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Villasimius famosa per gli incredibili colori del suo mare e la bellezza delle sue ampie spiagge


In questa tappa del nostro viaggio, concluderemo la visita della costiera del Campidano di Cagliari. Visiteremo dapprima il paese chiamato Villasimius con la sua costiera, una delle località turistiche più famose della Sardegna apprezzata soprattutto per i colori e la profondità del bellissimo mare e per la bellezza dei suoi oltre Trentacinque chilometri di spiagge. Vedremo, inoltre, il Capo Carbonara, con l’isola dei Cavoli e l’isola Serpentara.

Il Sarrabus nella regione storica del Sarrabus-Gerrei

Il Sarrabus-GerreiIl Sarrabus-Gerrei è la regione storica della Sardegna sud orientale che anticamente, come territorio, apparteneva al Giudicato di Càralis, alle Curatorie di Sarrabus, Colostrai e Gerrei. Il Sarrabus-Gerrei viene distinto nei due territori del Gerrei all’interno, caratterizzato dalla pastorizia, e del Sarrabus, verso la costa e verso sud, agricolo e turistico. Il territorio del Sarrabus confina a nord con il Salto di Quirra e il massiccio del Cardiga, a ovest con il Gerrei, a est con il mar Tirreno a sud con il massiccio di Sette Fratelli, il monte Arbu, il monte Minniminni e Capo Carbonara. I comuni del territorio del Sarrabus sono Burcei, Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius. Burcei si trova ai confini del Campidano di Cagliari con il Sarrabus, per cui da alcuni viene indicato come appartenente alla prima regione ma noi preferiamo attribuirlo alla seconda. Il territorio è occupato da punte come il massiccio dei Sette Fratelli, dalle quali si arriva rapidamente, attraverso valli boschive, a quote al livello del mare o con scarpate scoscese o con spiagge, stagni, piccole pianure alluvionali nelle quali si incontrano anche numerosi stagni di varia grandezza tra i quali il più importante è quello di Colostrai.

La costiera di Villasimius

Tutta la costiera da Cagliari a Villasimius ha ottenuto il riconoscimento di legambiente per la qualità delle acque di balneazione e l’efficienza dei servizi.

Quattro VeleNel 2017 Legambiente attore protagonista dell’ambientalismo italiano, con le rilevazioni effettuate dalla sua Goletta Verde, e con la collaborazione del Touring Club Italiano, ha assegnato il riconoscimento di 4 Vele al comprensorio del Golfo degli Angeli, del parco Molentargius e dell’area Marina Protetta di Capo Carbonara. I parametri considerati per l’assegnazione delle vele sono la qualità delle acque di balneazione, efficacia della raccolta differenziata dei rifiuti, la gestione delle risorse idriche, la presenza di aree pedonali, efficienza dei servizi, la valorizzazione del paesaggio e delle produzioni locali.

In viaggio verso Villasimius

Partiti da Cagliari, seguiamo la SP17 che ci porterà a visitare Villasimius. Passata in una Precedente tappa del nostro viaggio la costiera di Sinnai con l’insediamento turistico di Solanas, entriamo nel comune di Villasimius ed iniziamo la visita della sua costiera. Passata Solanas, la strada panoramica lungo la costa ci porta, dopo tre chilometri e ottocento metri, alla deviazione per il Promontorio di Capo Boi, che si trova a una diecina di chilometri da Villasimius, ed è sormontato dalla omonima torre, che appartiene, però ancora al territorio di Sinnai e che abbimo descritto nella tappa precedente del nostro viaggio. Sotto il promontorio di Capo Boi si trova una baia caratterizzata da una costa molto frastagliata, con piccole cale, spiaggette e piccole scogliere.

La frazione Porto Sa Ruxi con la baia di Porto Sa Ruxi e la sua spiaggia

Quasi tre chilometri più avanti, entriamo nella frazione Porto Sa Ruxi (altezza 25 metri, distanza in linea d’aria 5.10 chilometri sul livello del mare, abitanti 19), e qui troviamo un cartello che ci porta, dopo duecento metri di strada bianca un poco dissestata, alla piccola Baia di Porto Sa Ruxi, una delle poche in una posizione riparata dal maestrale. Nella stagione estiva si può entrare solo a piedi. Alle spalle del litorale si trova inoltre una bella macchia mediterranea e alberi di ginepro.

Villasimius: la costa verso la baia di Portu Sa RuxiQui, tra scogliere di granito, si sviluppa la lunga spiaggia di Porto Sa Ruxi una sorta di baia, caratterizzata da un arenile a tre arcate, con sabbia bianca finissima, protetta alle sue spalle da rocce basse e da una fitta macchia mediterranea. È formata da alcune suggestive spiaggette sabbiose, separate da tratti rocciosi e circondate da rocce e bei ginepri. L’arenile, di medie dimensioni, è caratterizzato dalla presenza di sabbia bianca e fine con anche grani grossi mista a scogli, e si affaccia su un mare trasparente, cristallino e di un tenue azzurro e verde, con bassi fondali. La spiaggia, dominata da dune di sabbia, è affollata in alta stagione.

Villasimius: la costa verso Portu Sa Ruxi Villasimius: la spiaggia di Portu Sa Ruxi Villasimius-Mare di Portu Sa Ruxi

Alle spalle della spiaggia, sul lato est dell’insenatura, si sviluppa il grosso complesso turistico demonimato, Complesso residenziale di Porto Sa Ruxi. Lungo la strada che porta da Porto Sa Ruxi a Campus, si trovano, sulla destra della strada, alcune piccole e belle spiaggette. Tra le altre, si trova la piccola spiaggia di Capo Boi, e, passato un promontorio, ad est di essa si trova la piccola spiaggia Piscadeddus. Il paesaggio è collinoso fino al mare e la vegetazione è bassa e cespugliosa.

La frazione Villaggio Mandorli con la spiaggia di Campus

La strada, proseguendo, supera il punto panoramico lungo la SP17, e si affaccia sul bellissimo golfo di Carbonara, che si stende da Capo Boi fino a Villasimius. A circa due chilometri e seicento metri da Porto Sa Ruxi, raggiungiamo la frazione Villaggio Mandorli (altezza 5 metri, distanza in linea d’aria 2.87 chilometri sul livello del mare, abitanti 28). Qui si trova una deviazione sulla destra che, in discesa, porta al parcheggio dietro alla bella e lunga spiaggia di Campus.

Villasimius: il golfo di Carbonara con la spiaggia di CampusPrima di raggiungere Villasimius troviamo la spiaggia di Campus. Situata alla foce di un piccolo fiume, tra canneti e macchia mediterranea che arrivano molto vicino alla riva, è ampia e lunga, fatta di morbida sabbia dorata che si immerge in un mare cristallino e trasparente con sfumature del verde e con fondali che digradano dolcemente verso il largo. Due piccoli promontori la chiudono e riparano. Affollata in alta stagione, è immersa tra canneti e macchia mediterranea, ed è il luogo ideale per chi ama fare lunghe passeggiate godendo comunque dei migliori comfort. Ben attrezzata, è il luogo ideale per famiglie con bambini e per bagnanti meno esperti che preferiscono nuotare vicino alla riva circondati da pesci multicolore. Perfetta anche per chi ama fare lunghe nuotate o passeggiate.

Villasimius: la spiaggia di Campus Villasimius: la spiaggia di Campus Villasimius: la spiaggia di Campus

Alle spalle della spiaggia di Campus si trovano diversi complessi turistici, tra i quali, proprio affacciato sulla spiaggia, il Cormoran residence Hotel, ed, alle sue spalle, il grande residence Mandorli.

Nella frazione Cruccuris troviamo la piccola chiesa campestre di Santa Maria

Lungo la SP17 che conduce dal villaggio Mandorli all’abitato di Villasimius, percorsi seicento meri arriviamo a un incrocio, che a sinistra porta, con la via del Melangolo, dopo seicento metri, alla frazione Cruccuris (altezza 15 metri, distanza in linea d’aria 0.39 chilometri sul livello del mare, abitanti 2).

All’incrocio, invece, prendendo alla destra la via Santa Maria, ci si dirige evrso la borgata Santa Maria. Proprio all’incrocio, un sentiero tutto a destra, tra l’arrivo della SP17 e la via Santa Maria, ci porta alla piccola chiesa campestre di Santa Maria.

Villasimius: chiesa campestre di Santa Maria Villasimius: chiesa campestre di Santa Maria: facciata Villasimius: chiesa campestre di Santa Maria: l’altare

L’8 settembre presso questa chiesa campestre si celebra la Festa di Santa Maria, che è la Festa più sentita dagli abitanti di Villasimius. Per questa occasione presso la parrocchiale si radunano Is traccas, i carri trainati da un giogo di buoi, seguiti dalla popolazione in costume tradizionale. Nel pomeriggio si svolge la processione verso la borgata di Santa Maria, in cui il simulasco della Santa viene condotta fra i campi in segno augurale per le piogge ed i raccolti. La Festa si chiude la domenica successiva con una suggestiva processione notturna di carri, cavalieri e gruppi folk in costume tradizionale che, partendo dalla chiesa campestre, si snoda tra le vie del centro prima di entrare nella chiesa parrocchiale. La Festa si conclude la sera con spettacoli all’aperto e fuochi pirotecnici.

Villasimius-Festa di Santa Maria Villasimius-Festa di Santa Maria Villasimius-Festa di Santa Maria

I resti delle terme romane di Santa Maria

Villasimius-resti delle Terme romane di Santa MariaGuardando la facciata della chiesa, alla sua destra si trovano i resti delle Terme romane di Santa Maria. Sul posto si possono ammirare ancora residui dell’antico edificio termale, oggi in parte ricoperto da vegetazione. E proprio in questa spianata, poco distante dalla chiesa, che è stata ritrovata un statua con le fattezze di una bella donna. Erroneamente ritenuta una immagine della Madonna, venne conservata a lungo all’interno della chiesa. Quando si comprese che in verità si trattava di un’opera di fattura romana posta a decoro delle antiche terme venne posizionata, come meritava, nel Museo Archeologico cittadino, dove ancora oggi è possibile ammirarla.

Raggiungiamo l’abitato di Villasimius sul margine settentrionale del promontorio di Capo Carbonara

Villasimius: veduta del Capo CarbonaraProseguendo la visita della costiera del Campidano, la SP17 ci porta, dopo circa un chilometro alla Tanca su Cordolino, che descriveremo più avanti. Proseguendo verso est, dopo settecento metri raggiungiamo il cartello segnaletico che indica l’ingresso nel paese chiamata Villasimius. Il paese si posiziona sul margine settentrionale del Promontorio granitico di Capo Carbonara che si allunga nel mare sino a raggiungere, alla sua estremità inferiore, appunto il Capo Carbonara. A sud del paese, una bella strada porta a visitare il promontorio, dalla cui estremità e si può ammirare l’isola dei Cavoli. E da questa strada, possiamo raggiungere le diverse spiagge che si sviluppano ai due lati del promontorio. Villasimius-area Marina protetta di Capo CarbonaraNel 1998 nel territorio di Villasimius è stata istituita l’Area Marina protetta di Capo Carbonara, che va da Capo Boi fino all’area antistante l’isola Serpentara. La sua superficie di quasi 86 chilometri quadrati è suddivisa in tre quadranti: A, B e C. Nell’area è vietata la pesca subacquea in tutti i quadranti. Nel quadrante A sono vietate la navigazione, l’accesso e la sosta con navi e unità da diporto di qualsiasi genere e tipo, la balneazione, la pesca sia professionale che sportiva con qualunque mezzo esercitata. Nel quadrante B sono vietati l’ancoraggio libero, l’ormeggio non regolamentato e la navigazione a motore. Nel quadrante C sono vietati l’ancoraggio libero e l’ormeggio non regolamentato.

Il comune chiamato Villasimius

Villasimius: veduta dell’abitato di VillasimiusVillasimius-Stemma del comuneIl comune chiamato Villasimius (pronuncia Villasimìus, nome in lingua sarda Crabonaxa, altezza metri 41 sul livello del mare, abitanti 3.685 al 31 dicembre 2021) è un pittoresco centro turistico sul mare, che si estende nella parte sud orientale della Provincia del Sud Sardegna, sulla costa. L’abitato è raggiungibile tramite la SS125 Orientale Sarda, che dista però da esso ben trentasei chilometri. Il territorio Comunale, classificato di collina, comprendente le isole amministrative di isola dei Cavoli, di Serpentara nonché l’area speciale stagno Nottèri, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, dato che si raggiungono i 725 metri di quota. È dalla fine degli anni sessanta del novecento il centro turistico più importante della Sardegna meridionale, meta degli appassionati di immersione, apprezzato soprattutto per i colori e la profondità del bellissimo mare e per la bellezza dei suoi Trentacinque chilometri di spiagge di sabbia bianca finissima, con scogli di granito grigio levigati dal mare.

Origine del nome

Il nome Villasimius, in uso fino dal 1862, è composto di Villa e dal nome del borgo Simius. Secondo il linguista Massimo Pittau sull’etimologia di quest'ultimo termine vi sono due teorie, entrambe riconducibili al latino Semus, nel senso di scemato ossia scomparso. La prima ipotesi potrebbe derivare dal fatto che, come altri centri costieri della Sardegna meridionale, il villaggio sarebbe stato abbandonato in seguito alle frequenti razzie dei Saraceni in epoca medievale. La seconda richiama invece l’aspetto idrografico dell’area, e farebbe riferimento alla siccità dei corsi d’acqua locali, in secca per buona parte dell’anno.

La sua economia

Comune rivierasco, di origine antica, con un’economia basata sulle tradizionali attività dell’agricoltura e della pastorizia, non della pesca nonostante la presenza del mare, affiancate da un buon sviluppo turistico. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, della pesca e della piscicoltura, dai materiali da costruzione, metalmeccanico, cantieristico, della gioielleria e oreficeria, della centrale elettrica ed edile. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi. Meta di turismo balneare, registra ogni anno un buon afflusso turistico grazie alla bellezza e alla varietà del paesaggio, con le lunghe spiagge e scogliere sottomarine, vero paradiso dei sub. Poco distante dal mare è possibile godere di un panorama di incomparabile bellezza, con il promontorio di Capo Carbonara all’orizzonte, l’isola dei Cavoli e lo scoglio di Is Piscadeddus. Sul massiccio dei Sette Fratelli e lungo i sentieri e i percorsi che si addentrano nelle foreste è possibile ammirare il cervo sardo, l’aquila e la volpe. Le strutture ricettive, che comprendono un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. In particolare, con strutture ricettive tra Hotel, residence e villaggi turistici, Villasimius è in grado di offrire circa 5.800 posti letto, e si arriva ad una ricettività di 7.000 persone.

Brevi cenni storici

Per la sua posizione strategica, il suo territorio è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniano le domus de janas, risalenti al periodo prenuragico, ed i resti di Nuraghi. I Fenici, che frequentano questa zona a partire dal settimo secolo avanti Cristo, vi costruiscono un Santuario, forse dedicato alla dea Astarte, che viene in seguito distrutto e incendiato dagli invasori punici intorno al 540 avanti Cristo. della successiva dominazione romana rimangono alcune tracce tra cui le terme, delle monete e una statua. Durante il medioevo, il villaggio di Carbonara, il cui nome deriva dall’intenso sfruttamento del carbone di legna, compare fin da documenti del tredicesimo secolo, appartiene al Giudicato di Càralis, facendo parte della curatoria del Campidano. nel 1258, alla caduta di questo Giudicato, passa sotto il controllo di Gherardo della Gherardesca e dei suoi eredi. Intorno al 1324 il territorio passa sotto il dominio aragonese, e viene infeudato alla potente famiglia dei Carroz, a cui appartiene fino a decadere e spopolarsi per le continue incursioni barbaresche, restando del tutto disabitata. Nel 1820, il marchese di Quirra dà in concessione al generale Incani il territorio di Carbonara, e quest'ultimo riesce a ricreare il centro abitato e, a sue spese, fa costruire una piccola chiesa. Il villaggio di Carbonara viene ripopolato, è dapprima frazione del vicino comune di Sinnai, per venire in seguito eretto nel 1838 a comune autonomo. Il paese viene riscattato agli ultimi feudatari, gli Osorio Marchesi di Quirra, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale e diviene un comune autonomo. Dal 1875 agli anni cinquanta del novecento si sviluppa anche l’estrazione di granito. Il 17 agosto 1862 viene cambiata la denominazione dello storico comune di Carbonara che prende in nuovo nome di Villasimius, ma non si conoscono le ragioni di tale decisione. Il turismo per villeggiatura estiva ha inizio dagli anni cinquanta del novecento, ma solo dopo gli anni sessanta si sviluppa come attività principale, facendo del luogo uno dei più frequentati della Sardegna e del Mediterraneo. Nel 2016 viene cambiata la Provincia alla quale appartiene, passando dalla Provincia di Cagliari alla nuova Provincia del Sud Sardegna.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Villasimius

Villasimius-Sfilata del Gruppo Folk di VillasimiusA Villasimius è attivo il Gruppo Folk Villasimius, nelle cui esibizioni è possibile ammirare il costume locale del paese. Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono a Villasimius si segnalano, a fine maggio, la Sagra de Sa Costedda; la seconda domenica di luglio, la Festa della Madonna del Naufrago; l’8 settembre, la Festa di Santa Maria nella piccola chiesa campestre a lei dedicata; il 24 ottobre, la Festa di San Raffaele, che è la Festa patronale del paese.

La Sagra de Sa Costedda

Villasimius: locandina della Sagra de Sa CosteddaNon solo mare ma tradizione e ricette tramandate da generazioni che ancor oggi non mancano nelle tavole dei villasimiesi. Una delle più importanti ricette di Villasimius è la costedda, ossia Sa costedda in lingua sarda, una tipica focaccia locale a base di pomodori freschi o cipolle. Questo tipo di focaccia è poco conosciuta, se non addirittura assente, negli altri territori sardi. L’origine della costedda è sconosciuta, ma è possibile che sia stata diffusa dalle donne villasimiesi agli inizi del novecento. Ogni anno, a fine maggio, a Villasimius si tiene la Sagra de Sa Costedda, durante la quale è possibile degustare questa tipica specialità locale, con i suoi sapori ricchi di storia e sapienza delle mamme e nonne che per l’occasione sono liete di presentare gli antichi metodi lavorazione immutati nel tempo.

Visita del centro di Villasimius

L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra l’andamento altimetrico tipico delle località collinari. Entriamo nell’abitato da ovest provenendo da Cagliari con la SP17 che, passato il cartello segnaletico che indica l’ingresso nell’abitato, assume il nome di via Cagliari. Percorsi poco più di seicento metri, la via Cagliari Fa una leggera curva a Destra e diventa La via Umberto I, che è la via principale di Villasimius, lungo la quale si sviluppa il cuore del suo centro storico.

Il Museo Archeologico di Villasimius

Villasimius-Museo Archeologico di VillasimiusPercorsi cinquecento metri verso sud lungo la via Umberto I, prendiamo a destra la via Aventino Frau, lungo la quale, al civico numero 5, alla sinistra, si trova l’edicio che ospita il Museo Archeologico di Villasimius. ll Museo ha sede in una casa rurale dell’ottocento rstaurata, ed è importante visitarlo perché al suo interno raccoglie le testimonianze archeologiche rinvenute nel territorio di Villasimius, reperti che vanno dall’età nuragica all’età medievale. Il Museo è diviso in quattro sale tematiche, che sono la sala del territorio, la sala del mare, la sala del Santuario di Cuccureddus e la sala del relitto. La maggior parte dei reperti proviene dagli scavi del colle di Cuccureddus. Altri reperti provengono dai numerosi relitti di imbarcazioni naufragate nel tratto di mare tra l’isola dei Cavoli e Capo Carbonara, che costituiva un passaggio obbligato per le rotte commerciali.

Villasimius-Museo Archeologico di Villasimius: ingresso Villasimius-Museo Archeologico di Villasimius: sala interna Villasimius-Museo Archeologico di Villasimius: sala interna

La chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo

Villasimius: la piazza Giovanni XXIII nota come piazza della chiesaAltri centocinquanta metri verso sud lungo la via Umberto I e troviamo, alla sinistra, una piazzetta del centro di Villasimius chiamata piazza Giovanni XXIII, più nota come piazza chiesa, nella quale si trova la chiesa di San Raffaele Arcangelo patrono di Villasimius, eretta come parrocchia nel 1820. Questa chiesa, edificata a partire dagli anni cinquanta del novecento, risulta di forte impatto visivo, grazie alla sua mastodontica facciata preceduta da una breve scalinata. Ad alleggerire la struttura architettonica vi è un ampio portale ligneo d’ingresso, sormontato da una finestra rettangolare suddivisa da elementi verticali che gli conferiscono movimento. Internamente si presenta a una sola navata con copertura cementizia e transetto semicircolare, e con un abside di forma poligonale. Particolarità della costruzione è la presenza di una cupola che sovrasta il presbiterio, al punto d’incontro tra la navata centrale e il transetto. Assai particolare è anche il campanile della chiesa che si presenta con una forma rettangolare insolita, la cui sommità è contraddistinta da una doppia griglia che racchiude al suo interno la campana. All’interno si trova la statua di marmo, di epoca romana, rinvenuta nel complesso termale viciino alla chiesa campestre di Santa Maria. Importante è anche ciò che si trova all’ingresso della chiesa, dove, su di una base di granito, è collocata una copia esatta della Madonna del Naufragio che si trova nei fondali del mare, davanti all’isola dei Cavoli.

Villasimius: chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo Villasimius: chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo: facciata Villasimius: chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo: l’altare maggiore Villasimius: chiesa parrocchiale di San Raffaele Arcangelo: la statua di San Raffaele

A Villasimius ogni anno, il 24 ottobre ed i giorni vicini, si festeggia il Santo patrono di Villasimius nella Festa di San Raffaele Arcangelo. Anche per questa ricorrenza degustazioni, sfilate di carri, musiche e balli tradizionali fanno da cornice ai riti religiosi.

Villasimius-Festa di San Raffaele Arcangelo Villasimius-Festa di San Raffaele Arcangelo Villasimius-Festa di San Raffaele Arcangelo

La piazza Antonio Gramsci con il Municipio e la piazza Generale Incani

La via Umberto I è impreziosita da due piazze intorno alla quale si concentra la vita del paese, ossia la piazza Antonio Gramsci e la piazza Generale Incani. Percorse poche decine di metri lungo la via Umberto I verso sud dalla piazza della chiesa, si vede, alla sinistra della strada, la Piazza Antonio Gramsci una bella piazza alberata con al suo interno belle fontane.

Villasimius: veduta della piazza Antonio Gramsci Villasimius: veduta della piazza Antonio Gramsci

Villasimius: il Municipio di VillasimiusAl civico numero 10 della piazza Antonio Gramsci, proprio di fronte alla via Umberto I, è presente l’edificio nel quale si trova il Municipio di Villasimius, che ospita la sua sede e gli uffici in grado di fornire i loro servizi ai cittadini. Presso il comune di Villasimius, si può, inoltre, anche visitare il Centro Internazionale di Sperimentazione delle Arti Visive, creato nel 1982 dall’artista e saggista Tonino Casula insieme al pittore Gaetano Brundu, il quale, grazie all’entusiastica partecipazione di molti artisti europei, conta oggi la presenza di numerose opere d’arte.

Percorse ancora poche decine di metri lungo la via Umberto I verso sud, se vede, alla sinistra della strada, la centralissima Piazza Generale Incani un’altra bella piazza nella quale si svolge la passeggiata dei turisti per gustare cibi e bevande nei numerosi esercizi commeciali presenti.

Villasimius: veduta della piazza Generale Incani Villasimius: veduta della piazza Generale Incani

Superate le piazze, la via Umberto I prosegue mutando il suo nome che diventa via del Mare, probabilmente perché chi ha al pazienza di percorrerla per intero, a piedi o in bici, raggiungerà direttamente il mare e la spiaggia di Simius.

Gli impianti sportivi comunali in localtà Is casas

Lungo la via Umberto I, passata la piazza Antonio Gramsci, prima dia rrivare alla piazza Generale Incani, prendiamo a sinistra la via Vittorio Emanuele II, la seguiamo per seicento metri, fino a che questa strada sbocca sulla via Vincenzo Bellini, la quale, passato sotto un viadotto, arriva a una rotonda, dove prendiamo la seconda uscita, che ci porta, in località Is casas, all’ingresso degli impianti sportivi comunali di Villasimius, che sono destiti dall’Amministrazione Comunale.

Villasimius: impianti sportivi comunali: ingresso Villasimius: impianti sportivi comunali: Campo da Calcio Villasimius: impianti sportivi comunali: uno dei campi da Calcetto ossia da Calcio a cinque

All’interno di questi impianti sportivi, si trova un Campo da Calcio, con fondo in erba, dotato di tribune in grado di ospitare 1000 spettatori, nel quale gioca le sue partite casalinghe la squadra della Associazione Sportiva Dilettantesca Villasimius, che milita in Prima Categoria, nel girone A della Sardegna. Sono presenti, inoltre, due Campi da Calcetto, ossia da Calcio a cinque, con fonco in erba sintetica, i quali non sono dotati di tribune.

La piazza Margherita Hack dove si svolgono manifestazioni ed eventi

Villasimius: la piazza Margherita Hack con lo spazio per gli eventiDopo aver passato la piazza Generale Incani, la via Umberto I prosegue diventando la via del Mare, e continua a dirigersi verso sud. Percorso un centinaio di metri, si vede alla sinistra della strada la Piazza Margherita Hack all’interno della quale si trova quello che un tempo era un campo di pallacanestro, ed ora è uno spazio aperto, nel quale viene allestito un palco sul quale si esibiscono gli artisti durante manifestazioni ed eventi di diverso genere, che vengono svolti in questo spazio.

La Palestra della Scuola Media della via del Mare

Subito dopo la piazza Margherita Hack, continuiamo lungo la via del Mare, ed al primo portone sulla sinistra, al civico numero 17, si trova l’ingresso della Scuola Media di via del Mare, nella quale si trova la Palestra della Scuola Media, che è destita dall’Amministrazione Comunale, e che si affaccia sulla retrostante via Giuseppe Mazzini. In questa Palestra si praticano le discipline della pallacanestro, pallavolo, ed attività ginnico motorie.

Villasimius: il Palestra di via del Mare: veduta dalla via Giuseppe Mazzini Villasimius: il Palestra di via del Mare: interno

L’Hotel su Sergenti con il ristorante le Grill

Proseguendo lungo la via del Mare, a duecentocinquanta metri dalla piazza Margherita Hack, si arriva a una rotonda, dove leggermente verso destra continua la via del Mare, mentre leggermente verso sinistra parte il viale Giacomo Matteotti, che uscirà dall’abitato e porterà in direzione della spiaggia di Simius, sul lato orientale del promontorio di Capo Carbonara, sulla costa verso punta Is Molentis. All’inizio del viale Giacomo Matteotti, prima di uscire dall’abitato, al civico numero 15, alla sinistra della strada, si trova l’Hotel Su Sergenti con il ristorante Le Grill.

Villasimius-Hotel su Sergenti con il ristorante le GrillA Villasimius, al civico numero 15 del viale Giacomo Matteotti, si trova l’Hotel Su Sergenti un grazioso boutique Hotel, con importante ristorante Le Grill un locale specializzato nella cucina di pesce e frutti di mare in ambiente mediterraneo. È davvero molto piacevole aspettare il tramonto seduti nel dehors a bordo piscina del Grill, e non ci si deve far ingannare dal fatto che sia il ristorante di un albergo, dato che il servizio e la cucina a base di pesce sono senz'altro all’altezza della scelta. Il ristorante è aperto solo a cena, ed è consigliata la prenotazione.

L’Anfiteatro Comunale ed il Cimitero di Villasimius

A duecentocinquanta metri dalla piazza Margherita Hack, arrivati alla rotonda, continuiamo leggermente verso destra lungo la prosecuzione della via del Mare, che uscirà dall’abitato e porterà in direzione della Marina di Villasimius. Proseguendo per poco meno di trecento metri, arriamo a vedere alla destra della strada l’ingresso del nuovo Anfiteatro Comunale. alla sinistra della strada, una cinquantina di metri più avanti, parte la via dei Cipressi, lungo la qiale si trova l’ingresso del Cimitero di Villasimius.

Villasimius-Anfiteatro Comunale: ingresso Villasimius-Anfiteatro Comunale: veduta dell’anfiteatro Villasimius: veduta del Cimitero Comunale

Visita dei dintorni di Villasimius

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Villasimius, sono stati portati alla luce i resti della Tomba di giganti Giardoni; ed anche dei Nuraghi Accu Is Traias, Accu Sa Pira, Baccu ’e Gattus, Campulongu, Cixilianu, Cruccuris, Cuccureddus I, Cuccureddus II, Giardoni, Molentis, S’Argalla I, S’Argalla II, tutti di tipologia indefinita.

La zona industriale di Villasimius

Dal centro del paese, prendiamo la via Umberto I che seguiamo verso nord, dove, dopo duecentocinquanta metri, diventa il viale dei Carrubi, il quale, in circa un chilometro, ci porta nell’Area industriale che si sviluppa a nord dell’abitato, dove si trovano diverse strutture turistiche.

La frazione Tanca su Cordolino

Dal centro di Villasimius, prendiamo verso ovest la SP17 e raggiungiamo la frazione Tanca su Cordolino (altezza 14 metri, distanza in linea d’aria 1.64 chilometri sul livello del mare, abitanti 11).

Arrivati dal centro di Villasimius nella frazione Tanca su Cordolino, passata la deviazione a sinistra con le indicazioni per il Porto Turistico e la spiaggia di Campulongu, prendiamo la prima strada a destra che, in un centinaio di metri, ci porta agli impianti sportivi di Cordolino Bleu che sono destiti dall’Amministrazione Comunale di Villasimius. All’interno di questo complesso, si trovano un Campo da Calcetto, ossia da Calcio a cinque, ed un Campo da Tennis, che non sono dotati di tribune.

Villasimius-Tanca su Cordolino: ingresso impianti sportivi Villasimius-Tanca su Cordolino: impianti sportivi Campo da Calcetto ossia da Calcio a cinque Villasimius-Tanca su Cordolino: impianti sportivi Campo da Tennis

Raggiungiamo resti degli insediamenti di Cuccureddus

Arrivati dal centro di Villasimius nella frazione Tanca su Cordolino, seguendo le indicazioni per il Porto Turistico e la spiaggia di Campulongu, prendiamo a sinistra la via della Aquile, che si dirige verso il mare. La seguiamo per poco più di ottocento metri, poi prendiamo una strada bianca a destra, dopo un centinaio di metri svoltiamo a sinistra, e, dopo altri centocinquanta metri, a destra, seguiamo la strada che sale sulla collina di una cinquantina di metri di altezza, dove, dopo circa un chilometro, si raggiunge l’area archeologica di Cuccureddus.

Villasimius-resti dell’insediamento fenicio e poi romano di CuccureddusI resti dell’Insediamento fenicio di Cuccureddus si trovano dislocati su quattro colline vicinissime alla spiaggia, in prossimità della foce del rio Foxi, che allora era navigabile, e sono accessibili anche direttamente dalla sottostante spiaggia di Campus, attraverso due scalinate che si inerpicano sui fianchi della prima delle quattro colline che costituiscono il complesso archeologico. I resti Fenici più antichi, dell’ottavo secolo avanti Cristo, sono ubicati sulla collina più bassa, dove si trovano i ruderi del tempio di Asthart. Il tempio era il luogo più importante dell’insediamento, che era principalmente un porto ed un emporio commerciale, luogo di sosta e di scambi economici e culturali. Il centro fenicio è stato in seguito incendiato e completamente distrutto dai Cartaginesi, nel 540 avanti Cristo. Per circa 300 anni la zona è rimasta abbandonata, poi dal 238 avanti Cristo viene occupata dai Romani, che realizzano l’Insediamento romano ricostruendo alcuni edifici tra cui il tempio, che viene da loro dedicato a Giunone. La zona è frequentata sino al quarto secolo dopo Cristo.

Villasimius-resti del Nuraghe Cuccureddus ISulla collina che conserva i resti dell’insediamento fenicio, sono presenti i resti di due Nuraghi. Si tratta dei resti del Nuraghe Cuccureddus I un Nuraghe di tipologia indefinita, che si trova all’interno della collina a 22 metri di altezza. È un interessante Nuraghe a tancato, posto sulla cima del promontorio che domina il tratto di costa, di grande pregio paesaggistico, immerso in una fitta vegetazione. E, a quattrocento metri di distanza, si trovano i resti del Nuraghe Cuccureddus II anch’esso di tipologia indefinita, che si trova quasi sulla costa, sulla sommità di una collina si affaccia sulla costa, all’altezza di 73 metri. Entrambe le strutture sono ricoperte di vegetazione, gli interni sono pieni di arbusti.

Lungo il lato occidentale del promontorio di Capo Carbonara la spiaggia di Cuccureddus

Iniziamo ora la visita delle spiagge che si affacciano sulla costa del promontorio granitico di Capo Carbonara partendo da quelle sul suo lato occidentale, partendo da nord verso sud. Dala spiaggia di Campus procedendo verso est, passata il promontorio sopra il quale è stato edificato il Nuraghe Cuccureddus II, arriva ad una piccola insenatura, accessibile solo alle barche, nella quale è presente la spiaggia di Cuccureddus. La si può raggiungere dalla frazione Tanca su Cordolino prendendo la via delle Aquile, la seguiamo per poco più di ottocento metri, poi prendiamo una strada bianca a destra, dopo un centinaio di metri svoltiamo a sinistra, e seguiamo la strada fino al termine della strada bianca, da dove dobbiamo procedere a piedi lungo i sentieri. La spiaggia di Cuccureddus è più facilmente raggiungibile via mare, ad esempio sfruttando le piccole imbarcazioni che è possibile noleggiare nella vicina spiaggia di Campus.

Villasimius-Spiaggia di CuccuredduLa spiaggia di Cuccureddus è lunga poco meno di Duecentodieci metri, caratterizzata dalla presenza di un arenile composto da sabbia bianca, a grana finissima, bagnato da un bellissimo mare turchese, che sfuma nell’azzurro intenso man mano che il fondale diventa sempre più profondo. Completamente priva di servizi e strutture ricettive, è delimitata da una fitta e rigogliosa macchia mediterranea che fa da cornice anche all’area archeologica. Per la sua lontananza dal centro abitato, questa deliziosa Cala è adatta soprattutto a chiunque desideri trascorrere dei momenti in totale relax, magari a bordo della propria barca, dato che, grazie alla sua inaccessibilità, si raggiunge quasi esclusivamente dal mare.

La frazione Campulongu con la sua spiaggia

Proseguendo lungo la via delle Aquile, a un chilometro da dove avevamo trovato la deviazione in una strada bianca a destra, svoltiamo in una strada parzialmente a traffico limitato, che ci porta all’interno della frazione Campulongu (altezza 4 metri, distanza in linea d’aria 1.73 chilometri sul livello del mare, abitanti 11), che però viene solitamente raggiunta partendo dal centro di Villasimius, senza passare per la frazione Tanca su Cordolino. Uscendo, infatti, da Villasimius lungo la via del Mare, arrivati alla rotonda, continuiamo leggermente sulla destra lungo la continuazione della via del Mare, che, passati l’Anfiteatro ed il Cimitero, diventa via degli Oleandri. Continuando su via Degli Oleandri, dopo un chilometro e duecento metri arriviamo a uno svincolo dove svoltiamo a destra e prendiamo la via delle Aquile, la seguiamo per novecento metri, poi svoltiamo a sinistra nella strada parzialmente a traffico limitato, che ci porta all’interno della frazione. Qui si trovano i complessi residenziali ed abitativi di Campulongu. Dopo un breve tratto, in corrispondenza del villaggio turistico, una deviazione non segnalata porta ad un parcheggio, dal quale si può accedere alla spiaggia di campolongu.

Villasimius: veduta della spiaggia di CampulonguDietro i complessi di Campulongu, troviamo la spiaggia di Campulongu costituita da un arenile di medie dimensioni, di sabbia bianco grigia finissima, che si affaccia su un cristallino dai colori tra il verde smeraldo e il turchese, con un fondale basso e sabbioso. La spiaggia di Campulongu è racchiusa a nord da un promontorio roccioso caratterizzato da piccole calette di ciottoli, mentre a sud è delimitata dalla scogliera che la separa dalla spiaggia del Riso. Alle spalle della spiaggia è presente una grande pineta e macchia mediterranea, che contornano di verde la bellissima spiaggia di Campulongu. La spiaggia è affollata in alta stagione.

Villasimius: accesso alla spiaggia di Campulongu Villasimius: la spiaggia di Campulongu Villasimius: la spiaggia di Campulongu Villasimius: sul mare di Campulongu

Nelle vicinanze è presente un Hotel, situato quasi a ridosso della spiaggia e un punto ristoro proprio sull’arenile. Vi è la possibilità di affittare ombrelloni, sdrai e lettini. A pochi minuti di macchina, è situato il porticciolo turistico.

La spiaggia del Riso

Uscendo da Villasimius lungo la via del Mare, arrivati alla rotonda, continuiamo leggermente sulla destra lungo la continuazione della via del Mare, che, passati l’Anfiteatro ed il Cimitero, diventa via degli Oleandri. Continuando su via Degli Oleandri, dopo un chilometro e duecento metri evitiamo la deviazione per campolongu, proseguiamo altri quattrocento metri e prendiamo un’altra deviazione sulla destra, con le indicazione per il campeggio, che porta a un posteggio, a pagamento in alta stagione, non lontano dalle banchine del porto.

Vicino al campeggio, si vede l’ingresso degli impianti sportivi del campeggio. All’interno di questo complesso sportivo si trova un Campo da Calcetto, ossia da Calcio a cinque, dotato di tribune in grado di ospitare 180 spettatori, ed un Campo da Tennis, che sono destiti dall’Amministrazione Comunale di Villasimius.

Villasimius-Spiaggia del Riso: ingresso impianti sportivi Villasimius-Spiaggia del Riso: impianti sportivi Campo da Calcetto ossia da Calcio a cinque Villasimius-Spiaggia del Riso: impianti sportivi Campo da Tennis

Subito di fronte al parcheggio, a nord del porto, si sviluppa la bellissima spiaggia del Riso, alla quale è anche possibile accedere dall’estremo meridionale della spiaggia di campolongu, passando sulle scogliere affioranti.

Villasimius: veduta della spiaggia del RisoLa spiaggia del Riso è forse la più famosa delle spiagge di Villasimius. L’arenile, di piccole dimensioni, deve il suo nome ai particolari granelli di sabbia che la caratterizzano, minuscoli sassolini, ossia grani di quarzo traslucidi, levigati dal mare che li ha resi simili a bianchissimi chicchi di riso. Il mare si presenta cristallino, col fondale basso e sabbioso, dai colori tra il verde smeraldo e l’azzurro. Lo scenario è particolarmente interessante grazie anche alla presenza di scogli in acqua. Piuttosto affollata durante i mesi estivi in alta stagione, è mediamente esposta ai venti.

Villasimius: veduta della spiaggia del Riso Villasimius: la spiaggia del Riso Villasimius: la spiaggia del Riso Villasimius: granelli di sabbia sulla spiaggia del Riso

Sulla spiaggia c'è la possibilità di affittare lettini, ombrelloni, pedalò, e c'è la presenza di punti ristoro, ristoranti, camping e alberghi nelle immediate vicinanze. La spiaggia del Riso è stata molto danneggiata dall’ampliamento del porto, ma si ipotizza di ricostruirla, utilizzando la stessa sabbia granitica che ne costituisce l’arenile.

Il porticciolo turistico

Villasimius: il porto turisticoSubito dopo la spiaggia del Riso, troviamo il Porticciolo turistico di recente costruzione, in grado di ospitare sino a 750 imbarcazioni, con tutti i più importanti servizi in banchina, ben riparato. È consigliabile per i natanti in sosta, prima di lasciare la Sardegna, per le rotte verso il sud o il nord del Mediterraneo. Tutti i posti barca sono forniti di acqua e di energia elettrica, l’impianto per il rifornimento di carburante è aperto tutti i giorni. Il cantiere nautico presente offre assistenza e rimessaggio durante tutto l’anno ad imbarcazioni fino a 20 metri di lunghezza.

Villasimius: il porto turistico Villasimius: il porto turistico

All’interno dell’area dell’area portuale è inoltre presente un centro servizi che ospita numerose attività commerciali. Durante la stagione estiva una navetta assicura i collegamenti con il paese e le più belle spiagge della zona con partenze da e per il porto ogni 20 minuti circa.

La spiaggia della fortezza Vecchia

Appena passato il Porticciolo turistico, dopo la curva, sulla destra si trova una piccola rotonda, alla quale c'è l’inizio di una strada sterrata, che prendiamo, poi svoltiamo subito su una deviazione sterrata sulla destra, che ci porta ad una piccola e suggestiva insenatura sabbiosa, che è impreziosita anche da una bella scogliera . L’insenatura, cinta alle sue spalle da una florida vegetazione, è chiusa a nord dalle strutture portuali, ed a sud da un promontorio sul quale sorge la fortezza Vecchia.

Villasimius: veduta della spiaggia della fortezza VecchiaAttraverso un piccolo sentiero, è possibile raggiungere la piccola spiaggia della fortezza Vecchia. Si tratta di un piccolo arenile sovrastato dalla fortezza Veccchia, con una particolare conformazione a mezza luna, caratterizzato da sabbia bianca dorata non finissima, che si affaccia su un mare dalle meravigliose gradazioni di colore tra il verde chiaro e l’azzurro, con la presenza di qualche scoglio. Il fondale e basso e per lo più sabbioso. La spiaggia è ben riparata dal vento di maestrale, grazie a una sorta di parete naturale di terra, posta alle sue spalle, ed al promontorio posto alla sua sinistra. Nella piccola spiaggia non è presente alcun tipo di servizi.

Villasimius: la fortezza VecchiaSul promontorio che chiude a sud l’insenature, si trova, a un’altezza di circa 15 metri sul livello del mare, l’imponente Fortezza Vecchia un’antica fortezza costiera edificata in epoca spagnola, affacciata sul mare, che si raggiunge agevolmente dal porticciolo di Villasimius. realizzata nell’ottocento e successivamente ampliata, si compone di pietrame granitico, ed ha una struttura a stella con copertura piana. Vi è addossato un muro di recinzione in pietra, anche questo, parte della fortificazione. La torre viene oggi utilizzata per mostre e rappresentazioni culturali. D ’estate è aperta tutti i giorni eccetto il giovedì, mentre d’inverno apre solo il sabato e la domenica.

La Cala Tramazzu con la spiaggia di Santo Stefano e l’isolotto di Santo Stefano

Appena passato il Porticciolo turistico, proseguiamo lungo la strada, che ora assume il nome di via Capo Carbonara, per ottocentocinquanta metri, poi, dopo la curva, seguendo le indicazioni per l’Hotel Cala Caterina, prendiamo una devizione sulla destra che, in circa trecento metri, ci porta a un bivio. Qui prendiamo la devisazione sulla destra che, in centocinquanta metri, ci porta a una piccola rotonda, alla quale c'è l’inizio di una strada sterrata, che prendiamo seguendo il suo naturale percorso fino ad arrivare nei pressi della spiaggia situata al centro della Cala Tramazzu. Qui è possibile lasciare l’auto e procedere a piedi. La spiaggia e situata a nord delle notevoli lottizzazioni di Cala Caterina.

Villasimius: veduta della spiaggia di Santo Stefano chiamata anche spiaggia di Cala TramazzuLa spiaggia di Santo Stefano, Chiamata anche spiaggia di Cala Tramazzu, ha una forma ad arco, ed e ben riparato dal vento di maestrale, grazie alla presenza di una sorta di scogliera che si trova alle sue spalle. L’arenile e caratterizzato da sabbia bianca non finissima, di un colore bianco dorato, che si affaccia su un’acqua cristallina con dei colori cangianti tra il turchese, il verde e l’azzurro. Sono presenti ciottoli nella parte iniziale del fondale, e sono disseminati grandi massi lungo tutta la spiaggia e in acqua, che lo rendono davvero suggestivo. Sono presenti anche piccole cale rocciose, nella parte nord, dove il vento e completamente assente. Attualmente non e presente nessun servizio sulla spiaggia.

Villasimius: l’isolotto vulcanico di Santo StefanoProprio davanti alla spiaggia di Santo Stefano, situata nel mare all’interno della Cala Tramazzu, si solleva dal mare il piccolo Isolotto vulcanico di Santo Stefano un’isolotto poco più di un grosso scoglio, con una altezza di tredici metri sull’acqua. Per raggiungerlo, invece che a nuoto, è meglio recarvisi con una piccola imbarcazione o con un gommone, tenendo presente che, invece, le barche a vela non passano tra l’isolotto di Santo Stefano e la terraferma a causa dei bassi fondali.

La Cala Caterina con la sua spiaggia

Presa la via Capo Carbonara, la seguiamo per ottocentocinquanta metri, poi, dopo la curva, seguendo le indicazioni per l’Hotel Cala Caterina, prendiamo una devizione sulla destra che, in circa trecento metri, ci porta a un bivio. Qui proseguiamo dritti, e la strada, che costeggia villette private, ci porta all’interno della frazione Cala Caterina (altezza 14 metri, distanza in linea d’aria 3.89 chilometri sul livello del mare, abitanti 20), con le sue notevoli lottizzazioni. All’interno della frazione si trova l’Importante Hotel Cala Caterina, che ha un accesso diretto alla sottostante spiaggai di Cala Caterina.

Villasimius: veduta aerea dell’Hotel Cala CaterinaPerfetta per una vacanza di silenzio e relax, nella semplice eleganza dell’isola, l’Hotel Cala Caterina è ospitato in una bella costruzione ad arco in colori Castello che si ripetono anche all’interno. La camere osptano spazi di ampio respiro con patio privato sul giardino al piano terra, e terrazzo privato con vista straordinaria al primo piano, arredate nel tipico stile isolano, con cura ed eleganza. Discreta l’offerta beauty farm con gazebo per i massaggi all’aperto. Rivolta verso il giardino, davvero molto bello e sconfinante nella spiaggia, la raffinata sala ristorante, dove si offre un’ampia varietà gastronomica, che parte dai sapori della tradizione isolana, per finire con le migliori selezioni di cucina internazionale.

A sud delll’Hotel, sulla costa, si apre la Baia di Cala Caterina, una insenatura suddivisa in diverse calette, con rocce di granito che in riva diventa rosa pallido per il colore del granito eroso dal mare. Al centro della baia si trova la spiaggia di Cala Caterina, con una parte riservata ai clienti dell’Hotel.

Villasimius: veduta della spiaggia di Cala CaterinaAll’interno della baia si trova la spiaggia di Cala Caterina l’ultima insenatura sul lato occidentale del promontorio prima di arrivare, dopo la punta Santa Caterina, al Capo Carbonara. Si tratta di una piccola spiaggia di sabbia bianca finissima, affacciata su un mare di un colore verde smeraldo intenso ed e cristallino, che si presenta con un fondale basso e sabbioso. In mezzo a scogli e sassi, la spiaggia è godibile anche dal prato adiacente, attrezzata di sdraio ed ombrelloni, previa disponibilità dell’Hotel.

Villasimius: la spiaggia di Santa Caterina Villasimius: la spiaggia di Santa Caterina Villasimius: la spiaggia di Santa Caterina Villasimius: la spiaggia di Santa Caterina Villasimius: la spiaggia di Santa Caterina

La Torre di Cala Caterina che è oggi scomparsa, si trovava un tempo nella località omonima, forse sulla punta Santo Stefano, nel capo di Carbonara.

Raggiungiamo il Capo Carbonara e visiteremo la Cala Burroni con la sua spiaggia

Villasimius: il Semaforo di Capo CarbonaraLa via Capo Carbonara, passata la deviazione per la frazione Cala Caterina, termina dopo poco più di cinquecento metri a una rotonda, dove si trova il Punto Panoramico di Capo Carbonara dal quale è possibile ammirare tutti i dintorni. Sul promontorio si trova il Semaforo di Capo Carbonara, che non è un faro antico, anzi è fra i più moderni, dato che ha iniziato ad operare nel 1917. Vicino alla torre si trova una grande costruzione scura, con una torretta, che fungeva da alloggio per i Guardiani del faro, fino a che non è stato automatizzato. Presso il Semaforo è stata realizzata una Stazione Meteorologica dell’Aeronautica Militare, che, oltre a rilevare i dati relativi a temperatura, precipitazioni, pressione atmosferica, umidità relativa, direzione e velocità del vento, è collegata ad una boa, situata nell’antistante settore ovest del Mar Tirreno meridionale, grazie alla quale è possibile osservare lo stato del mare, l’altezza dell’onda marina, la direzione dell’onda stessa, oltre alla lunghezza e all’altezza dell’onda morta.

Proseguendo fino alla rotonda che si posiziona al termine della strada verso Capo Carbonara, subito prima di arrivare alla piazzola panoramica dove la strada finisce, prendiamo la strada sterrata sulla destra, poi deviamo da questa in una sterrata sulla destra e ci dirigiamo verso il faro di Capo Carbonara, da cui si gode un’ottima visuale della costa. Procedendo a piedi verso la spiaggia, possibilmente con l’uso di scarpe adeguate, e facendo particolare attenzione per via della conformazione del territorio, arriviamo alla Cala Burroni, una caletta rocciosa posta all’estremità sud occidentale della Sardegna, nella zona dI Capo Carbonara.

Villasimius: veduta della spiaggia di Cala BurroniNella Cala Burroni si trova la spiaggia di Cala Burroni un arenile formato interamente da rocce, massi e ciottoli, che si affaccia su un mare di un verde scuro, molto profondo ma anche molto trasparente, ricco di pesci, che trovano dimora tra i tanti anfratti presenti di diverse dimesioni e diversa colorazione. La spiaggia è ben riparata dal vento di maestrale, ma non e proprio l’ideale per sdraiarsi al sole, ed è consigliata per lo snorkeling. Non e presente nessun tipo di servizio in questa cala.

Alle spalle di questa cala, con la sua spiaggia, si eleva il promontorio di Capo Carbonara, immerso nel verde della macchia mediterranea.

Di fronte al Capo Carbonara si trova l’isola dei Cavoli

Villasimius: veduta dell’isola dei Cavoli con il faro abbandonatoA meno di un chilometro a sud est di Capo Carbonara si trova l’Isola dei Cavoli una piccola isola granitica che è raggiungibile con imbarcazioni private. Esistono due ipotesi sull’origine del nome di quest'isola, dato che potrebbe derivare dal sardo Is Càvarus, che significa I Granchi; oppure potrebbe derivare dalla grande diffusione sul suo territorio del cavolo selvatico. Sul punto più alto dell’isola, ad una altezza di circa 40 metri sul mare, si trova la Torre dell’isola dei Cavoli una Torre difensiva. La salita, a piedi, dura circa un quarto d’ora. La torre, edificata in epoca spagnola, probabilmente tra il 1590 ed il 1595, è attualmente disposta su tre livelli, ed i soffitti degli ambienti sono sostenuti da un pilastro centrale. Sui resti della torre è stato edificato, attorno al 1856, un Faro di segnalazione, che è rimasto in funzione fino al 1973, quando è stato abbandonato e sostituito da un sistema di segnalazione automatico. Attualmente l’edificio ospita un Centro di Ricerche Marine che dipende dall’Università di Cagliari, cui appartiene l’isola.

Sul fondo del mare è posizionata la statua della Madonna del Naufragio

Villasimius: la statua della Madonna del Naufrago nel mare tra Capo Carbonara e l’isola dei CavoliTra Capo Carbonara e l’isola dei Cavoli è immersa, sul fondo del mare alla profondità di undici metri, la Statua della Madonna del Naufragio opera alta oltre tre metri realizzata in trachite rosa di Ozieri dal famoso artista Pinuccio Sciola di San Sperate, posata nel 1979 ad opera del Club Sub Sinnai e del Santuario di Bonaria. Ogni anno, nel terzo weekend di luglio, si celebra la Festa della Madonna del Naufrago, in suffragio dei marinai sfortunati dispersi e per invocare la protezione su quanti vanno per mare. La domenica, dopo la celebrazione di una speciale messa al Porto, una suggestiva processione di barche ricoperte di fiori si reca all’isola dei Cavoli, dove sul fondo, davanti alla statua sommersa, il sacerdote del paese, con una squadra di sub, si immerge ai piedi della Madonna, recita la preghiera rituale, udita, tramite altoparlanti, dai fedeli in acqua e nelle imbarcazioni che in segno di saluto suonano le sirene e gettano in acqua corone di fiori dai mille colori. La Festa continua a terra, con spettacoli musicali e fuochi d’artificio.

Villasimius: la Festa della Madonna del Naufrago Villasimius: la Festa della Madonna del Naufrago Villasimius: la Festa della Madonna del Naufrago Villasimius: la Festa della Madonna del Naufrago

Lungo il lato orienatale del promontorio di Capo Carbonara la Cala di Portu su Forru con la Cava Usai

Villasimius: i resti degli edifici della Cava UsaiIniziamo ora la visita delle spiagge che si affacciano sulla costa orientale del promontorio granitico di Capo Carbonara, partendo da sud verso nord. Sempre dalla rotonda dove finisce la strada asfaltata che ci ha portato a Capo Carbonara, un viottolo sulla sinistra ci porta all’ampia insenatura della Cala di Porto su Forru, nella quale sono presenti i resti della Cava Usai, nota nel passato come Sa Cava Manna, che sono costruiti da due edifici che si fronteggiano. L’edificio maggiore era un tempo la casa padronale, quello minore la casa del custode. Le prime notizie documentate relative alle cave di granito presenti in questo territorio risalgono alla seconda metà del diciannovesimo secolo, e riguardano alcune riChieste di concessione, da parte di privati, del taglio di pezzi di granito nelle località Portu su Forru, fortezza Vecchia e Is Molentis. Il granito estratto in questa cava è stato per parecchi anni un’importante risorsa per l’economia locale, ed è stato utilizzato per grandi opere pubbliche nell’isola di Malta, nella costruzione del porto di Napoli, nella lastricatura della via Roma a Cagliari. La Cava Usai è stata chiusa a partire dagli anni cinquanta del novecento.

All’interno della insenatura si trova la spiaggia di Portu su Forru, ed il Portu su Forru era il punto di imbarco del granito estratto dalla cava.

Villasimius: la spiaggia di Cala BurroniDavanti alla bella isola dei Cavoli, si trova l’insenatura di Portu Mannu, nella quale sono presenti i resti della Cava Usai, chiamata anche Cava Manna. Nella insenatura si trova la spiaggia di Portu su Forru una lunga spiaggia, formata prevalentemene da ciottoli levigati, con solo poca sabbia, di colore bianco. Il fondale é basso ed il mare si presenta con tonalità diverse a seconda della profondità delle acque, ossia con varie sfumature del turchese. È scarsa o pressoché assente la presenza di alghe marine. Non sono presenti servizi in questa spiaggia.

 Villasimius: la spiaggia di Portu su Forru Villasimius: i colori del mare a Portu su Forru

Nella spiaggia si vede il promontorio sul quale era presente il faro, e da questo si ha un’ottima veduta dell’isola dei Cavoli.

Porto Giunco con lo stagno e la spiaggia di Nottèri

Uscendo, da Villasimius lungo la via del Mare, arrivati alla rotonda, continuiamo leggermente sulla destra lungo la continuazione della via del Mare, che, passati l’Anfiteatro ed il Cimitero, diventa via degli Oleandri. Continuando su via Degli Oleandri, dopo un chilometro e duecento metri, subito prima dello svincolo dove avevamo svoltato a destra in via delle Aquile in direzione della frazione Campulongu, prendiamo la deviazione a sinistra in via dei Ginepri seguendo le indicazioni per la spiaggia di Porto Giunco. Dopo circa un chilometro e mezzo, Svoltiamo a Sinistra e prendiamo la vIa Nottèri, che ci porta nella frazione Nottèri (altezza 20 metri, distanza in linea d’aria 2.13 chilometri sul livello del mare, abitanti 19).

Percorsi quasi ottocento metri, arrivando con la via di Nottèri al parcheggio sulla costa, verso destra, ossia verso sud, si sviluppa la spiaggia di Porto Giunco, della quale raggiungiamo in questo modo l’estremo superiore. Ad essa si può arrivare anche, evitando la deviazione in via dei Nottèri e proseguendo, invece, lungo la via dei Ginepri, e da questo punto, in poco meno di un chilometro, raggiungiamo il parcheggio sulla costa, dal quale raggiungiamo l’estremo inferiore della spiaggia di Porto Giunco.

Villasimius: veduta della spiaggia di NottèriLa spiaggia di Porto Giunco viene chiamata anche spiaggia di Nottèri, dal nome dello stagno alle sue spalle, o spiaggia dei Due Mari, perché si trova tra il mare e lo stagno. È un altro incantevole angolo della costa di Villasimius, che separa lo stagno di Nottèri dal mare, fino a giungere ai piedi della Torre di Porto Giunco. Si tratta di un arenile di grandi dimensioni, costituito da una spiaggia di sabbia bianchissima, che in riva diventa rosa pallido per il colore del granito eroso dal mare, affacciato su un mare verde azzurro, poco profondo. La sua estensione, la sabbia candida, le acque trasparenti del vastissimo bassofondale ed il panorama miracolosamente ancora intatto ne fanno una delle spiagge più belle della Sardegna. Nella spiaggia, affollata in alta stagione, ma con discreta disponibilità di spazio, sono presenti bar, alberghi, ristoranti, negozi e servizi vari.

Villasimius: la spiaggia di Porto Giunco Villasimius: la spiaggia di Porto Giunco Villasimius: la spiaggia di Porto Giunco Villasimius: la spiaggia di Porto Giunco

TripAdvisorNella classifica stesa da TripAdvisor sulla base della qualità e quantità delle recensioni e del giudizio attribuito dai suoi viaggiatori nel 2017, la spiaggia di Porto Giunco si posiziona al sesto posto tra le dieci spiagge più belle d’Italia.

Lo stagno di Nottèri occupa una depressione di retrospiaggia e costituisce un bacino idrico semipermanente, con una superficie di 90 ettari, caratterizzato da acque ad elevata concentrazione salina, privo di apporti idrici da parte di immissari, e con presenza lungo i margini di vegetazione definita Alofila, in quanto in grado di compiere l’intero ciclo vitale in suoli caratterizzati da un elevato contenuto salino. Lo stagno di Nottèri risulta alimentato dalle acque marine che riescono ad oltrepassare il cordone di spiaggia di Porto Giunco durante le mareggiate invernali, da infiltrazioni freatiche, e dagli apporti piovani. Lo stagno è stato dichiarato Riserva Naturale della Sardegna.

Villasimius: veduta della spiaggia di Porto Giunco con alle spalle lo stagno di Nottèri Villasimius: lo stagno di Nottèri Villasimius-Estremità dello stagno di Nottèri

Per la pesca lo stagno di Nottèri non viene utilizzato produttivamente, anche se le sue acque possono ospitare anguille e muggini, che vi penetrano soprattutto in seguito alle mareggiate.

L’oasi naturalistica di Nottèri nel 1964 incantò Florestano Vancini che qui diresse Catherine Spaak ne La calda vita con Jacques Perrin, Gabriele Ferzetti e Fabrizio Capucci. Nel film Catherine Spaak e Gabriele Ferzetti girano a piedi nudi nello stagno di Nottèri.

Villasimius: la Torre di Porto GiuncoA sud della spiaggia, si eleva un promontorio alto 60 metri che separa qusta spiaggia da quella di Portu su Forru, e su di esso sorge la Torre di Porto Giunco ai cui piedi si trovano due piccole insenature riparate dai venti e protette dalle rocce e dalla vegetazione. La torre risale al sedicesimo secolo, quando venne edificata dagli Spagnoli probabilmente nel 1578 per la tutela delle coste dalla invasione dei pirati saraceni, e si trova ad una altezza di circa cinquanta metri sul livello del mare e dalla sua posizione domina la sottostante spiaggia di Porto Giunco e lo stagno di Nottèri. realizzata in granito, ha una volta a cupola, una scala interna alla muratura, per l’accesso al terrazzo ed una cisterna, sotto il pavimento della sala. La torre è raggiungibile a piedi, dalla spiaggia sottostante, con una camminata di circa mezz’ora seguendo un sentiero che si snoda nella macchia mediterranea che ricopre il promontorio. Salendo, perforrendo il ripido sentiero, su questa aerea balconata, si ammirano dall’alto i Giunchi che hanno dato il nome alla spiaggia, ossia i ginepri che si sviluppano, nelle dune e presso il retrostante stagno Nottèri, oltre ai graniti rosa, arrotondati e sparsi in un tratto del lungo arenile. Dalla torre si può ammirare, volgendo lo sguardo verso ovest, lo splendido panorama che va dalla laguna dello stagno di Nottèri, ed alle dune di sabbia. Se, invece, si guarda verso est, si può osservare la Cava Usai, con la spiaggia di Portu su Forru.

La spiaggia di Timi Ama

Arrivando con la via di Nottèri al parcheggio sulla costa, verso destra, ossia verso sud, abbiamo raggiunto l’estremo superiore della spiaggia di Porto Giunco, ed invece verso sinistra si sviluppa la piccola spiaggia di Timi Ama, che si trova a Nord della spiagga di Porto Giunco, dalla quale è separata da un piccolo promontorio.

Villasimius: veduta della spiaggia di Timi AmaLa spiaggia di Timi Ama è situata tra la spiaggia di Porto Giunco e la spiaggia di Simiius, nella costa di Villasimius. Formata da un arenile di sabbia finissima e soffice di colore bianco candido, si specchia in un mare cristallino dai bellissimi colori tra il verde smeraldo e il turchese, con l’acqua bassissima e trasparente. Il fondale è basso e sabbioso, ideale per bagnarsi in tutta tranquillità e sicurezza. La spiaggia e delimitata a nord e a sud da un piccolo ammasso di scogli, mentre alle sue spalle si snodano ville e residence di lusso. Nella spiaggia è possibile affittare ombrelloni, sdrai e lettini, e sono presenti punti ristoro. Questa spiaggia risulta piuttosto frequentata durante i mesi estIvi, come per le altre bellissime spiagge di Villasimius, pur non essendo mai estremamente affollata.

Villasimius: la spiaggia di Timi Ama Villasimius: la spiaggia di Timi Ama Villasimius: la spiaggia di Timi Ama Villasimius: scogli sulla spiaggia Timi Ama Villasimius: scogli sulla spiaggia Timi Ama

Purtroppo è presente, anche, il grande residence Timi Ama, che con la sua mole imponente guasta il paesaggio.

La spiaggia di Simius

A nord della spiaggia di Timi Ama si trova la spiaggia di Simius, che è raggiungibile direttamente dal centro di Villasimius. Uscendo da Villasimius lungo la via del Mare, arrivati alla rotonda, prendiamo leggermente sulla sinistra il viale Giacomo Matteotti. Proseguiamo dritti, ed usciamo dal paese, senza girare, fino alla fine di questa strada, che, in un chilometro e trecento metri, ci porta alla frazione Simius (altezza 20 metri, distanza in linea d’aria 1.33 chilometri sul livello del mare, abitanti 48).

Qui, in località Simius, troviamo la spiaggia principale del paese, ossia la spiaggia di Simius. Sono due chilometri di sabbia fine e candida, che si stende tra la spiaggia di Timi Ama a sud, dalla quale è separata dal caratteristico promontorio roccioso di Serr ’e Morus, ed il promontorio di Porto luna a nord.

Villasimius: veduta della spiaggia di SimiusLa spiaggia di Simius si trova subito a sud del paese, ed è anche una delle più importanti localtà turistiche dell’Isola. L’ampio arenile, caratterizzato da una sabbia candida e fine, si affaccia su un mare verde azzurro, poco profondo, con le acque dai riflessi incomparabili. La spiaggia e abbastanza affollata nei mesi estivi, e in caso di forte vento può risultare un pò fastidioso stare sull’arenile se non adeguatamente riparati. Data l’ampiezza dell’arenile, vi è una notevole disponibilità di bar, alberghi, ristoranti, negozi e servizi vari. Alle spalle della spiaggia e presentela classica macchia mediterranea che fa da contorno a questa bellissima spiaggia dai connotati quasi caraibici.

Villasimius: la spiaggia di Simius Villasimius: la spiaggia di Simius Villasimius-Limpido mare di Simius Villasimius-Limpido mare di Simius

Sull’angolo settentrionale della spiaggia di Simiu si trova l’importante Hotel Simius Playa.

Villasimius: l’Hotel Simius PlayaCinto da un fresco giardino di fiori, al termine di una strada che conduce al mare, si trova l’Hotel Simius Playa. La nivea costruzione conserva nei suoi ambienti un’atmosfera che concilia gusto sardo e moresco. Coloro che soggiornano presso l’Hotel hanno accesso a una sauna, campi da Tennis all’aperto e una piscina all’aperto. Le opzioni gastronomiche disponibili sul posto includono un ristorante, luogo ideale dove gustare un buon pasto. La carta propone piatti elaborati e fantasiosi, fuori dal solito cliché alberghiero. D ’estate si cena in terrazza.

Verso sud, la spiaggia di Simius forma un unico litorale sabbioso, arrivando fino alla spiaggia di Timi Ama ed alla spiaggia di Porto Giunco. In effetti, gli ultimi tratti della spiaggia di Simius, verso sud, prendono il nome di spiaggia del Tanka, dal nome del Tanka village che sorge alle sue spalle, e di spiaggia di Serr ’e Morus, dal nome del promontorio che la chiude a sud.

Le spiagge lungo la strada che porta alla Costa rey

Uscendo da Villasimius lungo la via del Mare, arrivati alla rotonda, prendiamo leggermente sulla sinistra il viale Giacomo Matteotti. Proseguiamo dritti, ed usciamo dal paese, senza girare, dopo un chilometro, seguendo le indicazioni per la punta Molenti e la Costa rey, svotiamo a sinistra sulla SP18, dopo circa cinquecento metri, seguendo le indicazioni, svoltiamo a destra e, in duecento metri, arriviamo alla spiaggia di Is Traias.

Villasimius: veduta della spiaggia di Is TraiasLa spiaggia di Is Traias è una piccola spiaggia dalla forma ad arco, che risulta riparata durante le giornate di forte maestrale. L’arenile è costituito da sabbia fine e bianca, che si affaccia su un mare verde smeraldo cristallino. Sono presenti alcuni scogli in acqua, mentre alle due estremità delimitano la spiaggia due piccole scogliere, dotate di piccole spiaggette di dimensioni molto ridotte, e formate da ciottoli levigati. Alle spalle della spiaggia, oltre alle lottizzazioni di Porto luna e di Is Traias e i parcheggi, vi e una rigogliosa macchia mediterranea. A parte la presenza delle ville della lottizzazione, non e presente alcun servizio sulla spiaggia.

Evitando la deviazione per la spiaggia di Is Traias, proseguiamo per altri trecentocinquanta metri lungo la SP18, poi, seguendo le indicazioni, svoltiamo a destra e, in cinquecento metri, arriviamo alla spiaggia di Porto luna.

Villasimius: veduta della spiaggia di Porto luna con dopo il promontorio la spiaggia di Is TraiasLa spiaggia di Porto luna ha, invece, un arenile non troppo largo ne eccezionalmente lungo, formato da sabbia dorata a grani medi, affacciato su un mare cristallino, di un colore tra il verde ed il turchese, con il fondale basso e sabbioso, e con la presenza di qualche scoglio piatto sul fondale. Alle spalle della spiaggia si trova una piccola falesia che la ripara dal vento di maestrale, ricoperta da una fitta vegetazione, per lo più macchia mediterranea, e che mimetizza le lottizzazioni di Porto luna e di Is Traias. Anche per questa spiaggia, a parte la presenza delle ville della lottizzazione, non e presente alcun servizio sulla spiaggia.

La spiaggia di Is Traias e la spiaggia di Porto luna si trovano rispettivamente a sud e a nord del promontorio che è uno sbocco sul mare del villaggio turistico di Is Traias, che si trova a poco più di quattro chilometri dal centro del paese.

Villasimius: veduta di Punta Is Molentis nel mareVillasimius: le rocce di Punta Is MolentisDopo aver imboccato la SP18, percorriamo circa due chilometri e mezzo, sino ad arrivare ad imboccare, in prossimità di una curva a destra, seguendo le indicazioni per la spiaggia di Punta Is Molentis, una stradina sterrata che porta alla Punta Is Molentis riconoscibile anche per la presenza di una montagna in prossimità della curva. La deviazione non è segnalata ed è difficilmente individuabile, si trova in corrispondenza del canalone del Riu Trottu, presso il quale sorge un piccolo albergo, anch’esso, comunque, poco visibile. Per trovare il bivio, bisogna osservare il lato sinistro della strada, in corrispondenza del ponte sul citato fiumiciattolo,su una evidente curva a gomito. Si scende e si passa sotto il ponte, proseguendo per circa un chilometro e mezzo di strada bianca, ed arriviamo a Punta Is Molentis, che deve il suo nome all’asino, Su Molenti, che veniva utilizzato nelle vicine miniere.

Punta Is Molentis è un promontorio caratterizzato dalla presenza di spiaggette sul lato occidentale, costeggiato di calette, mentre sul lato orientale si trovano sassi e scogli. Scesi e passati sotto il ponte, proseguiamo sino ad arrivare sulla costa, dove incontriamo la sPiaggia di rio Trottu, Situata subito prima della Punta Is Molentis.

Villasimius: veduta della spiaggia del rio TrottuLa spiaggia del rio Trottu è caratterizzata da un arenile ciottoloso, ben riparato dai venti, e si affaccia sulla Baia di Punta Is Molentis, con un mare cristallino di un turchese intenso tendente all’azzurro e al verde, ed un fondale prevalentemente ciottoloso. Sulla destra si trova una piccola scogliera, ed un’altra si trova sulla sinistra, ai piedi del promontorio di Punta Is Molentis. Alle spalle si estende il letto del Riu Trottu, circondato da una fitta vegetazione fatta di macchia mediterranea e di arbusti. Sulla spiaggia è presente un punto ristoro.

Passata la sPiaggia di rio Trottu, Proseguiamo sulla sterrata, che, al suo termine, ci porta alla spiaggia di Punta Is Molentis, che fa parte dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.

Sul lato occidentale del promontorio, si trova la spiaggia di Punta Is Molentis posizionata su una stretta lingua di terra che congiunge la costa ad una sorta di isolotto formato da bellissimi graniti. La splendida spiaggia, di non grandi dimensioni, Ha una conformazione ad arco, ed è circondata dal mare trasparente su entrambi i lati. L’arenile e costituito da sabbia bianca finissima, con tenui striature rosa nella battigia, e si affaccia su un mare cristallino, che presenta una bellissima colorazione che varia dal verde smeraldo chiaro, al turchese, all’azzurro. Il fondale e basso ed ha carattare sabbioso, con la presenza di qualche masso in corrispondenza dei due lati della spiaggia. Il mare ha colori meravigliosi, ed il panorama offre splendide scenografie, e dietro l’arenile si vedono un paio di capanne che sembrano di pescatori, ma che sono state costruite dai cavatori di granito.

Villasimius: la spiaggia del rio Molentis Villasimius: la spiaggia del rio Molentis

Sul lato sinistro, la spiaggia e racchiusa da un piccolo promontorio, dove la sabbia si interrompe per lasciar spazio a una serie di massi e scogli erosi in mille forme, mentre sul lato destro l’altra estremità della spiaggia è costituita da un ammasso di rocce caviche. Risulta abbastanza riparata dal vento, anche se per la sua conformazione, che la fa somigliare ad un istmo sabbioso, in certi punti il riparo e scarso o nullo. Affollata in alta stagione, sulla spiaggia e presente un punto ristoro, dove è possibile affittare ombrelloni, sedie a sdraio, lettini ed altre attrezzature.

Tutta la zona e coperta da una fitta macchia mediterranea. Sul grande promontorio dietro la spiaggia, si trovano i resti del Nuraghe Molentis di tipologia indefinita, edificato a 68 metri di altezza, dal quale è possibile ammirare uno stupendo panorama.

Passata la deviazione che ci ha portato a Punta Is Molentis, proseguiamo sulla SP18, passiamo la curva a destra ed arriviamo alla successiva curva a sinistra, poi, subito dopo, percorso un chilometro e quattrocento metri, troviamo un’altra stradina sterrata sulla destra, che ci porta alla spiaggia del rio Molentis, la quale si trova dietro la Punta Is Molentis.

Villasimius: veduta della spiaggia del rio TrottuLa spiaggia del rio Molentis è una spiaggia non molto estesa, ben riparata dal vento. L’arenile è formato da ciottoli, e si affaccia sul mare di questa spiaggia, che, come per punta Is Molentis, si presenta di color turchese, tendente all’azzurro e al verde smeraldo. Il fondale è prevalentemente roccioso, con la presenza di qualche scoglio in acqua. La poccola spiaggia di rio Molentis Appare molto rude e cruda, dove poter stare in assoluta tranquillità in quanto non e mai altamente frequentata, ed e l’ideale per chi e appassionato di immersioni e vuole ammirare dei bei fondali. In questa spiaggia non e presente alcun servizio.

L’isola Serpentara

All’orizzonte vediamo l’Isola Serpentara una piccola isola situata quattro chilometri a est della costa di Villasimius, la cui superficie è di 134 ettari, ed è completamente disabitata. Le rocce dell’isola sono granitiche ed il nome deriva dalla forma della costa orientale, che ricorda quella di un serpente. Nella parte settentrionale dell’isola vi sono grandi scogli chiamati Variglioni.

Villasimius: veduta dell’isola Serpentara da punta Is Molentis Villasimius: veduta dell’isola Serpentara Villasimius: la Torre di San Luigi sull’isola Serpentara

Sul punto più alto dell’Isola, a 54 metri sul mare, svetta la Torre di San luigi per visitare la quale, raggiunta l’isoletta con un’imbarcazione privata, occorre camminare per circa trenta minuti. É stata eretta in epoca spagnola, probabilmente nel 1639, utilizzando come materiale il granito, per proteggere le coste del Sarrabus dagli attacchi dei pirati saraceni. Si tratta di una torre a corpo tronco conico, nella parte inferiore, e cilindrico in quella superiore, che all’interno presenta una volta con costoloni d’irrigidimento, ed un pilastro centrale, oltre ad essere dotata di una scala interna allo spessore murario, che comunica con il terrazzo. La scala esterna, aggiunta successivamente, immette al piano rialzato.

La località Serra Minnai

Dal centro del paese, arriviamo agli impianti sportivi comunali in localtà Is casas, poi prendiamo, a nord est degli stessi, la via degli Asfodeli che diventa la strada Comunale Beccu e Gattu. Percorsi circa due chilometri e mezzo, questa strada sbocca sulla via su campidanesu, la prendiamo verso destra e, in circa cinquecento metri, arriviamo in località Serra Minnai dove si trovano alcune strutture turistiche. Si trovano a una diecina di minuti in auto dalla spiaggia di Punta Is Molentis.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio entreremo nel Sarrabus, e, da Villasimius, ci recheremo a Castiadas. Dopo aver visto il paese, visiteremo la sua costiera che comprende Cala Pira, Cala Sinzias, le spiagge di San Pietro e di Santa Giusta. Proseguiremo per arrivare infine all’insediamento turistico della Costa rei, che si trova parte in territorio di Castiadas ma soprattutto in quello di Muravera.


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