoi scogli accarezzati da un mare trasparente sul qual si riflettono i raggi del sole, è immersa in una natura solitaria e selvaggia. Si tratta di una spiaggia di medie dimensioni, con un arenile di sabbia bianca e fine, affacciato su un mare verde azzurro, poco profondo. Il basso fondale coperto di sottile sabbia è perfetto per i più piccoli e per gli amanti di bagni rilassanti e rigeneranti. intorno alla spiaggia, molto affollata in alta stagione, e negli immediati dintorni, si trovano bar, alberghi, ristoranti, negozi e servizi vari. |
Sul promontorio che chiude ad oriente la spiaggia si trova l’Hotel la BisacciaProseguendo lungo la via Cala Battistone che ci ha portati alla spiaggia di Baja Sardinia, seguiamo la costa dirigendoci verso destra, ossia in direzione est, e raggiungiamo la sommità del promontorio, sul quale si trova l’Hotel la Bisaccia. In una zona tranquilla, circondata da prati che declinano verso il mare, l’Hotel La Bisaccia è una struttura ideale per una vacanza all’insegna del riposo, ed ospita camere ampie e luminose. Gode di una splendida posizione con una spiaggia privata nelle vicinanze, ed è situato in un’area di 50 ettari. L’incredibile bellezza naturale e la posizione unica concorrono a esprimere sensazioni di piacevolezza e totale Libertà. recentemente è stata creata anche una nuova ala per che auspica avere una maggiore privacy. Nelle raffinate sale del ristorante, la vista sull’arcipelago ed i sapori della cucina sarda. |
L’Hotel Mon reposPercorrendo la via Cala Battistone da dove la avevamo imboccata e dirigendoci verso il mare, centocinquanta metri prima della deviazione nella via I Cedri, c'è un’altra deviazione, sempre a sinistra, che ci fa prendere la via Tre Monti. Imboccata questa strada, che porta sulla costa più ad ovest rispetto alla Cala Battistone, in trecentocinquanta metri arriviamo a vedere, alla destra della strada, l’Hotel Mon repos. Nel centro di Baja Sardinia, nella zona pedonale a due passi dalla piazzetta ed a pochissimi metri dalla bellissima spiaggia, placidamente arroccato in una dolce collinetta da cui si può ammirare un paesaggio mozzafiato, sorge l’Hotel Mon repos. Costruito in stile mediterraneo, l’Hotel è circondato da uno splendido e curatissimo giardino, coniuga l’architettura tradizionale più classica con i comfort più moderni, ed offre tutti i servizi di alto livello. Caratterizzato da una conduzione familiare attenta, offre luminosi spazi e camere confortevoli nella loro semplicità. |
Ad ovest della Cala Battistone si trova la spiaggia SmeraldaLa spiaggia di Cala Battistone è chiusa a sinistra da un promontorio che si spinge nel mare, sul quale arriva con la via Tre Monti, che porta a un punto panoramico dal quale è possibile vedere alla destra tutta la spiaggia di Cala Battistone, passato il quale si trova, sulla sinistra, il Grand Hotel Smeraldo Beach con la sua piccola spiaggia. Per raggiungerlo, presa dalla SP59 a destra la via Cala Battistone, la si percorre per meno di trecento metri, e poi prendendo sulla sinistra la via Tre Monti, che, in cinquecento metri, ci porta all’Hotel, dal quale è possibile raggiungere la spiaggia Smeralda. L’Hotel si affaccia sul mare sulla piccola spiaggia Smeralda che è la spiaggia privata del Grand Hotel Smeraldo Beach. Si tratta di un minuscolo ed ameno fazzoletto di sabbia sottile, attrezzato con sdraio, ombrelloni e teli mare, affacciato su uno splendido mare cristallino. La spiaggetta è situata subito sotto l’Hotel, che è costruito su più livelli, che degradano dolcemente verso la spiaggia ed il mare. |
Il Capo Tre Monti con il Forte CappelliniLa piccola baia nella quale si trova la spiaggetta che abbiamo appena descritta è chiusa da un promontorio che termina in mare con il Capo Tre Monti, che chiude a sinistra la frazione Baja Sardinia. Per arrivarci, si prosegue lungo la via Tre Monti verso ovest per settecento metri, e poi prendendo la deviazione sulla destra in via Forte Cappellini, che in meno di quattrocento metri ci porta vicini alla cima del promontorio. Sulla cima del promontorio, subito prima del capo, si trova il Forte Cappellini costruito dall’esercito piemontese alla fine del 1700 ed utilizzato durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. È inserito perfettamente nello splendido scenario costiero e ne rispetta le caratteristiche tanto da mimetizzarsi benissimo con le rocce circostanti. In localtà Forte Cappellini si trova il Phi Beach con il Phi restaurant consigliato dalla Guida MichelinProprio ai piedi della fortezza si può incontrare il noto locale chiamato Phi Beach, che Luciano Guidi ha aperto nell’estate 2005 divenendo in poco tempo uno dei luoghi più frequentati della costa. All’interno del locale, si trova il Phi restaurant di Giancarlo Morelli, uno dei ristoranti sardi consigliati dalla Guida Michelin. In località Forte Cappellini si trova il Phi restaurant, consigliato dalla Guida Michelin. Glamour e moda sono l’ossigeno di questo ristorante, inserito all’interno di una delle più belle discoteche e lounge dell’area del Consorzio Costa Smeralda, ovvero il Phi Beach. Ci si accomoda su una splendida terrazza, al cospetto di romantici tramonti e con il mare che riempie gli occhi, mentre il celebre Giancarlo Morelli, chef stellato del Pomiroeu di Seregno, ha ideato una carta di cucina italiana e mediterranea col giusto tocco di modernità. Dal Pomiroeu ha portato una parte del suo staff e la loro tecnica in cucina, ma qui viene applicata agli ingredienti e agli aromi locali. Il ristorante è aperto anche a pranzo, con alcuni piatti della carta serale accompagnati da specialità più semplici. |
La spiaggia di Porto Sole dietro la quale si trovano i Tre MontiEvitando la deviazione sulla via Forte Cappellini, proseguiamo lungo la via Tre Monti la nostra visita alla frazione Baja Sardinia. Percorsi appena duecentocinquanta metri, arriviamo sulla costa occidentale del promontorio, che termina in mare con il Capo Tre Monti, lungo la costa del quale si affaccia sul mare la spiaggia di Porto Sole. Dietro la spiaggia si trovano i Tre Monti, nome con il quale si indicano tre grandi massi di granito che sono appoggiati sul promontorio, e quasi completamente ricoperto dalla macchia mediterranea. La spiaggia di Porto Sole è costituita da un ampio tratto di spiaggia finissima, facilmente raggiungibile grazie ad un ampio parcheggio e ad un sentiero di agevole percorrenza. Il mare è bello pulito e trasparente, la spiaggia è tranquilla, poco disturbata e immersa nella vegetazione. L’acqua è limpida, ma dopo forti piogge potrebbe risultare un pochino torbida, dato che nel golfo affluisce il rio San Giovanni, un fiume che attraversa tutto il territorio di Arzachena e che nella foce dà vita ad una splendida area naturalistica chiamata stagno di Saloni. Si tratta di una spiaggia che è stata attrezzata solo da qualche anno, quindi è sconosciuta ai più e con un mare davvero bello. Si può fruire di servizio bar e noleggio lettini e ombrelloni. |
Proseguendo lungo la costiera del Golfo di ArzachenaDa Baja Sardinia torniamo sulla SP59 che, invece di farci procedere a nord verso la frazione turistica, curva verso sinistra ed inizia a fiancheggiare verso sud la costa del Golfo di Arzachena. La frazione Mucchi Bianchi con le sue spiaggeAl bivio dove avevamo presa verso destra la via Cala Battistone verso Baja Sardinia, prendiamo invece la prosecuzione verso sinistra della SP59, che si dirige verso sud, ed iniziamo a costeggiare il Golfo di Arzachena, una stretta e lunga valle sommersa gallurese, detta in lingua sarda Ria, come il golfo di Olbia e quello di Cugnana. Si tratta di un vero fiordo, con coste molto belle. Scendendo verso sud sulla SP59, dopo centocinquanta metri svoltiamo a destra in via Porto Sole, e, dopo un centinaio di metri, a sinistra in via Mucchi Bianchi, che, in meno di duecentocinquanta metri, ci porta all’interno dell’insenatura denominata la Cala de li Mucchi Bianchi, all’interno della quale si trova la spiaggia della Cala di li Mucchi Bianchi. La spiaggia della Cala di li Mucchi Bianchi si trova all’interno dell’omonima cala, e si raggiunge tramite ad una stradina sterrata. Poco conosciuta ma molto carina, ha l’arenile costituita da spiaggia bianca, affacciata su un’acqua bassa e trasparente. Sulla spiaggia sono presenti lettini ed ombrelloni, servizio bar e parcheggio gratuito, ed è anche presente una spiaggia libera. Poco conosciuta, è, per questo, davvero intima e mai molto affollata. |
Passata la deviazione in via Porto Sole, proseguiamo verso sud con la SP59 per centocinquanta metri, poi svoltiamo a sinistra in una strada che, in Duecentocinequanta metri, ci porta all’interno della frazione Mucchi Bianchi, nella sua estremità nord orientale, in località Crucitta, dove si trova il parco acquatico Acquadream un famoso parco giochi acquatico. Dalla SP59, presa la strada verso la frazione, dopo meno di cento metri, invece di recarci al parco acquatico, prendiamo a destra la deviazione che, in circa duecento metri, ci porta all’interno della frazione Mucchi Bianchi (altezza metri 20, distanza 14.1 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 39), una frazione Arzachena che si apre sulla Cala de li Mucchi Bianchi che abbiamo già descritta. Ad ovest della frazione denominata Mucchi Bianchi, all’altro lato della strada provinciale, si trova un promontorio che si spinge nel mare, ossia il promontorio di Punta di li Cossi, che si raggiunge proseguendo per quattrocentocinquanta metri lungo la SP59 dopo la deviazione per la frazione Mucchi Bianchi, e prendendo verso destra la strada che porta verso la località villaggio Palma, dopo circa quattrocento metri, al bivio, svoltando a destra, prendendo la strada che, in duecentocinquanta metri, termina in un piccolo spiazzo vicino alla punta del promontorio, che si può raggiungere con un sentiero. Passata l’estremità del promontorio di Punta di li Cossi, si trova, sul lato meridionale del promontorio, la Spiaggetta di Punta li Cossi che si raggiunge con un sentiero che parte al termine della strada che ci ha portati vicino all’estremità del promontorio, e che si dirige verso sud. Si tratta di una piccola spiaggia con sabbia sottile, che si affaccia su un mare limpido e cristallino. |
La frazione denominata Cala Bitta con il porticciolo turistico e le sue spiaggeProseguendo per quattrocentocinquanta metri lungo la SP59 dopo la deviazione per la frazione Mucchi Bianchi, e prendendo verso destra la strada che porta verso la località villaggio Palma, dopo circa quattrocento metri, al bivio, evitando di svoltare a destra verso la punta del promontorio di Punta di li Cossi, svoltando, invece, a sinistra, ed, in una cinquantina di metri, arrivando al residence Park Hotel, sotto il quale si trova la Spiaggetta del Park Hotel, chiamata anche la Spiaggetta di Cala Bitta. Più a destra, separata da un piccolo molo, si trova la spiaggia est di Cala Bitta, che si raggiunge proseguendo per altri cinquanta metri lungo la SP59 e prendendo verso destra la via Darsena che, dopo un paio di centinaia di metri, svolta a sinistra, e, dopo un’altra cinquantina di metri, svoltando a destra lungo una strada che, in circa centicinquanta metri, ci porta alla spiaggia. Visitiamo per prima, partendo dalla sinistra dell’insenatura, la Spiaggetta del Park Hotel chiamata anche la Spiaggetta di Cala Bitta, dotata di strutture di intrattedimento turistico. Più avanti, separata da un piccolo molo, si trova la spiaggia est di Cala Bitta una spiaggia con poche strutture turistiche. In tutte queste spiagge la sabbia è di grana grossa, l’acqua è di color smeraldo. Il fondale è basso, sono quindi spiaggette ideali per le famiglie. |
Proseguendo lungo la SP59 verso sud, dopo seicento metri dalla deviazione per la via Darsena, troviamo una deviazione sulla destra che, in meno di seicento metri, ci porta alla frazione Cala Bitta (altezza metri 13, distanza 13.2 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 125) che si affaccia su un’insenatura naturale, riparata dalla PUnta di li Cossi a nord e dall’Isolotto dei Mucchi Bianchi a sud. Tutte le strutture turistiche sono affacciate direttamente sulle piccole spiagge di Cala Bitta. All’interno dell’insenatura si trova il molo in muratura del Porticciolo turistico di Cala Bitta, una marina privata di recente costruzione, con circa centottanta posti barca della lunghezza massima di trenta metri. Situato all’interno dell’insenatura naturale, dispone di un molo per l’ormeggio, ma senza la presenza della pompa carburante, al posto della quale è presente un distributore stradale. Il porticciolo è un pò esposto ai venti di maestrale e di tramontana. Va posta attenzione alle secche affioranti all’imboccatura della cala. alla sinistra del porticciolo turistico, all’interno della piccola insenatura, si trova la spiaggia di Cala Bitta, un’ampia spiaggia riparata dal porticciolo, che è quella dotata delle principali strutture turistiche. Più avanti, passato il porticciolo turistico, si trova l’ultima spiaggia dell’insenatura di Cala Bitta, che è la spiaggia ovest di Cala Bitta, che si raggiunge prima di arrivare al porticciolo, prendendo a sinistra la via di Ponente, e, poi, a destra, la strada che conduce al Club Hotel Cala Bitta. Nella piccola insenatura, alla sinistra del porticciolo turistico, si trova la spiaggia di Cala Bitta un’ampia spiaggia riparata dal porticciolo, che è quella dotata delle principali strutture turistiche. Poi, passato il porticciolo, si trova la spiaggia ovest di Cala Bitta una spiaggia con poche strutture turistiche. Anche in queste spiagge la sabbia è di grana grossa, l’acqua è di color smeraldo. Il fondale è basso, sono quindi spiaggette ideali per le famiglie. |
L’Hotel PulicinuProseguendo lungo la SP59 verso sud, a seicento metri dalla deviazione che ci ha portati alla frazione turistica Cala Bitta, passato sulla sinistra l’Hotel La Rocca e, poco più avanti, sulla destra il ristorante La Rocca, troviamo, sulla sinistra della strada le indicazioni per l’Hotel Pulicinu, che raggiungiamo con la deviazione a sinistra nella via Pulicinu, dopo cinquecento metri, alla destra della strada. Lungo la strada da Arzachena a Baja Sardinia, in posizione tranquilla e panoramica, si trova l’Hotel Pulicinu un piacevole Hotel a conduzione familiare circondato da curati giardini e macchia mediterranea. Oltre a un ristorante, la struttura ospita una piscina scoperta rigenerante, un bar/lounge e un centro congressi, camere di medio confort, e suites. Dalla cucina vengono proposti i saporiti piatti della tradizione regionale, da gustare nell’elegante e luminosa sala. |
La piccola chiesa campestre di San Francesco d’AssisiProseguendo lungo la SP59 verso sud per appena centocinquanta metri, e, subito prima della deviazione in un’altra strada chiamata anch’essa via Pulicinu, vediamo, alla sinistra della strada, la piccola chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi. Si tratta di una piccola e moderna cappelletta, edificata a Pulicinu, nome che assume questa piccola frazione Baja Sardinia. Presso questa chiesa campestre, la Festa di San Francesco si svolge una domenica di metà maggio, e si ripete il 4 di ottobre. In località Cala dei Ginepri si trova la spiaggia le Saline e poi visiteremo le altre spiagge più a sudUn chilometro e quattrocento metri più avanti lungo la SP59, incontriamo una deviazione asfaltata sulla destra, in corrispondenza di una pietra con l’indicazione della località Cala dei Ginepri, che scende rapidamente verso la costa sottostante il promontorio. In trecento metri, la strada ci porta nella località Cala dei Ginepri, nella quale è presente il suo insediamento turistico, che si affaccia sul mare in un’ampia baia con le sue diverse spiagge. All’interno dell’abitato si arriva a un bivio, e, presa la deviazione a sinistra che si dirige a nord ovest, in quasi seicento metri si arriva vicino alla costa, alla spiaggia delle Saline. Cala dei Ginepri è un’insenatura che contiene la spiaggia delle Saline affacciata sul mare. Strappata alla costa rocciosa di questo tratto di litorale, tra la fitta vegetazione, si nasconde questa piccola e poco frequentata spiaggia con vista sul Golfo di Arzachena, che costituisce l’ideale per gli amanti della privacy e del silenzio. Sul retro della spiaggia si trova lo stagno retrodunale di Cala dei Ginepri. |
L’Ea Bianca Luxory resortAl bivio presente all’interno dell’insediameno turistico di Cala dei Ginepri, prendiamo verso destra seguendo le indicazioni, e, in trecentocinquanta metri, raggiungioamo un albergo elegante, l’Ea Bianca Luxory resort, dal quale si può arrivare, seguendo un sentiero che si spinge verso il mare in direzione nord est, ad un altro tratto della spiaggia delle Saline. Vicino all’area del Consorzio Costa Smeralda ed a Baja Sardinia, in una zona tranquilla sul fianco di una dolce collina circondata da prati che declinano verso il mare, con una fantastica vista sul mare e sull’isola della Maddalena, si trova l’elegante Ea Bianca Luxory resort. Si trova a soli centocinquanta metri dal mare, è immerso in rigogliosi giardini mediterranei, ed offre spazi esclusivi e raffinati, pensati per soddisfare ogni esigenza. Il suo ristorante offre un’immersione nei profumi e nei sapori della cucina mediterranea ed internazionale. |
Le altre spiagge più a sudAl bivio all’interno dell’abitato di Cala dei Ginepri, proseguando dritti verso sinistra, in direzione sud ovest, si può arrivare, di nuovo in quattrocento metri, a trovare un sentiero verso destra che ci porta alle due spiaggette di l’Ea Bianca, verso destra la Spiaggetta est di l’Ea Bianca, e, più distante, verso ovest, la Spiaggetta ovest di l’Ea Bianca. Le due piccole Spiaggette di l’Ea Bianca sono separate da una scogliera sulla quale svetta la rigogliosa macchia mediterranea che circonda per intero le bellissime spiagge. Sono caratterizzate da arenili di sabbia dorata, a grani medio fini, e non si riscontra la presenza di posidonie. Presenti scogli e ciottoli in prossimità delle estremità delle spiagge. Il bellissimo mare trasparente ha un fondale piuttosto basso e prevalentemente sabbioso. Non risultano notevolmente frequentata, neppure nel pieno della stagione estiva. |
Ritornati sulla SP59, proseguiamo per duecentocinquanta metri, e troviamo una nuova deviazione sulla destra, verso ovest, che ci porta in quattrocentocinquanta metri a un grande parcheggio, dal quale si può raggiungere sulla costa la spiaggia della Punga. Dal parcheggio si può raggiungere, con un breve sentiero sterrato, in circa duecento metri, la bella spiaggia della Punga che è una lunga striscia di sabbia dorata, a grani medio fini, affacciata su un bellissimo mare trasparente con il fondale piuttosto basso e prevalentemente sabbioso. La spiaggia si trova proprio di fronte al porticciolo di Cannigione, che descriveremo più avanti. |
L’Oasi Permanente di Protezione Faunistica sul fondo del Golfo di ArzachenaPercorsi poco più di sei chilometri e mezzo sulla SP59 dal bivio dove abbiamo raggiunto la frazione Baja Sardinia, raggiungiamo il fondo del golfo di Arzachena. Qui deviamo a destra sulla SP166, che costeggia la sua parte meridionale, e che seguiamo per quasi due chilometri, fino a che questa sbocca sulla SP13, che prenderemo verso destra, in direzione della frazione Cannigione. Sul fondo del Golfo di Arzachena sfocia il rio San Giovanni, che crea una delle principali zone umide della Sardegna settentrionale. L’Oasi Permanente di Protezione Faunistica è un’area naturalistica di rilievo nazionale per le numerose specie animali e vegetali che vi hanno trovato rifugio, ed occupa un’area di 378 ettari, che nel suo complesso comprende a nord la Foce del rio San Giovanni e la Palude di Cannigione, ed, a sud, lo stagno di Padula Saloni. La Padula Saloni è un piccolo stagno d’acqua dolce che occupa, in condizioni di massimo allagament, o una superficie di circa trenta ettari, ed è una importante zona di rifugio, svernamento e nidificazione per molte specie di uccelli acquatici. E’ luogo di nidificazione probabile di una specie assai vulnerabile, il falco di palude, e certo di due specie rare, l’airone rosso ed il pollo sultano, che è esclusiva della Sardegna. Complessivamente, negli ultimi sei anni, sono state osservate 136 specie di uccelli, pari a circa il 40% delle specie documentate per la Sardegna, e questo dato, considerata l’esiguità dell’area, conferma la sua importanza naturalistica. La piccola chiesa campestre di Nostra Signora del lagoDell’area naturalistica fa parte anche stagno di Padula Saloni, sul quale si affaccia la piccola chiesa campestre di Nostra Signora del lago. La si può raggiungere dopo la deviazione dalla SP59 sulla SP166. Percorsi cinquecentocinquanta metri su quest'ultima, si trova un cancello sulla sinistra con l’indicazionesu un masso, dal quale si accede al viottolo che porta alla piccola chiesa campestre. È una Cappella che si affaccia sul laghetto, presso la quale, l’ultima domenica di aprile, si celebra la Festa della Nostra Signora del lago. La Società agricola Tenute Campianatu con un vino inserito nella guida 5StarWines di VinitalyImboccata la SP166, dopo circa un chilometro e mezzo arriviamo in località Campianatu, dove si trova la Società agricola Tenute Campianatu. La passione per il vino e per il buon cibo, il grande rispetto delle tradizioni più antiche, la continua ricerca di quegli elementi originali e autentici che più rappresentano il proprio territorio. Sono queste le fondamenta che contraddistiguono la Famiglia Orecchioni di Arzachena e che hanno portato alla nascita della Società agricola Tenute Campianatu. Nel comune di Arzachena, presso il golfo di Cannigione, sorge la vigna di Campianatu, dove nasce il Vermentino di Gallura Superiore prodotto in purezza. Sul suo versante ovest, si erge un imponente massiccio di granito che la protegge dai forti venti di Maestrale, su quello ad est confina con la foce del rio San Giovanni, sito di particolare inteesse geo-naturalistico, dove si trova la riserva della Padula Saloni. La vigna di Campianatu, il cui nome deriva dall’omonima valle, si estende per cinque ettari coltivati esclusivamente con Vermentino. Il suo vino Vermentino di Gallura Docg Superiore 2020 è stato inserito nella 5StarWines del 2023 di Vinitaly. |
Risalendo la costa occidentale del Golfo di Arzachena si trova la frazione CannigioneImboccata la SP166, dopo quasi due chilometri, prendiamo a destra la SP13, percorrendo la quale iniziamo a risalire la costa occidentale del golfo che ci porterà fino a Palau. Dopo poco più di due chilometri raggiungiamo la frazione Cannigione (gallurese Lu Cannisgiòni, altezza metri 5, distanza 8.1 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 808). Nata come frazione Arzachena agli inizi del novecento, in origine era solo un borgo di pescatori, poi lo sviluppo della vicina Costa Smeralda lo ha trasformato in una località turistica, mentre la pesca è divenuta oggi un settore secondario. Il centro abitato si sviluppa sul mare ed è attraversato da due arterie principali, la via Nazionale, che è il nome che assume all’interno dell’abitato la strada provinciale, ed il lungomare Andrea Doria. Percorsi due chilometri ed ottocento metri dll’imbocco della SP13, arriviamo nel centro di Cannigione, lungo la via Nazionale, nella piazza San Giovanni che si trova sulla destra, dove si vede la chiesa di San Giovanni Battista che è la chiesa parrocchiale di Cannigione, edificata negli anni settanta del novecento. Presenta una facciata in blocchi irregolari di granito a vista, con, sul fianco sinistro del portico davanti al portale, il campanile a canna quadrata terminato nel 1996. La facciata è timpanata, con un grande oculo al centro. Presso questa chiesa, il 24 giugno, in occasione della ricorrenza della sua natività, si svolge la Festa di San Giovanni Battista. Il lungomare è in buona parte occupato dalle banchine del Porto Turistico, uno dei più capienti ed animati del nord est della Sardegna. Il suo Porto Turistico è costituito da una banchina in muratura e diverse banchine mobili. È un ottimo riparo per oltre cinquecento imbarcazioni, e con i pontili privati delle sue frazioni nell’alta stagione è in grado quasi di raddoppiare i posti barca. Il Porto Turistico è particolarmente attrezzato, ed è diventato anche un’importante centro logistico per le escursioni sottomarine, con numerosi e professionali Diving center. Sono di particolare interesse le visite nei banchi di posidonie, elementi fondamentali del habitat marino. Dal Porto Turistico partono, nel periodo estivo, le imbarcazioni per il vicino arcipelago di la Maddalena . Proseguendo lungo la via Nazionale, dove su di essa converge il lungomare Andrea Doria, che ha costeggiato il Porto Turistico, percorsi quattrocento metri dalla piazza San Giovanni, troviamo alla destra della strada la spiaggia di Cannigione. Se, poi, proseguiamo verso nord in direzione della frazione La Conia, percorsi ancora ottocentocinquanta metri sulla strada provinciale, quando arriviamo alle prime abitazioni di quest'ultima frazione, troviamo alla destra della strada la Spiaggetta di Cannigione, che chiude verso sud un piccola sporgenza della costa all’interno del mare. A nord del porto, all’uscita di Cannigione in direzione Palau, ci troviamo immediatamente sulla spiaggia di Cannigione. La sabbia è chiara e più grossa rispetto alle altre spiagge, ma l’arenile è molto ampio e vicinissimo al polo turistico. Il luogo offre molto verde e le acque sono limpide e ricche di sfumature di vario colore. La Spiaggetta di Cannigione è molto piccola, ed è caratterizzata anch’essa da sabbia chiara più grossa rispetto alle altre spiagge, affacciata su acque limpide e ricche di sfumature di vario colore. Il mare intorno a Cannigione, di un azzurro intenso, ospita tra i suoi canneti centinaia di interessantissime specie animali. |
A Cannigione si trova l’importante Hotel Cala di FalcoSubito a ridosso della spiaggia di Cannigione, sul suo lato settentrionale, in via Micalo su si trova l’importante Hotel Cala di Falco. L’importante Hotel Cala di Falco si trova a Cannigione, alle porte dell’area del Consorzio Costa Smeralda, inserito all’interno di un resort, a pochi metri dalla spiaggia di Cannigione ed immerso nel verde. Si tratta di un complesso di notevoli dimensioni che dispone di ambienti curati nei dettagli, sale convegni, campi da gioco e Teatro all|aperto. Nelle capienti ed eleganti sale ristorante, piatti dai sapori semplici e prelibati. Gli ospiti dell’Hotel possono usufruire gratuitamente di ombrelloni e lettini nella parte di spiaggia in concessione dell’albergo, raggiungibile comodamente a piedi, o godere delle numerose spiagge lungo la costa del nord Sardegna in pochi minuti di auto o gommone. |
Le frazioni la Conia e Isuledda con le loro spiaggeIl lungomare di Cannigione costeggia diverse piccole baie che uniscono la spiaggia di Cannigione a quella di la Conia. Proseguendo sulla SP13, poco fuori Cannigione troviamo le indicazioni che ci permettono di raggiungere la frazione la Conia (altezza metri 10, distanza 10.2 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti), una frazione del comune di Arzachena costituita da un borgo strutturato, dal punta di vista urbanistico, prevalentemente con eleganti villette. Il centro abitato, immerso nella macchia mediterranea, si distende dalla riva del mare verso la collina, ed è sovrastato da Monti di Corru, una collina che termina con due picchi granitici dai quali deriva il nome gallurese, che significa a forma di corno. A un chilometro e settecento metri dalla piazza San Giovanni di Cannigione, all’interno della frazione la Conia, si trova alla destra della strada provinciale la spiaggia di la Conia. La spiaggia di la Conia è caratterizzata da una sabbia molto fine e dal color ambrato, che ad oggi è sottoposta a tutela dell’ambiente, affacciata su un mare cristallino, ed è dominata da una pineta attrezzata di panche e da un prato sul quale si affacciano numerose ville. La spiaggia di la Conia è particolarmente adatta ai bambini, per la sua sabbia e per la gradualità dell’ingresso in mare, e costituisce un bellissimo punto di ormeggio per tutte quelle barche itineranti che durante il periodo estivo sono sempre alla ricerca di spettacolari scorci di costa. È possibile anche noleggiare ombrelloni, sdraio e attrezzature. |
A nord della spiaggia, subito prima di uscire dall’abitato, si trova il Pontile di attracco di la Conia, definito da molti proprio come un piccolo porticciolo, la cui struttura è convenzionata con l’ente di gestione del parco nazionale dell’Arcipelago di la Maddalena, soprattutto per quanto riguarda il rilascio di permessi alle barche private e a tutti quelli che intendono fare immersioni nell’area di mare protetto. Le barche da diporto che scelgono questa località come meta turistica possono trovare buoni servizi di bar e ristorazione direttamente sul litorale. Di fronte al pontile di attracco di la Conia si trova l’Isolotto dei Fichi d’India così chiamato per la presenza su di esso di numerose piante dell’omonimo frutto. Subito dopo la Conia, percorso quasi un chilometro sulla SP13, una deviazione sulla destra ci porta, dopo seicento metri, all’interno del campeggio che sorgesu un promontorio, nella piccola frazione Isuledda (altitudine non disponibile, distanza 11.9 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). Lungo la costa meridionale di questo promontorio si trovano le due Spiagge dell’Isuledda. Qui, dopo un tratto a piedi, raggiungiamo la spiaggia dell’Isuledda lato pontile una lingua di sabbia a forma di mezzaluna situata sul lato meridionale del promontorio, al centro della quale si trova il pontile del porticciolo dell’Isuledda. Un piccolo promontorio sul mare separa questa spiaggia dalla spiaggia dell’Isuledda lato bar che si trova un poco più ad est. |
Il promontorio sul quale si trova la località Isuledda, con la costa frastagliata da calette rocciose e macchia mediterranea, termina all’estremità con la Punta Arzachena. La frazione Tanca Manna con le sue spiaggeSeguendo la litoranea SP13 verso Palau, trecento metri più avanti rispetto alla deviazione che ci ha portati alla localtà Isuledda, arriviamo alla frazione Tanca Manna (altezza metri 25, distanza 11.1 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 33), una frazione Arzachena, con un insediamento turistico che si trova proprio di fronte all’insediamento turistico di Baja Sardinia, sull’altro lato del Golfo di Arzachena. Sul lato sinistro della strada provinciale, c'è la struttura turistica vera e propria, distinta tra una parte abitativa ed una parte commerciale, nella quale si potrà fare shopping passeggiando sotto ai portici. Qui possiamo lasciare la macchina e una stradina pedonale sulla destra della strada provinciale ci conduce, in circa duecentocinquanta metri, alla lunghissima spiaggia di Tanca Manna. La spiaggia di Tanca Manna è una lunghissima striscia di sabbia con diverse calette rocciose tutta circondata da macchia mediterranea. Si tratta di un arenile ampio e con bei fondali, che ha nella parte retrostante un piccolo stagno, formazione tipica delle coste a Rías, ossia caratterizzate da insenature profonde, dalle costiere ripide, che costituiscono le sezioni terminali di antiche valli incise dall’erosione fluviale e quindi invase dalle acque. |
Sul retro della spiaggia si trova lo stagno retrodunale di Tanca Manna, un grande stagno dalla forma quasi perfettamente circolare. Passata Tanca Manna, inizia un litorale di oltre tre chilometri di spiaggia incorniciata dalla macchia mediterranea ed interrotta a tratti da piccoli scogli che delimitano cale e calette. La punta di Barca Bruciata che separa la spiaggia di Tanca Manna da quella di MennenaChiude a nord l’insenatura nella quale si trova la spiaggia di Tanca Manna, la Punta di Barca Bruciata, in gallurese Balca Brusgiata, che ha assunto questo nome in seguito a un episodio di vendetta degli abitanti locali nei confronti di un carbonaio toscano, colpevole di aver tagliato i boschi in modo incontrollato e non gradito, al quale venne bruciata la barca utilizzata per il trasporto. Subito prima di raggiungere la punta del promontorio, si trova la spiaggia della punta di Barca Bruciata che si sviluppa ai due lati dell’estremità del promontorio. Immersa in una natura in parte, ancora, solitaria e selvaggia, è una spiaggia di medie dimensioni, con un arenile di sabbia bianca e fine, con ciottoli, affacciato su unmare verde azzurro, poco profondo. |
Nel mare antistante il promontorio si trova l’Isoletta di Barca Bruciata. La spiaggia di MennenaDalla deviazione per Tanca Manna proseguiamo altri settecento metri sulla SP13, e, lungo la strada, troviamo sulla sinistra un grande parcheggio. Qui lasciamo l’auto e raggiungiamo, dopo cento metri a piedi sulla destra, la spiaggia di Mennena, che è la spiaggia più grande del golfo, e che prende il suo nome da quello di uno stazzo situato a ovest della strada provinciale. La spiaggia di Mennena anch’essa circondata dalla macchia mediterranea e con nei paraggi alcune piccole cale, immersa in una natura in parte solitaria e selvaggia. Si tratta di una spiaggia con un arenile di sabbia bianca e fine, con ciottoli, affacciato su un mare verde azzurro, poco profondo. Di indubbio fascino, è anche abbastanza estesa e mai troppo affollata, per cui la sua visita riveste notevole interesse. |
La spiaggia di Mennena è conosciuta molto più comunemente come spiaggia di Barca Bruciata ma in realtà si identificano con questo nome le belle calette sabbiose poste più a sud, in corrispondenza del promontorio roccioso di Punta di Barca Bruciata. La spiaggia delle piscineSuperata la Punta Iaciola, che chiude a nord l’insenatura nella quale si trova la spiaggia di Mennena, raggiungiamo l’ultimo tratto del litorale, raggiungibile anch’essa dalla SP13, un chilometro ed ottocento metri più avanti, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio che si trova alla destra della strada, ed aver percorso un breve tratto di sentiero a piedi tra cisto, mirto, lentisco, olivastro, corbezzolo, erica e ginepro, profumi di una natura ancora incontaminata, che ci porta alla spiaggia delle piscine. La spiaggia li Piscinni l’Ulticeddu ossia spiaggia delle piscine O Dell’Ulticeddu assume questo nome per la limpidezza e trasparenza dell’acqua riparata dagli scogli, immersa anch’essa nella macchia mediterranea, e si distingue in due tratti separati da un piccolo promontorio. Appena arrivati si incontra l’arenile sinistro, una prima spiaggia di piccole dimensioni, nella quale, tra gli scogli, si formano delle piccole insenature naturali, ideali per chi ama appartarsi. Sulla destra c’è un piccolo sentiero che porta all’arenile destro, un tratto di spiaggia di medie dimensioni. Si tratta di spiagge con sabbia finissima, su un mare azzurro con tonalità verde smeraldo, la cui caratteristica è quella di avere un fondale che degrada dolcemente verso il largo, tanto che a cinquanta metri dalla riva l’acqua arriva ancora alle ginocchia, consigliata per chi ha bambini. |
Le ultime spiagge in territorio di ArzachenaPassato il promontorio che termina in mare con la Punta Saline, che chiude a nord l’insenatura nella quale si trova la spiaggia delle piscine, si trovano le ultime spiagge in territorio di Arzachena, che si affacciano sul Golfo delle Saline. Percorsi duecento metri sulla SP13, si può parcheggiare alla sinistra della strada, e, con un arduo sentiero che si muove in discesa all’interno della macchia mediterranea, si raggiunge la spiaggia de li Capanni. Percorsi altri quattrocentocinquanta metri, un parcheggio alla sinistra della strada permette di raggiungere sulla destra un piccolo insediamento abitativo, dal quale si raggiunge la spiaggia della Caletta sul Golfo delle Saline. Un chilometro e duecento metri più avanti, un sentiero alla destra della strada porta alle Altre spiagge delle Calette sul Golfo delle Saline. La spiaggia de li Capanni è una minuscola ma suggestiva spiaggia, pochi metri quadri di sabbia strappati alla costa rocciosa. In questo tratto del Golfo delle Saline che guarda verso Capo d’Orso si trovano anche la spiaggia della Caletta sul Golfo delle Saline e, più avanti verso ovest, si trovano le Altre spiagge delle Calette sul Golfo delle Saline. In tutte queste spiagge il mare ha tonalità smeraldo. La spiaggia sfiora la strada litoranea e per i visitatori sono disponibili piccole aree di sosta. |
Passate queste spiaggette, si esce dal territorio del comune di Arzachena, e si inizia a risalire lungo la costa del Golfo delle Saline, entrando nel territorio del comune di Palau. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, risalita la costiera occidentale del Golfo di Arzachena, ci recheremo a visitare Palau con le sue spiagge e con il suo porto, dal quale ci si imbarca per recarsi a visitare l’arcipelago di la Maddalena . |