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Ussassai nei cui dintorni si trova la chiesa campestre del Santissimo Salvatore


In questa tappa del nostro viaggio, da Osini faremo una deviazione della parte nord orientale della Barbagia di Seulo e ci recheremo a visitare Ussassai il paese che vedremo con il suo centro e con i suoi dintorni.

La regione storica della Barbagia di Seulo

La Barbagia di SeuloLa Barbagia di Seulo (nome in lingua sarda Barbàgia ’e Seùlu), chiamata anche Barbagia Inferiore, è una regione storica della Sardegna centrale. Durante il periodo giudicale il suo territorio apparteneva al Giudicato di Càralis, per passare, dopo la sua estinzione, al Giudicato di Arborea. La regione si va a sviluppare inella parte settentrionale della Provincia del Sud Sardegna con i comuni di Esterzili, Sadali, Seui e Seulo, e nella Provincia di Nuoro con il comune di Ussassai. Conosciuta fin dai tempi antichi per l’asprezza dei suoi territori e per l’abbondanza delle sue acque, è una delle zone della Sardegna interna la cui economia è quasi esclusivamente basata sulla pastorizia.

In viaggio verso Ussassai

Circa quasi tre chilometri dopo Osini Vecchio, la SP11 si immette sulla SS198 di Seui e Lanusei che proviene da Ussassai e si dirige verso Lanusei. La prendiamo a sinistra, verso Serri. Dopo circa sedici chilometri raggiungiamo l’abitato di Ussassai. Dal Municipio di Osini a quello di Ussassai si percorrono 20.3 chilometri.

Il comune chiamato Ussassai

Ussassai: veduta del paese dall’altoUssassai-Stemma del comuneIl comune Ussassai (pronuncia attuale Ussàssai mentre la pronuncia originaria probabilmente era Ussassái, altezza metri 670 sul livello del mare, abitanti 472 al 31 dicembre 2021) è uno dei più piccoli borghi della Provincia di Nuoro, situato nella parte sud orientale del suo territorio, alle pendici del monte Arcueri. Il paese Ussassai è servito dalla SS198 di Seui e Lanusei, il cui tracciato passa proprio all’interno dell’abitato. Il territorio Comunale ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 331 a un massimo di 1.123 metri sul livello del mare. È il più piccolo comune della Barbagia di Seulo, ai confini di questa regione storica con quella dell’Ogliastra, situato in un territorio montuoso incontaminato, con paesaggi splendidi, caratterizzati dagli affascinanti affioramenti rocciosi calcarei, conosciuti come Tacchi. La presenza di ampie vallate e numerose grotte carsiche, un territorio ricco di fitte foreste di lecci e sorgenti naturali, lo rendono un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura.

Ussassai: veduta del paese Ussassai: veduta del paese

Origine del nome

Il nome, di non chiara origine, appartiene probabilmente allo strato linguistico protosardo. Una prima interpretazione lo collega al fitonimo, o nome di pianta, Ossassi che indica la Betonica glutinosa o Stachys Glutinosa, Probabilmente da confrontare col greco Stáchys ossia Spiga. Fantasiosa è l’interpretazione secondo cui deriverebbe da una voce greco bizantina che indica il maiale e l’abbondanza.

La sua economia

Si tratta di un comune di montagna la sua economia si basa sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e alberi da frutta, in particolare alberi della mela a Tremp'aorrùbia, ossia a guancia rossa. Accanto al lavoro dei campi si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. A livello artigianale si producono pregiati tessuti e oggetti in legno lavorato a mano. L’industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole aziende che operano nei settori alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario. Sebbene non rappresenti una delle mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni nell’incontaminato ambiente circostante e di visitare i numerosi resti di passate civiltà situati sul suo territorio. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Brevi cenni storici

Il suo territorio è stato abitato sin dai tempi preistorici, e, in seguito, sottoposto alla dominazione dell’impero romano. Nel Medioevo il villaggio entra all’interno del Giudicato di Càralis e, successivamente, di quello della Gallura, sotto la cui giurisdizione rimane fino alla metà del tredicesimo secolo. Conquistato dagli Aragonesi, viene concessa in feudo nella conte di Quirra a Berengario Carroz. Successivamente, nel 1603, viene trasformata in Marchesato dalla nobile famiglia catalana dei Carroz. Passa, negli anni successivi, nelle mani delle signorie dei Centelles e degli Osorio de la Cueva, fino al 1839, anno dell’abolizione dei feudi e del suo riscatto da parte del regio demanio. Del comune di Ussassai nel 1927, dopo la creazione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro a quella nuova dell’Ogliastra, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, ritorna ad appartenere alla Provincia di Nuoro.

Sagre e feste che si svolgono a Ussassai

Ussassai-Sfilata nel costume tradizionaleA Ussassai è attivo il Gruppo Folk San Salvatore di Ussassai, nelle cui esibizioni sia nel paese che in altre località è possibile ammirare il costume tradizionale del paese. Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono ad Ussassai si segnalano, il 18 gennaio, la Festa di Sant’Antonio Abate, ed il 20 gennaio la Festa di San Sebastiano, con l’accensione dei falò; le manifestazioni per la Settimana Santa; ad aprile o a maggio, la manifestazione chiamata Primavera Ussassese; il 29 maggio, la Festa di San Nicola; a fine giugno, per festeggiare l’arrivo dell’estate, i Fuochi di San Giovanni; il 10 agosto, la Festa di San Lorenzo; la terza domenica di agosto, Sa Coia Antiga, ossia il matrimonio ussassese; il 29 agosto, la Festa di San Giovanni Decollato, che è la Festa patronale del paese; l’11 o il 12 settembre, la Festa del Santissimo Salvatore; il 30 settembre, la Festa di San Girolamo, accompagnata dalla tradizionale Sagra campestre; l’ultimo fine settimana di ottobre, si svolge la Sagra della Mela.

Ussassai: il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga Ussassai: il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga Ussassai: il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga Ussassai: il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga

La Sagra della Mela

Ussassai: locandina della Sagra della MelaIl prodotto simbolo che caratterizza il paese di Ussassai è rappresentato dalla mela a Tremp’orrùbia, tipica del suo territorio, rinomata e ricercata in tutta la Sardegna per la delicatezza e la particolarità del gusto, ma anche perché si tratta di una varietà a lunghissima conservazione naturale. L’ultimo fine settimana di ottobre, Ussassai apre le vecchie cortes per accogliere i visitatori della Sagra della mela. Nel piccolo centro ogliastrino si possono degustare tante varietà di mele dal sapore inconfondibile. Sono previsti anche convegni dedicati alla coltivazione, alla valorizzazione delle mele e agli agricoltori. Insieme alle mele tante altre cose buone da mangiare e ovviamente piatti a base di mela. Si tiene anche un mercato artigianale.

Il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga

Ussassai: il matrimonio ussassese ossia Sa Coja AntigaIl fascino della tradizione è anche nella riscoperta di riti antichi. Come Sa Coja Antiga di Ussassai che, nella terza domenica di agosto, ripropone il matrimonio di una volta. Si tratta di una cerimonia affascinante e dal sapore autentico che risponde ad una tradizione secolare in cui i riti, gli abiti e i ruoli sono codificati. La Festa ripete passo passo tutti i momenti del matrimonio ussassese in una grande Festa di nozze a cui tutti possono partecipare. Tutto il paese si veste a Festa e partecipa alla rievocazione dell’antico rito che si apre con il trasporto del corredo della sposa alla futura casa coniugale, poi finalmente si può andare tutti insieme in chiesa per celebrare il matrimonio.

Visita del centro di Ussassai

L’abitato, interessato da espansione edilizia, si estende in fondo a una valle circondata da radi lecci. Al suo interno, sono visibile due storiche case padronali, una appartenuta a tziu Pietrino Belliuti, l’altra a tziu Patrizio Mura, entrambe risalenti al diciannovesimo secolo, ed alcuni monumentali torchi di legno, testimoni di un’antica e importante tecnologia rurale.

Il Municipio di Ussassai

Ussassai: il Municipio di UssassaiEntriamo in Ussassai da nord ovest con la SS198 di Seui e Lanusei, strada che all’interno dell’abitato assume il nome di via Nazionale. Dal cartello segnaletico che indica l’ingresso in Ussassai, percorriamo verso sud circa quattrocentocinquanta metri ed arriviamo a vedere, alla destra della strada, al civico numero 120 della via Nazionale, l’edificio nel quale si trova il Municipio di Ussassai, che ospita la sua sede e nel quale si trovano gli uffici in grado di fornire i loro servizi agli abitanti del borgo.

La Palestra Comunale

Arrivando da nord e percorrendo verso sud la via Nazionale, una cinquantina di metri prima di arrivare al Municipio, prendiamo a destra, ossia verso ovest, la via Giuseppe Verdi, le seguiamo per un centinaio di metri, poi svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per le scuole in via Sa Tanca, e, dopo un altro centianio di metri, vediamo, alla sinistra della strada, l’edificio nel quale si trova la Palestra Comunale di Ussassai.

Ussassai: il Palestra Comunale: esterno Ussassai: il Palestra Comunale: interno

All’interno di questa palestra, che non è dotata di tribune, si svolgono attività ginnico motorie, incontri di pallacanestro e di pallavolo.

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista

Arrivando da nord e percorrendo verso sud la via Nazionale, una cinquantina di metri prima di arrivare al Municipio, prendiamo a sinistra, ossia verso est, la via don Giovanni Bosco, che ci porta nel centro storico del paese, la seguiamo per trecentocinquanta metri, e vediamo, alla sinistra della strada, uno slargo sul quale si affaccia, al civico numero 59 della via don Giovanni Bosco, la chiesa di San Giovanni Battista che è la parrocchiale di Ussassai. Il primo impianto della chiesa risale al 1649 ed è opera del Picaperder Jaime Angioni, poi nel corso del tempo ha subito diversi lavori di restauro che ne hanno notevolmente modificato l’aspetto. La chiesa presenta una pianta longitudinale articolata in una sola navata, delimitata da due file di tre colonne a base quadrata. L’altare maggiore è in marmo, mentre un secondo altare, che ospita il simulacro del Santo patrono, è posizionato sulla parete destra. La facciata quadrangolare ospita al centro un portale ligneo con lunetta decorata ad arco acuto e inserito in un’elegante cornice decorativa. Sul terminale piano del prospetto spicca un grande campanile a vela con due luci e timpano triangolare. Sulla sinistra della chiesa si erge un imponente campanile a base quadrata, alleggerito da semplici monofore e concluso da una piccola cupola con croce.

Ussassai: chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista Ussassai: chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista Ussassai: chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: facciata

Ussassai: chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: interno allestito per una cerimoniaNella chiesa si trovano, tra le altre, due significative statue, una di San Nicola di Bari risalente al diciassettesimo secolo, e l’altra di San Lorenzo del sedicesimo secolo. Nella chiesa è inoltre conservato un bellissimo ostensorio di bottega artigiana con un statuina d’anima purgante,su un piatto in legno policromo del 1625, in passato utilizzata per chiedere le offerte a Is Animas, ossia per celebrare messe in suffragio delle anime. Il 29 agosto, giorno della sua decollazione, as Ussassai si svolge la Festa di San Giovanni Battista, ossia la Festa di San Giovanni Decollato, con la processione per le vie del paese, seguita dalle cerimonie religiose presso la chiesa parrocchiale, e da diverse manifestazioni civili.

Il campo polivalente Cobingiu

Passata la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, proseguimo per un’ottantina di metri lungo la via don Giovanni Bosco ed arriviamo nel punto dove parte a sinistra la via San Giovanni, ed la strada secondaria via Torres, che scorre quasi parallela alla prosecuzione della via don Giovanni Bosco. Prendiamo la via Torres che porta fino a fuori dall’abitato, e la seguiamo per circa un centinaio di metri, per arrivare a vedere, alla sinistra, il Campo polivalente Cobingiu di Ussassai.

Ussassai: campo polivalente Cobingiu: veduta dall’alto Ussassai: campo polivalente Cobingiu: Campo da Calcetto

All’interno del complesso sportivo si trova un Campo da Calcetto, con fondo in erba sintetica, dotato di tribune in grado di ospitare 150 spettatori, dove praticare le discipline del calcio e del calcetto, ossia calcio a cinque.

Il Cimitero di Ussassai

Ussassai-Muro di cinta e cancello di ingresso del Cimitero di UssassaiLa via don Giovanni Bosco prosegue per quasi un centinaio di metri, fino a sboccare sul viale Dante Alighieri. Prendiamo verso sinistra e seguiamo il viale Dante Alighieri verso est e poi, dopo una curva, verso sud, la strada che uscirà dall’abitato in direzione sud. Seguito il viale Dante Alighieri per circa duecentocinquanta metri, si vede, alla sinistra della strada, il muro di cinta ed il cancello di ingresso del Cimitero di Ussassai.

Visita dei dintorni di Ussassai

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Ussassai, sono stati portati alla luce i resti delle domus de janas di Cost ’er Gianas, Aurraci, Orgìa, e Perdobia; i resti di torri e strutture megalitiche a Taccu Addai e a pistolurci; i resti delle Tombe di giganti e capanne degli antichi villaggi; dei Nuraghi semplici Erzioni, Is Coccoronis, Mela, S’Omu ’e S’Orku, su Pissu ’e S’Abba, su Pissu ’e S’Urrei, Taccu Adda, Taccu Adda II; ed anche dei Nuraghi Arcu Addai, Nurasolu, su Casteddu, tutti di tipologia indefinita.

Il Campo Sportivo Comunale

Dal Municipio di Ussassai prendiamo verso sud la via Nazionale, che uscirà dall’abitato come SS198 di Seui e Lanusei in direzione di Seui. Percorsi due chilometri e seicento metri dal Municipio, prendiamo verso destra, seguendo le indicazioni per la chiesa campestre di San Salvatore, una strada Comunale che, in due chilometri ed ottocento metri, ci porta, in località Gennarcu, a vedere alla destra della strada il Campo Sportivo Comunale di Ussassai.

Ussassai: Campo Sportivo Comunale: ingresso Ussassai: Campo Sportivo Comunale: Campo da Calcio

Si tratta di un Campo da Calcio con fondo in terra battuta, dotato di tribune in grado di ospitare 250 spettatori. In questo campo gioca le sue partite casalinghe la squadra di calcio della Polisportiva Ussassai, che milita in Seconda Categoria, nel girone D della Sardegna.

La chiesa campestre del Santissimo Salvatore

Dei dintorni di Ussassai anticamente erano presenti tre Chiese campestri. La prima, la chiesa di San Sebastiano, dedicata a Santu Serbiestianu, sorgeva nella piana di Joni e veniva aperta il 20 agosto per la Festa che organizzavano i pastori, dei quali era il patrono, ma oggi non ne ne trovano neppure le tracce. La seconda, la chiesa di San Gerolamo, si trovava a circa sedici chilometri dall’abitato, nella località oggi conosciuta come Santu Gironi Ecciu, a breve distanza dal rio Abba Frida, ed in essa veniva celebrata la Festa nei giorni 28,29 e 30 settembre, con partecipazione di gran numero di fedeli, che vi giungevano anche dai paesi vicini, in particolare da Villanovatùlo, nonostante fosse lontana e isolata. Purtroppo, a seguito di uno smottamento del terreno, la chiesa è crollata nell’ottocento, e anche di questa si è persa ogni traccia. Per fortuna sono stati salvati un aspersorio in argento, l’acquasantiera ed il simulacro del Santo, che sono stati portati nella chiesa del Santo Salvatore, ossia di Santu Sarbadòri, l’unica tuttora esistente.

Ussassai-Veduta della chiesa campestre del Santissimo SalvatoreProseguendo dopo il Campo Sportivo Comunale per altri due chilometri e mezzo, arriviamo a vedere, alla sinistra della strada, la chiesa campestre del Santissimo Salvatore edificata in stile romano bizantino nel dodicesimo secolo, a 784 metri di quota, in località Trebigei, alle pendici nord orientali del monte Tacchixeddu, in una posizione panoramica. Forse per la sistemazione al suo interno dei due antichi pezzi, l’aspersorio e la sua statua, viene spesso chiamata con il nome di chiesa di San Girolamo, Santo assai venerato nel paese tanto che gli sono dedicati un fiume, una Stazione ferroviaria e un ponte, quello di Irtziòn. Viene festeggiato qui anche questo Santo, che ormai si è quasi appropriato del nome. Molti la chiamano erroneamente di San Salvatore, il che, almeno in Sardegna, farebbe pensare che sia intitolata a San Salvatore da Horta, mentre è dedicata al Santissimo Salvatore, cioè a Gesù Cristo, il redentore del mondo. Era la parrocchiale di un villaggio medievale abbandonato durante la dominazione spagnola, e, secondo la tradizione, sarebbe stata la sede vescovile della mitica diocesi di Miriensis Ecclesia, nominata da Giovanni Francesco Fara, fondata da uno dei 120 vescovi mandati in esilio in Sardegna nel quinto secolo dal re del Vandali Trasamondo, perché non accettavano le teorie eretiche del presbitero e teologo berbero Ario.

Ussassai: chiesa campestre del Santissimo Salvatore: veduta dall’alto del complesso Ussassai: chiesa campestre del Santissimo Salvatore: chiesa Ussassai: chiesa campestre del Santissimo Salvatore: veduta delle cumbessias dove alloggiavano i pellegrini Ussassai: chiesa campestre del Santissimo Salvatore: interno della chiesa

Ussassai: locandina della Festa del Santissimo SalvatoreLa chiesa è stata eretta in stile romanico bizantino, con influenze di architetture catalano aragonesi e spagnole. Costruita in materiale scisto e travertino locali, si presenta ad unica navata rettangolare con tetto a doppio spiovente, e due navate laterali con colonne ad arco, e con il tetto in stile sardo, con tegole di tipo sardo e travi in legno. Presso questa chiesa campestre si celebrano il 12 settembre ed i giorni successivi, la Festa del Santissimo Salvatore, ed il 30 settembre la Festa di San Girolamo, accompagnata dalla tradizionale Sagra campestre, che richiamano gli aspetti più tradizionali e religiosi nel corso di questi festeggiamenti. Intorno alla chiesa si vedono ancora le Cumbessias dove alloggiavano i pellegrini durante la novena per le feste che vi si svolgono.

Il parco Naturale di Niala

La zona è nota ai turisti soprattutto in quanto vicino a Ussassai, all’interno del Parco Naturale di Niala si può andare a cercare un pò di fresco dato che il bosco e l’acqua rendono il clima piacevole e camminare diventa facile. All’interno del parco si trova una meta di passaggio del Trenino Verde che attraversa il territorio transitando sopra un ponte di ferro che risale alla fine dell’ottocento, chiamato Ponte di San Girolamo, o anche Su Ponti ’e Irtzioni. Il ponte in ferro è stato costruito nel 1894, e, passato sopra di esso, dopo appena una cinquantina di metri, si può scendere alla Stazione ferroviaria di Niala, dove è presente un’area di sosta attrezzata, luogo ideale come base di partenza per visitare la foresta e godere di ospitalità nella adiacente struttura.

Ussassai: il parco Naturale di Niala Ussassai: il parco Naturale di Niala Ussassai: il parco Naturale di Niala Ussassai: il Ponte di San Girolamo detto anche su Ponti ’e Irtzioni

La Dtazione ferroviaria di Ussassai meta di passaggio del Trenino Verde

Ussassai: la Stazione ferroviaria di UssassaiLa Stazione ferroviaria di Ussassai è posta lungo la linea che collega Mandas con Arbatax. Le origini della stazione coincidono con quelle della ferrovia e risalgono alla fine dell’ottocento, periodo in cui la Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna porta avanti la costruzione delle linee a scartamento ridotto. Lo scalo viene inaugurato nel 1893, insieme al tronco ferroviario che da Gairo giunge nella stazione. I treni all’inizio collegano la stazione solo in direzione Arbatax, poi l’anno successivo viene aperto il tronco da Ussassai a Villanova Tulo. alla gestione SFSS nel 1921 subentra quella della Ferrovie Complementari della Sardegna, a cui segue nel 1989 la Ferrovie della Sardegna. Sotto questa amministrazione, l’intera viene destinata, dal 1997, all’impiego per il solo traffico turistico legato al Trenino Verde. Da allora la stazione, che dal 2010 è gestita dall’ARST, viene utilizzata quasi esclusivamente nel periodo estivo restando per il resto dell’anno sostanzialmente priva di traffico. Tuttavia, a causa del cattivo stato delle travate metalliche di alcuni ponti del tronco tre Seui e Gairo, la stazione è priva di traffico dal 2016.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, da Osini ci recheremo a visitare Gairo con i resti dell’abitato di Gairo Vecchio e con la visita dei dintorni dove si trova il monumento naturale Sa Perda ’e liana e la Marina di Gairo con le spiagge di su Sirboni e Coccorrocci.


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